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PERIDOTO - Vergine, Leone, Scorpione e Sagittario
Di struttura rombica, è conosciuto anche con i nomi di Crisolite e Olivina; è trasparente, vetroso, ed il suo colo-re può variare dal verde-bottiglia al giallo-verde.
Il Peridoto ha una vibrazione alta e penetrante, di spiccate virtù terapeutiche. Si esprime con gentilezza, in modo “soft”; cosicché penetra senza traumi in vecchie strutture, rinnovandole (cooperando inoltre ottimamente con il Cristallo di rocca, l’Ametista, la Kunzite, la Fluorite e la Pirite). Scioglie la collera e i sensi di colpa.
Ci fa accettare per quel che siamo, e ci esorta a perdonarci gli errori commessi. Aumenta la chiarezza e la pazienza.
Il Peridoto è rivitalizzante, in quanto si rivela un potente trasformatore cellulare - quindi anche una pietra anti-invecchiamento.
Stimola le surrenali, aumenta la resistenza, lenisce la fatica, attiva e purifica il chakra della radice, quello dell’ombelico ed del plesso solare, armonizzandoli.
E’ disintossicante. Aiuta la digestione e l’assimilazione del cibo, nonché la funzionalità epatica e della cistifel-lea, i reni, il pancreas, e gli organi sessuali. Energizza il metabolismo e la fertilità.
Rudolf Steiner, nei suoi trattati di medicina antroposofica, afferma che il Peridoto migliora la “vista”, sia fisica, che eterica.


PIETRA DEL SOLE - Bilancia e Leone
Di struttura triclina e colore arancio-bruno brillante, dovuto a inclusioni microscopiche di ematite, cristallizza in masse e in cristalli tabulari. Dal punto di vista mineralogico, è un feldspato di avventurina. Un agglomerato sintetico marrone dorato costellato di puntini argentei è spesso ignobilmente gabellato per Pietra del Sole a turisti ignari (a me è capitato in Egitto…)
Era usata dagli Indiani del Canada in rituali di guarigione. In India vi era la credenza che proteggesse dai reami astrali, mentre nell’antica Grecia era associata al Sole e apportatrice di abbondanza. Questo minerale può essere usato per purificare ed energizzare i chakra, che rende più luminosi. Predispone all’autoguarigione. Come suggerisce il suo nome, è una pietra “solare”: è dunque una pietra che dà slancio verso la fiducia, la gioia di vivere e l’ottimismo. Ideale da indossare quando si attraversi stati depressivi, crisi di pessimismo e di disistima di se stessi. E’ anche una pietra d’azione, perché induce a prendere consapevolezza degli aspetti positivi delle situazioni. Trasfonde un senso di indipendenza e originalità e sembra che… “porti buono” al gioco.
È benefica nei casi di mal di gola cronici, dissolve il senso di tensione alla bocca dello stomaco e allevia l’ulcera. Può anche essere usata in caso di problemi alle cartilagini, di reumatismi e disturbi alla colonna spinale.

 

PIETRA DI LUNA (V. Adularia)





PIRITE - Leone
Solfato di ferro, la Pirite, la “pietra focaia” di antica memoria, si forma in cristalli cubici in un bel colore giallo-oro metallico. Dato che, dall’età della pietra, era usata per accendere il fuoco, si pensava che lo contenesse veramente, e pertanto che fosse un minerale in grado di riscaldare.
E’ “grounding”, cioè legata alle energie telluriche, e quindi la sua vibrazione energetica si accorda con tutti i chakra inferiori (= dal base fino al plesso solare incluso), il corpo fisico, i tessuti, la circolazione sanguigna e la respirazione. Aiuta le cellule ad accettare di far fluire la Luce senza resistere, perciò senza stress. Questo uso dinamico dell’energia conduce alla trasformazione e alla guarigione. La vibrazione positiva della sua e-nergia allevia l’ansia e la depressione, fa da specchio alla nostra autentica natura, illuminandone i lati sia positivi, che negativi. Questo suo “far chiarezza” fa anche affiorare in superficie le cause psicosomatiche della malattia, consentendoci di assumercene la responsabilità e illuminando la strada che porta alla guarigione. Ci spinge verso la lealtà, come conseguenza del suo “effetto-specchio” sui nostri lati nascosti.
Sul piano fisico, la Pirite è antidolorifica in generale e si rivela benefica soprattutto nella cura delle tonsilliti, la-ringiti, faringiti, tracheiti e bronchiti.
Un’avvertenza. La Pirite esprime il suo massimo potenziale se collocata a contatto della pelle. Tuttavia, un’eventuale sudorazione potrebbe determinare la scomposizione chimica del solfuro di ferro, con effetti irri-tanti per la pelle e dannoso per i colori degli indumenti. Ergo, usarla a contatto diretto per periodi brevi.

 

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