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2 LA TECNOLOGIA TELEVISIVA A DISPOSIZIONE DELL'I.C.R.T. 2.1 La tecnologia televisiva negli anni '50 e '60 La televisione a Cuba, come già visto nei capitoli precedenti, è nata ufficialmente nel 1950.I primi equipaggiamenti tecnici a disposizione erano stati importati o meglio portati dagli U.S.A. ed erano tutti macchinari di seconda mano e gli stessi sono stati utilizzati per almeno due decenni. La maggior parte erano di marca Dumont e RCA Victor, e vantavano una capacità di 525 linee e di 60 cicli al secondo (hz), questo era appunto il sistema americano dell'epoca chiamato NTSC. Fino alla rivoluzione la tv cubana aveva a sua disposizione otto canali, di cui sette situati nella capitale e tredici studi di riprese, dodici nella capitale e uno a Camaguey. La visione dei programmi era però possibile nelle sole cinque province con un maggior potere commerciale e nel 1959 in tutta l'isola gli apparecchi televisivi erano 360.000. La provincia di Pinar del Rio, tutte le zone dedicate all'agricoltura e le zone montagnose erano escluse dal segnale tv, che veniva diffuso con una potenza pari a 150,5 kw. In queste aree si ricevevano, e male, solo due canali e vi fu una sommossa popolare per avere una ricezione migliore; il signor Mestre, magnate dell'epoca, non fece nulla per migliorare la potenza di trasmissione visto che la popolazione di questa zona era povera e non rappresentava interesse da un punto di vista commerciale. Solo con la nascita dell'I.C.R.T. nel 1961 si puntò ad installare e a potenziare la ricezione in tutto il paese. Il primo tentativo di introdurre il colore si svolse il 24 dicembre 1957 dal canale 12 di proprietà del sig. Gaspar Pumarejo che inaugurò una programmazione sperimentale di films a colori tramite proiettori cinematografici per riuscire a vendere televisori RCA ma ovviamente ciò non poteva essere visto nelle singole case data l'esistenza di soli schermi in bianco e nero. Le tecnologie Dumont erano utilizzate nel Radiocentro dell'Avana di proprietà di Goar Mestre per il canal 6, mentre le tecnologie RCA Victor erano utilizzate dagli altri canali in altri studi. Nel 1957 s'installarono delle parabole a Guanabo, località turistica alle porte dell'Avana, e grazie a questa stazione si riusciva a trasmettere le immagini del campionato americano di baseball (in seguito verrà spiegato come). 2.2 Il cambio tecnologico dal sistema americano al sistema sovietico Nel 1970, anno in cui l'UNESCO donò al paese un impianto Sony per videotapes, si celebrò il primo congresso d'educazione, scienza e cultura, e i segnali televisivi raggiunsero il 96 % del territorio nazionale contro il 50 % scarso del periodo pre rivoluzionario. Solo nel 1975 quando s'inaugurarono i primi due studi televisivi si rinnovò completamente la tecnologia a disposizione, questi due studi situati nel centro Focsa dell'Avana erano dotati di telecamere in bianco e nero di produzione sovietica e avevano le stesse caratteristiche di sistema delle precedenti tecnologie americane. La scelta di tecnologia sovietica derivò ovviamente per motivi politici vista la relazione che sussisteva tra Cuba e l'ex U.R.S.S. negli anni settanta, relazione che permise allo stato cubano di dilazionare nel tempo il pagamento dei nuovi macchinari ottenuti ad un prezzo speciale e anche le telecamere, pur non essendo della migliore qualità dell'epoca, provenivano dal paese zarista. Anche nel 1978 in occasione del festival mondiale della gioventù, la televisione cubana acquistò altri equipaggiamenti sovietici, tecnologie in bianco e nero che furono utilizzate per gli studi mobili che rimasero poi uguali fino alla fine degli anni ottanta. Nel 1975 si svolsero i giochi panamericani in Messico e la messa in onda del grande avvenimento sportivo fu resa possibile da il laser stratosferico installato nella stazione di Guanabo, ma il grande evento dell'anno che permise l'acquisto di nuovi mezzi fu un altro. Infatti, a Cuba si celebrò il primo congresso del partito comunista e lo stato diede un finanziamento speciale all'I.C.R.T. per comprare un'unità mobile giapponese NEC (TT-1000) dotata di cinque telecamere a colori e 2 macchine Ampex per editare le riprese del congresso con un nastro di due pollici (AVR1) e un convertitore di norma per dare accesso ai paesi ospitati per l'occasione che, come forma di ringraziamento, donarono altro materiale al termine del congresso. Fu proprio in occasione di quest'importante avvenimento politico che a Cuba si mandarono in onda per la prima volta delle immagini a colori, quindi nonostante le agevolazioni economiche e la fratellanza politica appare oggi un controsenso l'acquisto di materiale russo in bianco e nero tra il 1975 e il 1978 visto come si è evoluta la situazione politica nel mondo e sapendo in quale situazione economica si trova l'isola caraibica attualmente. Infatti, nel momento in cui tutte le televisioni del mondo incominciarono la programmazione a colori, Cuba, a causa di quest'acquisto fece un passo indietro tecnologicamente. Nel 1976 la televisione cubana comprò un convertitore OKI per trasformare il materiale europeo in sistema PAL o SECAM (entrambi di 625 linee e 50 cicli al secondo) in NTSC. Nello stesso anno si mandò in onda il primo film a colori grazie l'aiuto del telecine digitale. Sempre nel 1976 si svolsero le olimpiadi di Montreal che si trasmisero grazie all'acquisto di un convertitore ottico in bianco e nero. Infatti, le immagini arrivavano via satellite Intersputnik in formato SECAM, poi tramite questo convertitore venivano trasformate otticamente in sistema NTSC in bianco e nero, tutto avveniva in diretta e nonostante la scarsa qualità dell'immagine ciò fu effettuato per dare al pubblico la possibilità di seguire l'evento. Negli anni '80 s'importarono macchinari giapponesi Ikegami per allargare le capacità della televisione a colori su tutto il territorio insulare. Solo nell'ultima decade si raggiunse la piena totalità d'equipaggiamenti e macchinari per riprese a colori. 2.3 La disponibilità tecnologica a oggi Attualmente i formati utilizzati dal sistema televisivo cubano sono di tipo Betacam e Umatic. Quest'ultimo è stato introdotto nel 1974 e gradualmente si sta cercando di sostituirlo, ciò nonostante viene ancora utilizzato in tutti i Telecentros. Ovviamente questa situazione sta provocando una quantità di problemi infiniti vista la difficoltà di trovare materiale in formato Umatic, mancano completamente cassette nuove, pezzi di ricambio etc.. Tutti i servizi dei telecentros possono essere utilizzati dai due palinsesti nazionali e devono essere quindi visionati dall'istituto centrale. Per poter essere visionati bisogna convertirli in un altro formato e ciò comporta spreco di tempo e materiale veramente necessari all'I.C.R.T. Il popolo cubano segue moltissimo gli spazi quotidiani dei Telecentros per informarsi di ciò che accade nelle proprie province di conseguenza si preferisce continuare a fornire questo servizio ai cittadini nonostante i paradossi con cui i lavoratori della televisione provinciale si devono scontrare quotidianamente. I Telecentros soffrono quindi la crisi economica più dei canali nazionali e non è semplice mantenerli in vita. Nonostante questa situazione, con una tecnologia mista europea, giapponese, russa (a proposito mi viene in mente quando domandai per la prima volta alla sig.ra Nunez, vicedirettrice dell'ufficio delle relazioni internazionali dell'istituto, che tipo di sistema televisivo venisse utilizzato a Cuba, mi rispose ridendo "il sistema Frankenstein") si spera anche vista l'ottima riuscita della visita del Papa, di poter modernizzare la tecnologia più obsoleta con macchinari moderni e già si sta progettando l'introduzione del digitale e la costruzione di nuovi Telecentros in modo tale che si possa dare il servizio informativo regionale a tutte le province dell'isola. In questo momento l'I.C.R.T. ha a sua disposizione cinque unità mobili per riprese esterne, che generalmente vengono utilizzate in occasioni politiche o per i grandi eventi, una per le riprese sportive, una è utilizzata nella parte più occidentale dell'isola e altre tre unità più piccole si utilizzano per le riprese esterne di telenovelas e serials. Queste unità mobili sono di produzione tedesca, BTS, e furono in principio affittate per la realizzazione delle riprese dei giochi panamericani nel 1991, poi acquistate negli anni a seguire. La televisione cubana ha a sua disposizione sei grandi studi televisivi, quattro sono situati nel Radiocentro, palazzo ufficiale dell'I.C.R.T., e due nel centro Focsa. Questi vengono utilizzati per le riprese interne delle telenovelas e anche qui si utilizzano macchinari tedeschi BTS per fare in modo che sia i girati interni e sia i girati esterni siano stati effettuati con gli stessi macchinari. Il primo studio del Radiocentro è utilizzato per l'NTV e tutti gli spazi informativi dei due canali nazionali, il secondo per riprese musicali, il terzo per i programmi dedicati ai più piccoli e il quarto per le riprese dei programmi d'intrattenimento, varietà, interviste etc.. Tutti e quattro gli studi usufruiscono di tecnologie Ikegami e alcuni pezzi rimanenti della tecnologia russa e d'altri paesi del vecchio blocco comunista, i monitors sono sovietici, i mixer delle luci che hanno più di vent'anni sono ungheresi. Anche le due sale per la post-produzione e le cinque per editare sono dotate di tecnologia sovietica. Qui si utilizza il sistema PAL visto che la maggior parte degli archivi contiene materiale in questo sistema e non si è potuto convertirlo in un altro sistema per non correre il rischio di perdere tutte le riprese presenti negli archivi. Tutto il materiale che arriva dal nostro continente arriva in questo sistema, altrimenti viene utilizzato un convertitore che rende visibile ciò che viene comprato dall'Istituto. 2.4 La stazione satellitare di JARUCO A Cuba nella località Jaruco (50 km fuori dalla capitale) il 7 novembre del 1973 il ministero delle comunicazioni inaugurò una stazione terrena chiamata "Caribe" che segnò una tappa fondamentale per lo sviluppo tecnologico dell'isola. Quel giorno, infatti, per la prima volta si ricevettero segnali via satellite da Mosca in occasione del cinquantaseiesimo anniversario della rivoluzione d'ottobre. La stazione terrena "Caribe" di Jaruco tramite un raggio laser digitale permette l'accesso al paese al satellite Intel-Sat, dal 1979, e al satellite Inter-Sputnik che oggi, vista la morte dell'O.I.R.T. (unione tv dei paesi socialisti) non viene quasi più utilizzato. La stazione di Jaruco, che è dotata di tre uscite e otto ricettori, è collegata digitalmente con l'Avana ed è attraverso il satellite Intel-Sat che Cuba riceve le immagini dall'esterno. 2.5 La prima trasmissione U.S.A.-CUBA Il 30 settembre del 1954 si trasmise dagli Stati Uniti a Cuba una partita del campionato americano di baseball, sport nazionale dell'isola caraibica, per promuovere le potenzialità mediatiche e commerciali del nuovo media. La trasmissione fu possibile grazie all'uso di un aeroplano DC-3 che volava in circolo ad una altitudine di 300 metri sopra il canale della Florida e un in punto a 80 km dalle coste cubane. Sull'aeroplano che compiva in volo un diametro di 15 km, si montò un tele trasmittente che funzionò per tutta la durata dell'incontro sportivo. Dall'aereo mentre si registrava l'incontro, venivano mandate le onde verso le parabole di Guanabo che con una leggera differita riuscivano a mandare al Radiocentro avanero e quindi in tutte le case le immagini dell'evento. Questo metodo chiamato "estratovision" nonostante fosse molto primitivo, fu la prima forma di ripresa in quasi diretta extra continentale ed è stata oggetto di ricerca e sviluppo per poter effettuare riprese simili calcolando che al tempo nemmeno ci si potesse immaginare cosa fossero delle parabole.
Aggiornato il: 25-03-2002 |
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