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LA STRUTTURA E LA TECNOLOGIA A DISPOSIZIONE DELL'I.C.R.T 1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'I.C.R.T. 1.1 Istituto Cubano di Radio e Televisione Il rovesciamento politico avvenuto nel 1959 portò come conseguenza la ricostruzione organizzativa del sistema televisivo e radiofonico. Il nuovo governo, vedere cap.2, si ritrovò in meno di un anno dalla vittoria rivoluzionaria a dover gestire completamente tutti i canali televisivi e tutte le stazioni radiofoniche esistenti nel Paese. Le nuova scelta ideologica, che prevedeva l'abbandono dell'impresa privata, fece pensare alla creazione di un istituto statale che si occupasse dei mezzi di comunicazione di massa. Le avulse vicende politiche del Paese fecero in modo tale che solo nel 1962 si realizzò la creazione del nuovo Istituto. Fu infatti il 24 Maggio 1962 mediante la legge 1030 del Consiglio dei Ministri che si creò l'I.C.R. (Istituto cubano di radiodiffusione), con l'obiettivo di diffondere e orientare le emissioni di radio e televisione a Cuba. Nel 1976 diventò I.C.R.T. Istituto cubano di radio e televisione. 1.2 La struttura interna dell'I.C.R.T. In cima alla struttura vi è la presenza di un Presidente e fu proprio quando il sistema televisivo cambiò da privato a statale che si affrontò per la prima volta la sua elezione. La funzione principale del Presidente è appunto quella di programmare gli obiettivi dell'Istituto, dare una struttura interna all'organismo, controllare che la filosofia comunicativa del mass- media rispetti gli ideali del Paese, decidere le spese da effettuare e gestire il bilancio dell'I.C.R.T. L'elezione del presidente viene svolta dal governo come se si trattasse di un ministro della comunicazione. Fino ad oggi sono stati eletti cinque presidenti Jorge Zerguera (comandante della rivoluzione, avvocato di Fidel Castro), Nivaldo Herrera, Ismael Gonzales e dal 1990 Enrique Roman, già direttore del quotidiano Granma. La durata del mandato non ha una scadenza contrattuale, il presidente viene sostituito solo nel momento in cui subentrano problematiche di gestione dell'istituto o quando il personale non è soddisfatto dei metodi lavorativi, o quando il partito e il consiglio di Stato non ritiene all'altezza la programmazione o i risultati ottenuti o ovviamente quando il presidente in persona ritiene che sia giunta l'ora di passare il suo posto ad altri. Quando il cambio viene suggerito tramite lamentele da parte dei lavoratori dell'organismo è il sindacato dei dipendenti dell'I.C.R.T. che fa pervenire il proprio malcontento al governo che dopo aver studiato le problematiche del caso decide se eleggere un nuovo presidente. Dopo il Presidente la figura più importante è quella dei vicepresidenti. Ognuno di loro dirige un apparato dell'Istituto, quindi un vicepresidente si occupa dell'andamento televisivo, un altro dei problemi radiofonici, un altro ancora dei progetti per il futuro e cosi via. Oggi l'istituto ha sei mila lavoratori, di cui tremila e cinquecento per la sola televisione e lo Stato spende annualmente per la sola parte televisiva quarantacinque milioni di pesos cubani. Attualmente un dollaro americano vale venti pesos, quindi corrisponde a una cifra vicino ai quattro miliardi di lire. La cifra è molto bassa se riferita ai nostri canoni televisivi e ciò deve ancor di più farci capire la situazione economica attuale che sta attraversando l'isola del Caribe. Da pochi anni l'I.C.R.T. ha aperto un'altra struttura esterna all'apparato chiamata RTV Comercial che gestisce tutte le relazioni commerciali televisive con l'estero effettuando pagamenti e riscossioni in dollari americani. L'attuale organigramma dell'Istituto cubano di radio e televisione è rappresentato nella tavola 1. TAVOLA 1-ORGANIGRAMMA I.C.R.T. 1998 La funzione principale del Presidente è appunto quella di programmare gli obiettivi dell'Istituto, dare una struttura interna all'organismo, controllare che la filosofia comunicativa del mass- media rispetti gli ideali del Paese, decidere le spese da effettuare e gestire il bilancio dell'I.C.R.T. Il Presidente svolge compiti organizzativi e gestionali lasciando agli esperti il compito di organizzare la programmazione e la scelta dei programmi da trasmettere. E' proprio nel reparto produzione dell'I.C.R.T. che si decide di commissionare imprese esterne all'organo affinché registrino e preparino programmi, poi una puntata pilota viene esaminata dal direttore interno dell'Istituto che dà il benestare per l'inizio della produzione del nuovo spazio tv da inserire in uno dei due palinsesti. Il contenuto della programmazione e la decisione di quanto spazio dare a ogni genere televisivo vengono decisi tramiti riunioni tra specialisti interni ed esterni; riunioni che avvengono con specialisti provenienti dall'apparato dell'I.C.R.T. che si occupa dei palinsesti e le associazioni esterne come il C.I.S. (centro di investigazione sociale) che tramite il prelievo degli indici di gradimento esprime il volere del pubblico e il ministero dell'educazione che controlla la promozione dei valori etici e morali socialisti all'interno della programmazione. In linea di massima la programmazione deve sempre promuovere la cultura patriottica tanto che è dal 1962 che la produzione interna deve raggiungere il settanta per cento della programmazione annua. Solo nell'ultima decade, dall'inizio del periodo especial, le produzioni interne sono diminuite e vista la poca disponibilità economica dell'Istituto, i films o vengono captati via satellite, poi mandati in onda sottotitolati, o vengono donati dalle emittenti europee. I cambiamenti di struttura, a volte, sono stati obbligatori a causa della situazione specifica in cui si trovava il Paese nel dato periodo. Infatti nel 1991 l'elezione dell'attuale presidente Enrique Roman segnò un netto cambiamento interno rispetto alla presidenza precedente. La struttura dell'I.C.R.T. per quanto riguarda l'area televisiva, introdotta da Nivaldo Herrera nel 1980 vedeva la presenza di un presidente, una vice-presidenza e dei due canali organizzati distintamente da due diverse strutture interne, quindi, paragonandola ad una qualsiasi struttura aziendale, si aveva un organizzazione per prodotto, cioè per ogni prodotto (in questo caso i due palinsesti) uffici e produzioni propri. Con l'avvento della dura crisi economica il presidente Roman decise di cambiare la struttura interna suddividendola non più per prodotto ma per funzione, ovvero oggi l'I.C.R.T. ha un apparato per la programmazione di due canali, un apparato di produzione, uno per i servizi informativi, uno per lo scenografie e via dicendo. Si può comprendere meglio la differenza tra le due strutture attraverso le tavole 2 e 3 nelle pagine seguenti. TAVOLA 2-ORGANIGRAMMA TV 1980 PRESIDENTE NIVALDO HERRERA - DIVISIONE PER "PRODOTTO" TAVOLA 3-ORGANIGRAMMA TV DAL 1991 PRESIDENTE ENRIQUE ROMAN - DIVISIONE PER "FUNZIONE"
Aggiornato il: 25-03-2002 |
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