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angelo balladori
Due parole su quello che ho fatto. In questo modo sarà anche chiaro quello che non ho fatto... e, di conseguenza, quali siano i miei limiti.... il numero infinito di cose che non so.

Nacqui qualche giorno, dopo che il Sole era entrato nella costellazione della Vergine.Questo per dirvi che ho scelto di nascere con una mente analitica e che la razionalità era il mio forte. A un bel momento della mia vita, l'Ascendente in Aquario incominciò a farsi sentire.

La razionalità era percepita sempre più come una gabbia.... una gabbia sempre più stretta, o meglio ancora... una specie di guscio (tipo noce di cocco!), all'interno del quale mi agitavo sempre più. Dovevo trovare una via d'uscita, un'apertura... aria nuova da respirare.

Il primo volo fuori dal nido lo feci ad un corso di Dinamica Mentale. Il guscio era rotto ed ebbi la entusiasmante esperienza di fare cose irrazionali Riuscii perfino a volare! L'immaginazione fu così reale... ero un'aquila a passeggio per Il cielo.

Per mettere sempre più alla prova la mia razionalità feci corsi di Astrologia. Devo molto alle mie due insegnanti.... E poi sfidai l'impossibile: come si fa a credere che 78 carte, mischiate a lungo, tagliate due o tre volte e sparse a casaccio sul tavolo, possano dare risposte sensate? Lo scoprii ad un corso di Tarocchi. E dovetti arrendermi all'evidenza....

by Marc Desplanque

by Jurgen Ziewe (1993)
 

Un giorno, mi innamorai.... Avevo scoperto i cristalli e, devo ammettere, che la mia parte razionale guardava con stupore al fatto che un essere umano potesse innamorarsi di un sasso (e viceversa - ma questo alla mia razionalità non lo dicevo).


Nel luglio del '93 ricevetti il primo livello di Reiki e poi subito il secondo. L'orizzonte della guarigione spirituale mi si schiudeva, con tutte le sue incredibili potenzialità Devo dire che io mi butto a pesce in quello che faccio e che sento giusto per me nel momento che sto vivendo. E cosi fu con il Reiki. A seguito di "strane" sincronicità, mi ritrovai ad insegnare varie cose sui cristalli: la terapia, la programmazione, la consacrazione, ecc.

Nell'agosto del 1994 mi successe una cosa che impresse una svolta importante al mio cammino. Tornavo da Bali e le coincidenze aeree imposero una sosta di quattro ore a Singapore. C'era una grande libreria nell'aeroporto. Entrai e una sezione dedicata a libri "alternativi" attrasse subito la mia attenzione. Presto mi ritrovai con una dozzina di libri che avrei voluto portare con me. Sfortunatamente il bagaglio a mano era zeppo fino all'inverosimile. Forse avrei trovato posto per due libri. Mi rimasero i mano due testi; erano entrambi dello stesso autore: Master Choa Kok Sui. Illustravano i primi due livelli di una tecnica chiamata Pranic Healing. Altro colpo di fulmine, che si trasformò in amore profondo! Sentii subito che era una tecnica fatta su misura per me.

 

Master Choa Kok Sui
con Master Choa Kok Sui


by Ruth Kubler (1925)
 

Dopo un paio di mesi notai tre righe di pubblicità di un corso di primo livello di Pranic Healing a Milano. Credo di aver ripetuto almeno una dozzina di volte il primo livello, sette o otto volte il secondo e un altro buon numero il terzo: ogni volta trovavo nuovi particolari e spunti. Mi fu proposto di diventare istruttore ed accettai. In più frequentai tutti i corsi delta Scuola di Master Choa, escluso uno: Kriyashakti (l'arte della materializzazione), Arhatic Yoga (un lunghissimo cammino di potenziamento e purificazione energetici, di cui coprii solo i primissimi livelli), Pranic Crystal Healing (l'uso di cristalli in Pranic Healing), Autodifesa Psichica, Chiaroveggenza, Feng Shui. L'unico corso che non feci fu quello che aveva per tema il Sesso Sacro: è opportuno frequentarlo con il proprio partner - e mia moglie non ne volle sapere. Svolsi con passione ed entusiasmo l'attività di istruttore per tre anni. Quindi rassegnai le dimissioni alla fine di ottobre del '99. Quando un istruttore di Pranic Healing rinuncia all'incarico, restituisce all'associazione il Manuale Ufficiale che è tenuto a seguire in modo rigoroso, e perciò non può più definirsi "Istruttore di Pranic Healing". Questo per chiarire oltre ogni possibile dubbio che non insegno più -anzi, non potrei insegnare più - Pranic Healing.

Una settimana dopo "vidi" nella mia mente quale sarebbe stato il passo successivo: scaricare il mio computer interiore, e offrire tutto ciò che sapevo a chi avesse avuto voglia di ricevere. Mi dissi: "Se svuoti il tuo computer, qualcun altro te lo riempirà di cose nuove" - Il che, con immensa gratitudine da parte mia, sta puntualmente accadendo. Mi parve anche di incominciare ad avere un'idea di quale fosse il mio compito in questa vita: essere una specie di mixer, nel quale si immettono vari ingredienti. Si frulla e poi si serve... La similitudine mi sembra azzeccata. Il 13 novembre del '99 iniziavo a digitare "Ki-Therapy - Guarire e Proteggersi con le Energia", che è il testo sulla base del quale propongo i seminari, suddivisi in tre livelli.

Quindi ricevetti il 3° Livello di Reiki, ma solo per conoscenza personale: non insegno Reiki.

 
Infine, nel giugno del 2001, ricevetti l'armonizzazione Karuna (sia i due livelli di Practitioner, che il livello "Master") da Mr. Karuna in persona - William Lee Rand - a conclusione di un bellissimo corso tenuto a Glastonbury, Il cuore magico dell'Inghilterra, con cerimonia di iniziazione all'interno del cerchio di megaliti di Stonehenge: Mago Merlino e Artù guardavano benevoli...

Personalmente ritengo che in una stessa terapia possano confluire varie tecniche. Perchè mai non dovremmo applicare tutti i nostri talenti? A mio avviso, c'é solo una condizione da osservare: l'assunzione delta piena responsabilità delle sinergie generate dal concomitante impiego di diverse tecniche energetiche. Nei miei corsi fornisco tecniche e modalità, atte a valutare oggettivamente le energie, cosicché l'aspirante terapista sia poi in grado di assumere questo genere di responsabilità.

 
William Lee Rand
con William Lee Rand a Stonehenge

Per finire, vorrei puntualizzare che in tutti i miei corsi emergono due aspetti:
- l'aspetto oggettivo, che si manifesta nell'ortodosso insegnamento delle tecniche; tutte le tecniche sono dimostrate con esercizi pratici.
- l'aspetto soggettivo, con il quale esprimo il mio modo di vedere e affrontare certi argomenti.

Sono le mie "piccole verità" personali, o, come amo definirle, le mie verità progressive - che non sono più quelle di ieri; né, lo spero, quelle di domani. Se queste mie piccole verità risuonano con le vostre piccole verità, accettatele -altrimenti, rifiutatele tranquillamente.

 

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