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Il Magistero
San Giuseppe ha adempiuto la sua funzione di padre e insieme alla Vergine Maria della quale egli era sposo, protesse suo figlio Gesù. Svolse il suo ruolo di padre in modo eccezionale e partecipò insieme alla sua famiglia al mistero della Redenzione. Il Magistero della Chiesa riconosce il ruolo di questo grande Patriarca e ne favorisce la devozione così cara a tanto fedeli.
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San Giuseppe nei Vangeli
- L’evangelista Matteo inizia il Vangelo tracciando una genealogia per Gesù: "Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco... Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo". (Mt 1,1-16) Questa dinastia parte da Giuseppe per giungere al re Davide e proseguire sino ad Abramo. Matteo presenta Giuseppe come sposo di Maria e lo considera un uomo giusto, di eccellente condotta. Nessuno, eccetto Maria, occupa nel Vangelo un posto così distinto. Matteo cita Giuseppe nel suo Vangelo anche in altri brani:
- Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. (Mt 1:16)
- Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. (Mt 1:19)
- Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria... (Mt 13,55).
- L'evangelista Luca:
- l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. (Lc 1:27)
- Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?» (Lc 4,22).
- L'evangelista Giovanni:
- Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». (Gv 1,45)
- E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».(Gv 6,42)
Figlio di Davide
Le folle si rivolgevano a Gesù con il titolo figlio di Davide, perché pensavano che Lui fosse il Messia, ossia il Cristo. Ecco alcuni esempi:
"Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi»". (Mt 9,27).
"E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?»". (Mt 12,23)
"La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide!" (Mt 21,9).
Paternità di Giuseppe
San Giuseppe è un laico nel senso più pregnante della parola, laico perché non caratterizzato da nessuna funzione ufficiale: è un uomo come tutti, inserito fino in fondo nelle realtà terrene per offrirle come supporto all'Incarnazione. Il Verbo si incarna in una famiglia di cui San Giuseppe è il capo e vive nella realtà delle creature umane, nella condizione più universale, che è quella del lavoro e della povertà. San Giuseppe ci insegna come si offra al Cristo il servizio di una vita totalmente inserita nelle realtà terrene.
Il suo non è un patronato più o meno trionfalistico, ma qualcosa di più profondo, che deriva da una realtà interiore. San Giuseppe ci fa comprendere il contenuto del servizio per il Regno e ci aiuta ad essere nella storia della salvezza coloro che in Cristo credono, a Cristo obbediscono e di Lui si fidano.
Tutti gli Angeli e i Santi servono Gesù, ma San Giuseppe, insieme con Maria, lo ha servito come padre. Ciò vuol dire che molte delle opere salvifiche di Gesù, hanno avuto bisogno della cooperazione di san Giuseppe. Toccava al padre, infatti, iscrivere il bambino all'anagrafe, provvedere al rito della circoncisione, imporgli il nome, presentare il primogenito a Dio e pagare il relativo riscatto, proteggere il Bambino e la madre nei pericoli della fuga in Egitto. È ancora il padre Giuseppe che ha introdotto Gesù nella terra di Israele, ha provveduto a mantenerlo, a educarlo e a farlo crescere, procurandogli cibo e vestito. Da Giuseppe Gesù ha imparato il mestiere.
Autentico
I Vangeli testimoniano sia l’origine divina di Gesù sia che Gesù era ritenuto figlio di Giuseppe. "Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». (Gv 1,45). Il matrimonio tra Giuseppe e Maria aveva talmente affermato la paternità di Giuseppe da nascondere la sua filiazione divina.
Uomo Giusto
Narra l’evangelista Matteo: "Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto (Mt. 1,19). Giuseppe aveva deciso di separarsi da Maria quando aveva conosciuto che era incinta. Il suo non era un sospetto ma un rispetto verso Dio. Difatti, nel successivo sogno l’Angelo lo autorizza a tenere con sé Maria e di fare da padre a Gesù. Ciò è in perfetto accordo con quanto Leone XIII scrive nella sua enciclica Quamquam Pluries: «È certo che la Madre di Dio poggia così in lato, che nulla vi può essere di più sublime; ma poiché tra la beatissima Vergine e Giuseppe fu stretto un nodo coniugale, non c'è dubbio che a quell'altissima dignità, per cui la Madre di Dio sovrasta di gran lunga tutte le creature, egli si avvicinò quanto mai nessun altro. Poiché il matrimonio è la massima società e amicizia, a cui di sua natura va unita la comunione dei beni, ne deriva che, se Dio ha dato come sposo Giuseppe alla Vergine, glielo ha dato non solo a compagno della vita, testimone della verginità e tutore dell'onestà, ma anche perché partecipasse, per mezzo del patto coniugale, all'eccelsa grandezza di lei».
Un matrimonio necessario
Il matrimonio fu necessario per vari motivi, per Tommaso d'Aquino era necessaria la legittimità affinché Maria fosse liberata dall’infamia della lapidazione. La legge matrimoniale era necessaria per difendere l’onore della donna e della prole.
I Santi dicono di San Giuseppe
San Bernardo di Chiaravalle
Nei suoi Sermoni "In laudibus Virginis Mariae", composte per le feste della Madonna si trovano brani sul santo in cui è espresso che "la fama della Vergine Maria non sarebbe integra senza la presenza di Giuseppe". "nessun dubbio che sia stato sempre un uomo buono e fedele. La sua sposa era la Madre del Salvatore. Servo fedele, ripeto, e saggio, scelto dal Signore per confortare la Madre sua e provvedere al sostentamento di suo figlio, il solo coadiutore fedelissimo, sulla terra, del grande disegno di Dio".
San Tommaso d'Acquino
La presenza di Giuseppe era necessaria nel piano dell'Incarnazione poiché senza di lui la gente avrebbe potuto dire che Gesù era un figlio illegittimo, frutto di una relazione illecita. Cristo aveva bisogno del nome, delle cure e della protezione di un padre umano, se Maria non fosse stata sposata, i Giudei l'avrebbero considerata un'adultera e l'avrebbero lapidata. Il matrimonio di Maria e di Giuseppe fu un vero matrimonio: "essi erano uniti l'uno all'altro dall'amore reciproco, un amore spirituale. Si scambiarono quei diritti coniugali che sono inerenti al matrimonio, anche se, per il loro voto di verginità, non ne fecero uso".
San Agostino
"Molti perdonano le mogli adultere spinti dall'amore carnale, volendo tenerle, benché adultere, allo scopo di goderle per soddisfare la propria passione carnale. Questo marito giusto invece non vuole tenerla; il suo alletto dunque non ha nulla di carnale; eppure non la vuole nemmeno punire; il suo perdono, dunque, è solo ispirato dalla misericordia".
San Girolamo
"Giuseppe contrasse matrimonio con Maria: questa era sui 14 o 15 anni, lui sui 18 o 20 anni. Queste le età solite per il matrimonio presso gli ebrei... Giuseppe e Maria vivono assieme, sotto il medesimo tetto. I giorni passano, e per Maria si avvicina il tempo del parto".
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San Giuseppe un grande Patriarca
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