Storia della cucina - Il medioevo
È opinione comune che la cucina medievale fosse rozza e poco raffinata; che si riversasse sugli alimenti un quantitativo enorme di spezie per coprirne l'odore e il sapore di avariato; che le persone si cibassero esclusivamente di carni arrostite su grandi fuochi, magari un po' troppo sanguinolente o al contrario ridotte a dei pezzi di carbone.
Per lo meno per la cucina tardo medievale, di cui ci occuperemo, mangiare era una ricerca costante di sapori, colori, abbinamenti, il tutto finalizzato a dare il massimo piacere possibile..
Ricetta dopo ricetta scopriremo insieme che la cucina medioevale era un'arte che richiedeva molta dedizione e molta inventiva.
Del metodo di scrittura
Del metodo di scrittura Parlare di cucina medioevale è una materia molto complessa ..
Nellaggettivo medioevale, si comprende infatti tutta levoluzione della cucina da circa la caduta di Costantinopoli alla fine del 1400..
Di conseguenza trattare di tutta la cucina medioevale diventa unimpresa titanica.
Infatti dal 1000 in avanti si inizia a scrivere di cucina.
Si susseguono poi diversi altri tentativi, e solo alla fine del 1200 si hanno i primi veri ricettari di cucina..
Per ottenere questa ricetta trascritta è stato necessario riprodurre la ricetta in cucina e tentare con diverse proporzioni di ricreare un sapore che si adattasse anche alle nostre papille..
www.peglia.com - cucina medievale
Era differente da quella degli etruschi e dei romani che erano soliti fare la cucina 'compatta' in cui dominavano le carni macinate, le polpette, i bolliti e i ripieni, perché erano cibi facilmente digeribili dal momento che erano soliti mangiare sdraiati sul triclinio..
Infatti, cambiando la posizione a tavola, anche la cucina, in questo periodo subisce delle trasformazioni.
Anche per quanto riguarda l' olio utilizzato in cucina risale al IV sec.
Mangiare Bene - Ricette Medioevali
Maestro Martino è stato uno dei cuochi più famosi del XV secolo e il suo Libro de Arte Coquinaria è uno dei capisaldi della letteratura gastronomica europea, una preziosa testimonianza che illustra il passaggio dalla cucina dellalto Medioevo a quella rinascimentale..
Il ricettario di Maestro Martino ebbe da subito un grande successo e divenne uno dei testi di cucina più copiati di tutto il Rinascimento; lumanista Bartolomeo Sacchi detto il Platina (1421-81) lo incorporò quasi integralmente nel suo famoso De honesta voluptade et valetudine (Il piacere onesto e la buona salute, Roma, 1474) e parlò di Martino in termini entusiastici, definendolo principe dei cuochi , capace di cucinare splendidamente e di sostenere le più disparate conversazioni..
Ad un cuoco di oggi dà la possibilità di osservare la nostra cucina da una prospettiva diversa e di (ri)scoprirne sfumature, accenti e modulazioni che ce la fanno apparire familiare ed esotica allo stesso tempo.
Per chi volesse leggere il ricettario di Maestro Martino e saperne di più sulla cucina tardo-medievale, consiglio La cucina italiana del Quattrocento (Claudio Benporat, Leo Olschki editore).
Medioevo in Umbria > Ricette Medievali
È opinione comune che la cucina medievale fosse rozza e poco raffinata; che si riversasse sugli alimenti un quantitativo enorme di spezie per coprirne l'odore e il sapore di avariato; che le persone si cibassero esclusivamente di carni arrostite su grandi fuochi, magari un po' troppo sanguinolente o al contrario ridotte a dei pezzi di carbone.
Per lo meno per la cucina tardo medievale mangiare rappresentava una ricerca costante di sapori, colori, abbinamenti, il tutto finalizzato a dare il massimo piacere possibile..
Ricetta dopo ricetta potrete vedere che la cucina medioevale era un'arte che richiedeva molta dedizione e molta inventiva.
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la redazione di medioevoinumbria.com ha scoperto alcune ricette adatte a tutti coloro che in periodo di vacanza vogliono ricreare la cucina della seconda metà del '200..
Medioevo in Umbria > Gastronomia> Digiunar mangiando
Esiste, infatti, nel Medioevo una doppia cucina: quella dei giorni “ grassi ” e quella dei giorni “ magri ”.
Questa dualità corrisponde a una tensione fondamentale del sistema alimentare medievale, che oppone i tempi ordinari a quelli dell’astinenza, in cui il popolo cristiano deve non solamente astenersi dal consumare ogni tipo di carne, ma anche, in misura variabile a seconda delle diverse diocesi, da ogni genere di grasso di origine animale e perfino dalle uova.
Per i poveri , la cucina di magro si confonde con la sempiterna aringa, che suscita un sacco di lagnanze, o con lo stoccafisso venuto dalla Norvegia o ancora con i merluzzi essiccati della Bretagna che alimentano, per esempio, la Navarra cinta dai Pirenei..
Ma, alla tavola dei ricchi , i giorni di magro sono al contrario l’occasione per gustare una cucina raffinata, a base di prodotti costosi: pesce di mare fresco –fatto giungere in una notte da Parigi a bordo di carri trainati da cavalli veloci, venuti da Dieppe di gran carriera o bei pesci d’acqua dolce pescati con regolarità negli stagni e nei vivai..
Questa cucina di magro, tuttavia, è spesso l’esatta replica di quella dei giorni di grasso: le carni vi sono imitate, travestite, “contraffatte”, come si dice all’epoca.
Gallo Nero - Lezioni di cucina medievale
e medievale I corsi si terranno ogni settimana e si eseguiranno nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Le nostre lezioni di cucina si svolgono nel nostro ristorante situato nel centro storico di Siena e saranno eseguite dai cuochi del Gallo Nero in collaborazione con studiosi dell'Università di Siena.
I cibi: legumi, ortaggi, i cereali, latte e derivati-formaggi-, carni, pesci marini, pesci di lago e di fiumi, pesce salato, frutta fresca e secca, spezie, erbe aromatiche, dolcificanti, bevande: Il banchetto; l'ordine delle portate; usi e costumi dello stare a tavola; aspetti della ristorazione medievale.
Il nostro cuoco sara' a vostra disposizione per illustrare alcuni piatti della cucina medievale e tipica senese ed i partecipanti al corso potranno collaborare alla preparazione dei piatti.
La durata del corso di cucina completo è di 6 giorni e si accettano prenotazioni per gruppi o per singoli partecipanti, tuttavia i totale dei partecipanti ai corsi non dovranno essere in numero inferiore ad 8.
Lezioni di cucina e degustazione banchetto.
Gallo Nero - Lezioni di cucina medievale
Week-end all'insegna della buona cucina.
Il nostro cuoco sara' a disposizione per illustrare alcuni piatti della cucina medievale e tipica senese, i partecipanti al corso potranno collaborare alla preparazione dei piatti.
In tarda serata ci sara' il banchetto medievale con i piatti preparati dai partecipanti.
Monselice
La grande cucina del Castello, che si trova al piano inferiore della Casa Romanica, è un'altra irresistibile attrazione per l'occhio del visitatore.
Photo by www.monteriggionicastello.net
Prima di cominciare ad analizzare la cucina medievale è doveroso sfatare un luogo comune il quale vuole che le pietanze venissero speziate per coprire il gusto della carne troppo frollata e quindi rancida.
Dobbiamo premettere che chi poteva acquistare le spezie (vero e proprio status-simbol del Medio Evo) poteva tranquillamente macellare almeno due vacche al giorno! Rispondiamo con una domanda: "Perché lasciare quasi imputridire la carne per poi coprirla di spezie se si aveva la possibilità di consumarla fresca?" L'uomo medievale anche se non aveva la nostra "conoscenza" non era certamente stupido!!! Lo speziare i piatti era l'ostentazione della ricchezza e quindi del potere economico che aveva il padrone di casa (feudatario, vescovo, imperatore ecc.).
Detto questo passiamo ad elencare le spezie più comuni in uso nella cucina medievale: .
s.m.s. Fermi - Prato : Laboratorio di cucina medievale
IL NOSTRO LAVORO Questa ricerca è stata realizzata dai ragazzi della seconda F e seconda E che hanno partecipato al laboratorio di "cucina medievale".
Poi siamo scesi in cucina ed abbiamo realizzato delle ricette principalmente antiche ma con un pizzico di modernità per renderle un po' meno insipide di come dovevano essere state (almeno per i poveri) nel Medioevo.
corso cucina medioevale
Il corso è rivolto a chi per motivi professionali di studio o per curiosità vuole avvicinarsi allarte della cucina nei secoli tredicesimo e quattordicesimo..
Ogni videolezione propone un contributo teorico che aiuta a comprendere il valore sociale del cibo nei secoli in esame e un laboratorio di cucina in cui si esegue la preparazione di due pietanze.
Durante la lezione di presentazione del corso verrà fornito un elenco di spezie e ingredienti insoliti (ma non introvabili!) che compaiono nella dispensa medievale e rinascimentale nonchè una serie di arnesi di cucina (pestelli, mortai, etc.) molto utili in tutte le realizzazioni..
Il corso non ha come obiettivo la produzione di una autentica vivanda medievale, : le ricette dellepoca ci consegnano idee assai vaghe sui tempi di cottura (sovente misurati in avemarie!) e sulle quantità e specificità degli ingredienti, per cui risulta impossibile ricostruire il sapore del cibo così come fu apprezzato sette secoli fa..
Per fortuna larte della cucina vive nelle mani dei nostri maitre che conoscono bene e in pratica come si cuoce la carne di bue e per quanto tempo..
pane e focaccia
Volete seguire un corso di cucina medioevale su internet? .
Boom Medioevo
Una vera e propria manìa, quella per la tradizione medievale, che in queste occasioni di festa viene recuperata sin nei minimi dettagli: dagli abiti alle armature, dalle bardature dei cavalli, fino ai regolamenti delle giostre e alle pietanze dei banchetti.
Il medievale torna ad affascinare appassionati e semplici curiosi, che specie durante il periodo estivo si affollano nelle piazze italiane per assitere a rievocazioni, parate e giostre cavalleresche.
Da Piazza Armerina, comune in provincia di Enna, dove ogni anno durante il ‘Palio dei Normanni’, si rievoca l’impresa di Ruggero d’Altavilla, detto il Guiscardo, fino al piccolo paese nel chietino, Tollo, dove ogni anno, all’ombra della torre medievale, si rievoca la battaglia contro i Turchi a colpi di bucce di cocomero e spaghetti in faccia.
A partire dal Palio di Siena, la più nota manifestazione medievale italiana, fino a quello di Legnano, alla Giostra di Sulmona, e alla ‘Sartiglia’ di Oristano, l’ultima corsa all’anello che si corre in Sardegna.
E ancora, a Geraci, in provincia di Palermo, dove ogni anno si svolge la ‘Giostra dei Ventimiglia’, con sfilate in costumi d’epoca del XIV secolo, giochi cavallereschi, esibizioni di falchi in simulazione di caccia, cucina medievale, musica e rappresentazioni teatrali, esibizioni di cavalli d’alta scuola.
..:: Guido Tommasi Editore ::..
Chi voglia dunque deliziare i propri ospiti con l’opulenza di un banchetto medievale, potrà trovare una preziosa fonte d’ispirazione proprio nelle ricette descritte in questo libro.
Cucina medievale del castello di Monselice
Altro luogo di particolare interesse del castello è la grande cucina medioevale, che si trova al piano inferiore della Casa Romanica.
Polistampa - A TAVOLA CON IL RE UN VIAGGIO NELLA CUCINA MEDIEVALE
Grazie a un’accurata indagine incentrata sulla cucina toscana e più in generale italiana, Betty Barsantini, Anna Evangelista e Giovanna Lazzi ci regalano, con questo libro, un tuffo nel Medioevo, evocando banchetti principeschi e momenti di vita quotidiana in cui la tavola era la protagonista.
La gola, "mater amatissima"
Alimentazione e arte culinaria dalletà tardo-classica a quella medievale (ed.
De Ferrari - 32, 00 euro), fresco vincitore della prima edizione del premio Bancarella Cucina.
Frutto di una lunga ricerca di carattere storico, e punteggiato di innumerevoli note su cui i non addetti ai lavori possono tranquillamente sorvolare per non perdere una virgola di una lettura capace di catturare come quella un buon romanzo, Gola Mater Amatissima si propone di dare un quadro il più possibile esaustivo della realtà alimentare e culinaria che ha contraddistinto la cultura delloccidente latino dalletà tardo classica a quella medievale.
I legami fra cucina romana e cucina medievale Intento degli autori era per un verso mostrare il legame esistente (pur nelle molte differenze) fra arte culinaria romana e cucina medievale, «al di là del luogo ricorrente che sancisce una netta frattura fra il De re coquinaria di Apicio (intorno alla fine del IV e gli inizi del V secolo d.C.) e i ricettari medievali», e per altro verso «disegnare gli scenari produttivi, sociali e culturali che si delineano dietro la nascita dellarte culinaria, sfatando al contempo alcuni luoghi comuni duri a morire» (ad esempio lidea delle spezie usate come conservanti, o quella relativa alla tarda introduzione della forchetta...).
Castello di Gropparello - Vini piacentini e cucina medievale
Abbiamo aperto la taverna nel 2002 per fornire un servizio in più ai tantissimi visitatori che venivano al castello e che partecipavano alle attività e seguendo il mio amore per la storia e in particolare per l'Alto Medioevo io e la cuoca Emanuela Sartori abbiamo iniziato a studiare la cucina medievale per poterla proporre in taverna.
Il nostro banchetto medievale nasce dalla voglia di far vivere a tutti a prezzo abbordabile la tradizione del banchetto: per noi qui alla taverna del Castello di Gropparello è davvero sempre un evento! .
Qui si può mangiare solo prenotando in anticipo, il pranzo base costa 18 euro per gli adulti e 14 euro per i bambini tutto incluso e senza limiti di quantità: qui il bis è frequente e gradito! Il pranzo è servito da personale in costume medievale, ma i commensali no.
::: ARALDO, ANGOLI MEDIEVALI :::
Paioli di rame, tegami di coccio, spiedi e leccarde sono gli unici attrezzi, oltre ai precedenti già citati, di cui l'addetto alla cucina potesse far uso, e le varie cotture vengono eseguite o a fiamma viva, o direttamente sulla brace in un angolo del camino.
Non c'è dunque da meravigliarsi se la pietanze del 1200 sapevano di fumo e bruciato, poiché bisognerà attendere il Rinascimento perché i fuochi diventino fornelli e la cucina evolva in piatti sempre pia complessi, raffinati e ricercati.
I primi scritti che parlano di cucina risalgono al XII secolo e oltre a descrivere più o meno minuziosamente processi di cottura e ricette, forniscono anche utili informazioni circa l'architettura e gli strumenti più comuni in cucina.
Ottobre 2003
Centro di studi sulla spiritualità medievale - Università di Perugia .
**/39/0743/225630, fax **/39/0743/49902) Atti a stampa: Pace e guerra nel basso Medioevo , Atti del XL convegno storico internazionale, Todi, 12-14 ottobre 2003, Spoleto, Fondazione Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 2004 ('Atti dei convegni del 'Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo-Accademia Tudertina' e del 'Centro di Studi sulla Spiritualità Medievale'', Nuova serie, 17) Dottorato "Cultura dell'età Romanobarbarica" - Università di Macerata .
Evento Milano: Medioevo in libreria
Medioevo in Libreria è una produzione dellAssociazione Culturale Italia Medievale con il patrocinio del Comune di Milano, Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre, della Provincia di Milano e la collaborazione della Libreria Pecorini di Milano.
Paolo Chiesa, professore ordinario di Letteratura latina medievale all'Università degli Studi di Milano..
Ore 15, 30: A tavola nel Medioevo , percorso gastronomico e cronologico nelle prelibatezze della cucina medievale.
Paolo Chiesa è professore ordinario di Letteratura latina medievale presso lUniversità degli Studi di Milano.
Ha al suo attivo varie edizioni di testi letterari latini del medioevo, in particolare di genere storiografico, e ha coordinato diversi congressi sulla letteratura medievale, uno dei quali specificamente dedicato alla figura di Paolo Diacono.
Una parte considerevole dei suoi studi più recenti ha trattato i problemi relativi al rapporto tra la civiltà artistica bizantina e la pittura medievale italiana.
Paolo Maggioni è professore associato di Letteratura latina medievale presso la Facoltà di Scienze umane e sociali dellUniversità del Molise.
Evento Milano: Medioevo in libreria
Medioevo in Libreria è una produzione dellAssociazione Culturale Italia Medievale con il patrocinio del Comune di Milano, Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre, della Provincia di Milano e la collaborazione della Libreria Pecorini di Milano.
Paolo Chiesa, professore ordinario di Letteratura latina medievale all'Università degli Studi di Milano..
Ore 15, 30: A tavola nel Medioevo , percorso gastronomico e cronologico nelle prelibatezze della cucina medievale.
Una parte considerevole dei suoi studi più recenti ha trattato i problemi relativi al rapporto tra la civiltà artistica bizantina e la pittura medievale italiana.
Paolo Maggioni è professore associato di Letteratura latina medievale presso la Facoltà di Scienze umane e sociali dellUniversità del Molise.
Cucina Italiana Medioevale
T utto per la cucina: libri, accessori e ingredienti .
RICETTE STORICHE ITALIANE: la storia in cucina, per imparare dai nostri antenati una cucina salutare, nutriente e gustosa.