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In basso la Venere di Milo La mitologia greca, e in generale qualunque mitologia, č propriamente un insieme di racconti favolosi, una narrazione di miti tramandati per tradizione, studiati nella loro origine, nel loro significato, nel loro simbolismo, e assunti dai poeti nelle loro opere letterarie. Fatti e personaggi di cui ci narra la mitologia possono essere considerati semplici allegorie, e sotto i nomi divini si celano, in effetti, le forze della natura o le qualitŕ morali dell'uomo. La religione greca fu antropomorfa (letteralmente "a forma d'uomo"), perché diede agli dči tutti i pregi e i difetti degli esseri umani, oltre che le stesse sembianze umane. Secondo una particolare interpretazione della tradizione mitologica, gli dči altro non erano stati che la divinizzazione di personaggi umani realmente esistiti in tempi remoti, alle cui gesta eroiche gli affascinati posteri avevano poi attribuito, col tempo, qualitŕ divine e sovrumane. Questa interpretazione fece buon gioco per i Padri della Chiesa della nuova religione (quella cristiana), i quali poterono cosě dimostrare al mondo pagano che le sue antiche divinitŕ non erano dči ma semplicemente uomini divinizzati dalla fantasia popolare o addirittura dčmoni nefasti. Essendo antropomorfa, la religione greco-romana era necessariamente politeista (con molti dči), dovendo attribuire a ciascuna divinitŕ una specifica caratteristica umana: č l'uomo che crea il divino, e poi gli dŕ la forma delle proprie passioni, dei propri istinti, delle proprie debolezze, della propria potenza. Ma č interessante notare come cominciasse a farsi strada, nella speculazione filosofica greca, l'idea di un Dio unico, al di sopra degli uomini e degli stessi altri dči, e non somigliante agli uomini nč per forma nč per intelligenza (Senňfane). Anche Anassagora intuě l'esistenza di un nňos (mente, intelligenza pura) infinito e lontano dalle cose del mondo; e Crizia va addirittura oltre: Dio, o gli dči, non sono che l'invenzione di un uomo geniale per tenere gli altri a bada e a freno, imporgli delle regole, dei paletti nei comportamenti sociali e interpersonali. Che cosa sono, infatti, se non questo i dettami di tutte le religioni che conosciamo? leggi da rispettare perché "Dio lo vuole". |