Ultimo aggiornamento: 14.3.2004 |
Circolo Albese
della
MARGHERITA Via Pierino Belli, 19 - Alba (CN) Indirizzo e-mail: margherita.alba@libero.it www.margheritaalba.it I CANDIDATI DELLA MARGHERITA (735KB) |
ALBA INVASA DALLE POLVERI SOTTILI
Febbraio si è rivelato un mese nero per la presenza di micropolveri pm10, additate dagli esperti come
corresponsabili di malattie croniche alle vie respiratorie. L’aria è stata giudicata buona solo
in due giorni del mese, il 20 e il 21 febbraio, quando l’intensa nevicata ha abbattuto al
suolo le particelle inquinanti.
AMOS: I SINDACI DICONO NOMA L'ASL 18 ADERISCE CON LA QUOTA MINIMA
L'assemblea dei sindaci dell'Asl 18 Alba-Bra ha detto "no" all'adesione alla società Amos, mentre il direttore generale dell'azienda sanitaria Francesco Morabito ha annunciato l'adesione dell'ASL 18 con la quota minima. E' il risultato della lunga riunione svoltasi lo scorso 14 gennaio in municipio: l'assemblea dei sindaci, su proposta dei primi cittadini di Alba e Bra, Giuseppe Rossetto e Franco Guida, ha confermato il "no" già espresso dalla Rappresentanza dei sindaci nella riunione del 13 novembre. I primi cittadini hanno ribadito "che non sussistono per il momento ragioni né di tipo economico, né di carattere gestionale che motivino l'adesione formale dell'Asl 18 alla costituenda società, né che rendano ipotizzabile l'affidamento all'Amos spa di servizi sanitari ora gestiti in proprio dall'Asl 18".
ANTONIO DEGIACOMI CANDIDATO AD ALBA'Alba attiva e solidale' la lista civica del candidato Sindaco
Antonio Degiacomi (nella foto), 55 anni, laureato in Lettere, assessore provinciale alla Cultura, lavoro, formazione e istruzione, già segretario provinciale e regionale della Cisl, è il candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni comunali del 2004. Degiacomi non è iscritto a nessun partito e presenterà una propria lista, denominata 'Alba attiva e solidale'. (www.albaattiva.it) Sarà appoggiato da liste Ds, Margherita e da una civica.
Sartori: "Legge Gasparri? E' vergognosa!"E Ciampi non la firmaIl costituzionalista Giovanni Sartori critica pesantemente la legge Gasparri sulle telecomunicazioni: "È fatta a uso e consumo di Sua Emittenza". "Non è una riforma, ma una pietra tombale sul pluralismo informativo" "Il digitale terrestre diventerà centrale nel mercato tra il 2010 e il 2012, cioè tra un decennio. E Gasparri che fa? Ammazza il pluralismo oggi per dire che poi si salverà tra dieci anni?" "La Gasparri consentirà a Berlusconi di comprare anche dei quotidiani e l´impero è così destinato a diventare ancora più grande e invasivo. Che è grave di per sé, ma è più grave pensando che Berlusconi è e potrà anche restare il presidente del Consiglio. In tale veste lui è un monopolista che controlla tutti i mezzi di comunicazione e che quindi manipola come vuole l´opinione pubblica." Un manifesto per l'EuropaDal 1° luglio al 31 dicembre 2003 l’Italia ha tenuto la presidenza di turno dell’Unione Europea. Il problema più grave che ha pesato sul semestre italiano è stata certamente la frattura, non ancora sanata, prodottasi a seguito della guerra anglo-americana contro l’Iraq. La presidenza italiana, purtroppo, ci ha riservato non poche 'figuracce' in campo internazionale.
Sull'Iraq una menzogna dopo l'altraAbbattere i tiranni ed esportare la democrazia: alla fine, non avendo trovato le armi di distruzione di massa e non potendo certificare l'esistenza di un patto fra Saddam e i terroristi che avevano abbattuto le torri di New York, l'amministrazione americana è giunta a quest'ultima giustificazione della guerra iniziata nel 2003 in Iraq. A forza di passare disinvoltamente da una menzogna all'altra, tuttavia, c'è il pericolo di affezionarsi alle menzogne. Si evocano pericoli incombenti, per poi dire che no, i motivi della guerra erano da principio tutt'altri. Si scopre che esiste ormai un terrorismo globalizzato, e poi si colpisce un paese molto dispotico ma senza legami certi con l'11 settembre. Esattamente la stessa cosa rischia di accadere, ora, con l'esportazione della democrazia: anche questa promessa ha tutta l'aria di essere poco credibile, come poco credibili son risultate le ragioni belliche. |