NonoBepi - agosto 2000

Nonobepi, su gentile concessione dell'autore, amico Osvaldo Noro.
Rende omaggio al poeta, cultore del nostro dialetto, al solo scopo
di divulgare quanto fatto e senza nessun scopo di lucro.


FEDRO - osvaldo noro
40 favole liberamente elaborate
nel dialetto dell'Alpago

Ci voleva tutto l’amore per la propria terra e per il dialetto a spingere il poeta in vernacolo Osvaldo Noro ad affrontare la fatica di raccogliere delle favole di Fedro nella parlata alpagota. Un impero non indifferente: prima la selezione dei lavori più significativi ed adatti ai nostli giorni, quindi la traduzione dal testo originale ed infine la trasposizione in dialetto. Osvaldo Noro ha cercato d’essere il più fedele possibile alla cadenza del verso, alla metrica adottando, per principio, una libera e personale interpretazione, tra l’altro usando termini anche d’un dialetto arcaico od in disuso da tempo. D’altra parte il poeta stesso ammette di volere con questa raccolta tramandare dei vocaboli, che altrimenti andrebbero dimenticati od inquinati da altri idiomi. Si rivolge, per questa azione di recupero, soprattutto ai giovani, agli studenti, perché scoprano il gusto d’un parlare essenziale, a volte pittorico, ma sempre efficace nella sua funzione di comunicare in maniera difetta e comprensiva un concetto, una parola, una situazione. Il poeta-ricercatore ha consumato notti ed ore nella rielaborazione dei testi, sempre attento a rispettare fino in fondo la freschezza e la spontaneità delle favole prese in considerazione. Una cosa originale, quando gli è stato possibile applicarla, consiste nel concludere i vari elaborati, là dove Fedro sintetizza il tutto in una morale, con un proverbio od un detto locale, portando così un’ulteriore nota e testimonianza preziose alla validità della raccolta. Si evidenzia fra le righe una pignoleria esaperata nella scelta dei vocaboli, ma chi conosce bene l’autore sa con quale serietà affronti ogni difficoltà, severo con la propria esigenza estetica e sensibile ad ogni sfumatura lessicale. Se così non fosse, verrebbe meno a quel credo che s’è costruito con pazienza e con uno studio che niente lasciano al caso, ma, forse e tanto, all’entusiasmo. Fra l’altro s’è intimamente divertito a far dialogare i vari ani- mali nel suo dialetto: animali che considera, come Fedro, a volte più saggi degli uomini.

Marino Perera - febbraio 90

*  Fedro * Grazie * Comunità * Perera *  Introduzione *  Al  can * An  leon * Le   rane *
* Al spècio * La bolp *  Esòpo * La  bisa *  Al  tòr * Al  mus * I doi  sors *  Noro Home *

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