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HAGHIA TRIADHA     (C1)
sito archeologico nell'isola di Creta, presso Festo. Vi sono stati rinvenuti resti di un villaggio dell'epoca minoica e tardo minoica e una necropoli, ha restituito un sarcofago di grande interesse.

HALAI  (C1)
antica città greca i resti, risalenti al VI sec. a.C., sono stati rinvenuti presso Larymna, in Beozia.

HALOS  (C1)
antica città greca, nella Grecia centrale, vi sono state ritrovate necropoli risalenti al IX sec. Nelle vicinanze fu ritrovato un tesoro risalente al I sec. a.C.

HYPNOS   (C1-C2)
Dio del Sonno era fratello gemello di Thanatos, la morte. Figlio della Notte, Hypnos era un dio benefico e dava il meritato riposo facendo uso della sua verga magica. I Romani lo chiamarono Somnus.

IADI   (C1)
Iadi dal greco Hyades, le Piovose, nella mitologia antica erano le figlie di Atlante e Pleione. Furono trasformate da Zeus, per aver abbandonato (impaurite da Era)  Bacco infante ed essersi rifugiate a Tebe, nelle piovose stelle della costellazione del Toro.

IASIONE       (C1)
Figlio di Zeus e di Elettra, una delle Pleiadi, fu amato da Demetra che  si unì a lui nell'isola di Creta, in un campo arato tre volte. La figlia che nacque era Pluto, la Ricchezza.

ICARIO    (C1)
Contadino a cui Bacco per ricompensarlo dell'ospitalità avuta gli regala  del vino e gl'insegna la viticoltura. Icario fa assaggiare il vino allora  sconosciuto ad altri contadini che scambiando la sbronza per avvelenamento,  uccidono il povero Icario. L'ombra di Icario appare in sogno alla figlia Erigone e gli narra come è stato ucciso e gli esprime il desiderio di essere sepolto. La ragazza che si trovava lontano a pascolare gli armenti, si sveglia angosciata dal sogno e anche se notte parte in compagnia della propria cagna Maira alla ricerca del cadavere del padre finché trovatolo lo seppellisce e sopraffatta dal dolore si impicca. Attratti dai latrati della cagna dei contadini si avvicinato e trovata la salma della ragazza la seppelliscono, la cagna poverina si accuccia alla tomba di Erigone e si lascia morire. Zeus commosso da così triste storia trasferisce Icario nella costellazione del Boote, Erigone in quella della Vergine e Maira nella stella Sirio. Anche il padre di Penelope si chiamava Icario.

ICARO      (C1)
Figlio dell'inventore Dedalo e di una schiava di Minosse, tentò di fuggire da Creta con le ali fabbricate dal padre. Precipitò presso Samo nel mare che, da quel momento, si chiamò Mare Icario.

ICELO   (C1)
Figlia di Hypnos e sorella di Morfèo, faceva parte del corteo dei sogni.

ICORE  (C1)
nome dato al sangue incolore degli Dei.

IDA         (C1)
1) Catena di montagne della Troade, in Asia Minore, dove si svolsero il  giudizio di Paride, l'incontro tra Anchise e Afrodite e il ratto di Ganimede da parte di Zeus. Una tradizione vuole che qui si siano celebrate le nozze segrete tra Zeus ed Era.
2) Monte dell'isola di Creta dove Zeus nacque e venne cresciuto dalla capra Amaltea.

IDA  (C1)
eroe mitologico, originario della Messenia, cugino dei Dioscuri. Con il fratello gemello Linceo prese parte all'impresa degli Argonauti ed alla caccia al cinghiale calidonio. Si scontrarono infine con i cugini Dioscuri: Linceo fu ucciso ed Ida. uccise Castore prima d'esser fulminato da Zeus. Così si chiamava pure una delle nutrici di Zeus e della madre di Minosse, re di Creta.

IDIA   (C1)
Moglie di Oète fu madre di Medèa.

IDOTEA  (C1)
Ninfa figlia di Proteo, insegnò a Menelào come costringere Proteo a dirgli la via per il ritorno a Sparta. Altra Idotea fu la moglie di Mileto, fondatore dell'omonima città

IDRA DI LERNA   (C1)
Mostro dalla forma di serpente con nove teste, le quali se tagliate rinascevano. Ucciderla fu la seconda fatica di Eracle che tagliandole man mano bruciava il moncone in modo da impedire la crescita della nuova testa.

IEROCERICE   (C1)
Così veniva chiamato il principale sacerdote che celebrava i Misteri Eleusini. Araldo sacro della famiglia dei Cerici.

IERODULI  (C1)
Erano gli schiavi delle divinità. I maschi erano adibiti ai lavori nelleproprietà del tempio, mentre le donne venivano offerte nella prostituzione sacra.

IFI  (C1)
personaggio mitologico; figlia del cretese Lidge e di Teletusa. Avendo Lidge deciso di sopprimere tutte le femmine che gli fossero nate. Teletusa salvò Ifi (nata durante un'assenza di lui) allevandola e vestendola come se fosse di sesso maschile. Poi la fanciulla fu realmente mutata in maschio.

IFIGENIA   (C1)
Figlia di Agamennone e di Clitennestra, nel momento in cui il padre stava per sacrificarla ad Artemide fu dalla stessa dea sostituita con una cerva ed assunta fra le sue sacerdotesse.

IFIMEDIA   (C1)
Moglie di Alòo, innamoratasi di Poseidone genera col dio due figli: Oto ed Efiàlte.

IFITO  (C1)
personaggio mitologico. Figlio di Eurito, re d'Ecalia, fu ucciso da Eracle presso Tirinto, pur avendone difese le ragioni presso la propria famiglia in occasione della richiesta dell'eroe di sposare la sorella Iole. Un'altra leggenda gli attribuisce la fondazione dei Giochi d'Olimpia, nati da una tregua con Licurgo.

IGEA  (C1)
personaggio mitologico; figlia di Esculapio, venerata dai Greci come dea della salute. Era raffigurata sotto l'aspetto di una giovane donna prosperosa, nell'atto di dissetare in una coppa un serpente.

ILIADE   (C1)
 poema epico dell'antica civiltà greca, del sec. VIII a.C. composto da Omero, in 24 canti o libri di complessivi 15.693 esametri in dialetto jonico. Racconta i fatti dell'ultimo mese e mezzo della decennale guerra di Ilio o Troia; il sorgere dell'ira di Achille verso Agamennone che gli aveva portato via la schiava Briseide (I); la presentazione degli eserciti e dei loro capi (II); le battaglie cui non partecipa l'eroe offeso (III-VIII), il tentativo di Agamennone di sedare l'animosità di Achille con scuse e doni (IX), e l'insuccesso che perseguita gli assedianti, nonostante le prodezze da cui tornano feriti eroi come Ulisse, Diomede e lo stesso Agamennone (XI e segg.), Achille, deponendo l'ira, consente ai suoi Mirmidoni di combattere e all'amico Patroclo di indossare le sue armi (XVI); Ettore uccide Patroclo credendolo Achille (XIX); questi, addolorato dalla morte dell'amico, ritorna in campo per vendicarlo, e uccide Ettore (XXII), funerali di Patroclo (XXIII), restituzione del corpo di Ettore e suoi funerali (XXIV).

ILIONA  (C1)
Figlia di Priamo ed Ecuba, andò in sposa a Polimestore, re dei Traci. Costui, corrotto dai Greci, volle uccidere il piccolo fratello di lei, Polidoro, che venne però sostituito da Iliona stessa con il figlioletto Dipilo. Avvenuta l'uccisione, Iliona uccise il marito e si diede la morte.

ILO       (C1)
Fondatore di Troia, quando finì di fondare la città pregò Zeus di manifestare la sua benevolenza. Il dio gli fece trovare davanti la sua tenda una statua di legno della dea Pallade, il famoso Palladio che doveva essere il talismano della città.

IMENE   (C1)
o Imeneo, personaggio mitologico; figlio di Dioniso e di Afrodite, o, secondo altri mitografi, di Apollo e di Calliope. Era per i Greci il dio delle nozze, raffigurato come un adolescente coronato di rose, ammantato in un velo e recante una fiaccola. Gli sposi e quanti assistevano al matrimonio gli rivolgevano fervide invocazioni, specialmente nel canto nuziale, detto imeneo, che s'intonava quando la sposa veniva condotta fuori della casa paterna.Il suo nome significava fiore della verginità delle fanciulle. Era figurato come un adolescente bellissimo con in mano la fiaccola nuziale. Era compagno di Eros.

IMERO   (C1)
Divinità che rappresentava il desiderio amoroso. altro Imero, era figlio di Lacedemone, per colpa d'Afrodite s'unì carnalmente alla sorella. Resosi conto del misfatto, si annegò in un fiume che da lui prese il nome.

IMEROPA  (C1)
Una delle Sirene, il nome significa Colei che con la voce suscita desideri.

INO        (C1)
Figlia di Cadmo e di Armonia, era sorella di Semele, di Agave e di  Autonoe e madre di Atteone. Fu la seconda sposa di Atamante, che per lei abbandonò Nefele, al quale diede Learco e Melicerte. Quando Era fece abbattere sui campi di Beozia una terribile siccità, Ino corruppe gli ambasciatori del marito che erano stati mandati a interrogare l'oracolo di Delfi, i quali portarono un falso responso secondo il quale il dio pretendeva il sacrificio di Frisso e di Elle, i figli che Atamante aveva avuto dalla prima moglie Nefele. I due ragazzi furono fatti fuggire dalla Grecia in groppa all'ariete dal vello d'oro, e Atamante e Ino vennero resi folli da Era. Atamante uccise Learco, Ino si gettò con Melicerte in mare da una scogliera. Madre e figlio vennero però trasformate in divinità marine che furono Leucotea e Palemone.

IO         (C1)
Figlia di Inaco, primo re di Argo, amata da Zeus e da lui trasformata in vacca. La bella Io, principessa di Argo, fu amata da Zeus che si unì a lei avvolgendola in una fitta caligine. Il fatto non sfuggì alla sospettosa Era che, calata dal cielo, ordinò alle nebbie di ritirarsi; ma Zeus, che aveva previsto l'arrivo della consorte, fece in tempo a mutare la figura di Io in quella di una lustra giovenca. Era, fingendo di non sapere, lodò l'aspetto dell'animale e costrinse il marito a fargliene dono, quindi la affidò alla custodia dei cento occhi di Argo. Ma Zeus, che non sopportava  di vedere Io così umiliata, chiese a Ermes di liberarla e il giovane dio, pur essendo il più abile dei ladri, dovette addormentare Argo al magico suono di un flauto prima di mozzargli il capo. Era fissò i cento occhi di Argo nelle penne del pavone, animale a lei sacro, poi perseguitò la giovenca  Io con le intollerabili punture di un tafano e la costrinse a vagare da una regione all'altra del mondo in preda alla frenesia. L'infelice trovò finalmente ristoro e riposo sulla riva del Nilo, dove ritornò alle sue fattezze originarie e generò a Zeus il figlio Epafo. Le genti egiziane venerarono Io col nome di Iside.

IOLCO         (C1)
L'attuale Volo, in Tessaglia, da cui gli Argonauti partirono alla conquista del vello d'oro.

IPERBOREI         (C1)
Popolo favoloso che si riteneva vivesse in uno stato di perfetta felicità in una terra sconosciuta dove il sole non tramontava mai. Secondo altre tradizioni, nel loro paese sarebbe stato collocato il Giardino delle Esperidi che custodiva i pomi d'oro.

IPERIONE    (C1)
uno dei Titani, secondo alcuni mitografi dio della luce e padre di Elios, Selene, Eos. Omero e altri poeti lo identificarono col Sole

IPERMESTRA o IPERMNESTRA
una delle 50 Danaidi; fu la sola che disobbedì al padre Danao astenendosi dall'uccidere il proprio marito, Linceo. Il popolo d'Argo la salvò quando Danao volle punirla della disobbedienza. 

IPERTURA   (C1)
Una delle Esperidi.

IPPO   (C1)
Una delle Ninfe Oceanine.

IPPOCAMPI   (C1)
Esseri marini metà cavalli e metà pesci.

IPPOCRENE   (C1)
mitica fonte del monte Elicona, nella Beozia, scaturita, secondo la tradizione, per effetto d'un calcio del cavallo Pègaso. Era sacra ad Apollo e alle Muse, e si credeva che la sua acqua infondesse l'ispirazione ai poeti.

IPPOLITA  (C1)
regina delle Amazzoni, secondo alcuni mitografi, figlia di Ares, chiamata anche Antíope. Eracle le tolse, per volere di Euristeo, una cintura prodigiosa donatale dal padre, e, dopo averla sconfitta con le sue seguaci e fatta prigioniera, la diede per moglie a Teseo.

IPPOLITO   (C1)
Figlio di Teseo e di Antiope. La matrigna Fedra si innamora di lui che la respinge, allora Fedra offesa nel suo amore di donna lo denuncia a Teseo di avere insidiato il suo onore. Teseo che aveva reso dei servigi a Poseidone aveva avuto dal dio la promessa di soddisfare i tre voti che avrebbe richiesto, allora Teseo chiede a Poseidone di punire il figlio che l'amore paterno gli impediva di castigare e Poseidone lo esaudì così mentre ippolito andava in esilio da Atene, un mostro marino spuntato dal mare spaventò i cavalli del giovane che così precipitò in mare dove annegò. Ippolito fu risuscitato da Asclepio  (suscitando l'ira di Zeus che non sopportava che altri arrogassero i suoi poteri) per intercessione di Artemide (Diana) e regnò ad Aricia, nel Lazio, sotto il nome di Virbio. 

IPSIPILE  (C1)
eroina greca, figlia di Toante re di Lemno; divenuta regina dell'isola fu amata da Giasone, quando questi era in viaggio verso la Colchide alla conquista del Vello d'oro. 

IRENE   (C1)
la più giovane delle Ore, figlie di Zeus e di Temi; fu per i Greci e per i Romani dea e personificazione della Pace.

IRIDE     (C1)
Figlia di Taumante e Elettra, sorella delle Arpie. Personificazione dell'arcobaleno e messaggera degli dei. Fu inviata da Era a sobillare la rivolta delle donne troiane che, in Sicilia, incendiarono la flotta di Enea. Per i romani rappresenta la Fama.

ISSIONE            (C1)
Re dei Lapiti, Issione era figlio di Flegias il sacrilego inceneritore di templi, ma anch'egli, quanto a sacrilegi, non gli fu da meno. Cominciò col  L'uccidere il suocero facendolo cadere in un pozzo pieno di carboni ardenti  al solo scopo di non pagargli i doni di nozze, e poiché l'uccisione di un congiunto gridava vendetta al cospetto degli dèi nessuno si prestò a purificarlo. Lo fece Zeus portandolo con sé sull'Olimpo, ma Issione, anziché dimostrare gratitudine, insidiò Era. Allora, per metterlo alla  prova, Zeus modellò Nefele (una nuvola che rassomigliava alla dea). Issione usò  violenza al fantasma, commettendo un nuovo e più grave sacrilegio, quello  di ingratitudine nei confronti di una divinità, e Zeus dovette punirlo. Ermes lo incatenò a una ruota infuocata che rotolava incessantemente nel  cielo. Dall'unione di Issione con la nube nacquero i Centauri.

ITACA         (C1)
Piccola isola greca del mare Ionio, al largo della costa epirota. Ne era signore Ulisse che vi tornò dopo un viaggio di dieci anno seguito alla distruzione di Troia.

JACO  (C1)
uno dei nomi di Diòniso (Bacco), specialmente nei misteri eleusini.

JINCE    (C1)
Figlia di Pan e di Eco. Era la mutò in uccello per avere fatto su Zeus l'incantesimo che l'aveva fatto innamorare di Io.

KAIROS  (C1)
personificazione del momento opportuno. Veniva rappresentato come un giovanetto con le ali ai piedi e talvolta agli omeri, con un ciuffo di capelli sulla fronte e la nuca quasi rasa. Un altare a lui dedicato era ad Olimpia.

KER   (C1)
 era l'anima di un defunto che portava sventure e anche dea della morte, morte.