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DANBURITE - Leone
Cristalli prismatici cuneiformi che assomigliano al topazio, i cui colori variano dal paglierino al giallo-bruno; ma vi sono anche varietà di una trasparenza incolore.
E' una pietra che aumenta la luminosità della nostra radianza verso il prossimo e che, perciò, spiana la via alla relazione interpersonale; ma, al tempo stesso, esprime anche un effetto introiettante: ci spinge a prendere contatto con il nostro centro di gravità interiore, e a domare l'inevitabile istinto recalcitrante a "guardarci dentro". E' come se la Danburite gettasse una serie di ponti per collegare via via le diverse parti del nostro io, per ricondurle all'unità del centro.
Questa sollecitazione, all'inizio, può renderci insofferenti, irritabili, astiosi o depressi: sono le nostre resistenze che si fanno sentire. L'abbinamento della Danburite con la Labradorite ed il Quarzo Rosa favorisce una progressiva normalizzazione emotiva.
La Danburite è benefica alla muscolatura e, quindi, anche all'attività motoria; alla vescica e al fegato. Aiuta ad aumentare di peso: basta concentrarci contemporaneamente sull'energia della pietra e sull'autoimmagine di come vorremmo essere - con un po' più di ciccia addosso.

 

DIAMANTE

DIAMANTE

DIAMANTE

DIAMANTE

DIAMANTE - Ariete, Leone e Toro
Di struttura cubica, è carbonio allo stato puro (come la grafite) Il diamante è la pietra più dura, raggiungendo il valore 10 sulla scala di Mohs. Si forma a circa 150-200 km di profondità, a seguito dell’azione combinata di una pressione di circa 40.000 atmosfere (!) e di una temperatura di oltre 2.000°C (!!) e giunge alla superficie grazie all’attività eruttiva.... Quali “esperienze” e quante energie ha accumulato, prima di farsi incastonare in un anello!! Il suo nome deriva dal greco “adamas”, invincibile... È da sempre associato a forza, coraggio e invulnerabilità.
Il Diamante è comunemente considerato il re del Regno Minerale per la sua durezza e brillantezza (ma ci sono diamanti gialli, verdi, blu e rosa, a seconda delle tracce di altri elementi), anche se certi Rubini e Smeraldi possono essere più costosi.
Quella del Diamante può essere un’energia difficile da gestire. E’ necessario sapere esattamente - prima di usarlo – quale sia il risultato che vogliamo ottenere, data la sua grande accuratezza nel mantenere integra la struttura della forma-pensiero e la sua proprietà di stimolare e ampliare qualsiasi stato dell’essere. È la pietra della verità. Sotto questo aspetto, il Diamante non perdona. Per esempio, amplificherà una collaborazione, solo se sinceramente siamo desiderosi di lavorare prima di tutto su noi stessi per raggiungerla. Ma, se non riuscissimo a liberarci del nostro egoismo ed egocentrismo, l’impiego del Diamante promuoverà invece il risultato opposto - il dissolvimento del progetto di collaborazione.
L’energia del Diamante ci spinge a capire quale sia la problematica della fase esistenziale che stiamo vivendo, a penetrare nelle cause profonde che sono alla radice del nostro “mal vivere” che è poi all’origine della malattia, ordinando il nostro senso di prospettiva e infondendoci la forza necessaria a ripulirci da compromessi e da schemi obsoleti. Struttura il senso etico, la rettitudine, la razionalità e l’obiettività. Ci aiuta perciò a venire a capo delle nostre paure, che creano depressione e la vertigine del vuoto interiore. Liberandocene, facilita sia l’apprendimento, che la capacità di prendere decisioni. A livello ancor più profondo, aiuta ad appro-fondire la conoscenza di noi stessi.
Terapeuticamente, il Diamante esprime un’azione benefica in tutti quegli organi che si associano ad attività psichiche (cervello, sistema nervoso, sistema ormonale), potenziando così il controllo della mente... che, poi, controlla il corpo.
Sognare un Diamante sembra che simboleggi Iniziazione ed il Sé Superiore.
E’ simbolo di regalità, purezza e - come già visto - chiarezza mentale. Ispira creatività, immaginazione, inven-tiva e “brillantezza”, soprattutto verso tutto ciò che è nuovo. E’ naturalmente in sintonia con il chakra della co-rona e facilita un collegamento fra la mente intellettuale e la conoscenza superiore.
Si dice che attragga potere, amicizia, ricchezza, giovinezza, successo e fortuna.

DIASPRO

DIASPRO - Ariete, Leone e Toro
Di struttura trigonale, è una varietà di Calcedonio (cioè di quarzo) nei colori rosso, giallo e verde di diverse to-nalità, o anche a disegni multicolori (diaspro a “pelle di leopardo”, o riolite).
Tutte le varietà di diaspro hanno una caratteristica comune: sono “grounding”, cioè collegano alla Terra, il che significa che contribuiscono a mantenere l’energia collegata al piano fisico (specialmente le varietà rosse e rosso-bruno). Utile anche in meditazione, per mantenerci ben collegati alla Terra e alla vita, e quando le emozioni hanno il sopravvento o ci sembra di avere “la testa fra le nuvole”. E’ la pietra di collegamento fra il sacro e il profano, fra l’istinto e l’intuizione.
Il Diaspro è calmo e protettivo. Gli sciamani lo usavano sia per proteggersi, che per le loro pratiche di magia: era considerato sacro presso gli Indiani del Nordamerica. Si dice che apporti la pioggia... e che la varietà gial-la protegga durante i viaggi (fisici e metafisici).
Oltre alla calma, infonde tenacia (soprattutto il Diaspro giallo) e cementa la volontà (Diaspro rosso). Ispira ret-titudine e coraggio. Il Diaspro “leopardato” ci porta a rivalutare il nostro stato fisico, attraverso l’apprezzamento delle cose semplici, che danno sapore e senso al nostro quotidiano.
Stimola la circolazione dell’energia nell’organismo (rosso), favorendo l’assimilazione del ferro e quindi la for-mazione del sangue (emopoiesi); purifica e rafforza il fegato, la cistifellea, la vescica, le ovaie e l’utero. Arre-sta l’emorragia.
Facilita il parto e combatte la stitichezza, l’ulcera e i dolori intestinali. Rallenta le pulsazioni ed equilibra il me-tabolismo. Attiva il sistema immunitario (giallo); è disintossicante, antinfiammatorio ed accelera la guarigione e rigenerazione dei tessuti (verde).

 

DOLOMITE

DOLOMITE

DOLOMITE - Ariete
Il suo nome deriva da quello del geologo francese, D. Dolomieu, il quale, nel 1791, classificò questo minerale a struttura trigonale, che sino a quel momento non era stato differenziato dalla Calcite. Le rocce dolomitiche hanno origine da sedimenti marini formati da minuscoli fossili.
La sua durezza di questo minerale trasparente o traslucido-perlaceo è tra 3.5 e 4 della scala Mohs; può essere incolore, bianco, rosa, o giallino.
La sua origine marina conferisce alla Dolomite un’energia acquea, che, proprio come l’acqua, sembra fluire ed interagire naturalmente con il corpo emotivo. Una sua prerogativa è di provvedere il necessario equilibrio nelle fasi di cambiamento: tenendola consapevolmente in mano, ci abbandoni al rilassamernto per permetterle di rimuovere stress e confusione. Ci aiuta a trovare una ragione anche per il manifestarsi del dolore. La Dolomite è indicata per rasserenare ambienti. Le si attribuisce inoltre il potere di arrestare fuoriuscite di energia dai chakra.
Sul piano fisico, esprime un’azione strutturante sul corpo. Perciò è benefica per i muscoli, la struttura cellula-re, i denti, le unghie e la pelle. Promuove l’ossigenazione ai polmoni e alle cellule.

 

DUMORTIERITE - Leone
Struttura rombica dai colori blu/indaco o rossiccio/marrone, con picchiettature più scure. Durezza 7.
Rigenera, ripara il DNA e, ripristinandone la struttura ideale, invia alle cellule l’input per conformarvisi. La Du-mortierite si rivela particolarmente utile per stabilizzare il corpo emotivo: eliminando la lente deformante delle emozioni incontrollate, smorza l’eccitabilità, la testardaggine si dissolve e l’obiettività riprende il sopravvento.
Di contro stimola sia la pazienza, che una radicata resistenza per affrontare positivamente periodi duri o ambienti sociali difficili. Il ristabilirsi di una prospettiva non più distorta può farci penetrare l’aspetto “lunare” della realtà: l’apparente realtà può essere illusione, così come l’illusione può rivelarsi essere la realtà. Rafforza il legame di continuità tra gli schemi preesistenti e l’avvento del nuovo e questo si rivela di aiuto nei momenti di transizione, di qualsiasi natura essa sia. Ci allinea con l’ideale. La Dumortierite, nel senso più lato, si potrebbe definire “una pietra di trasformazione”.
La varietà blu/indaco facilita la verbalizzazione di intuizioni spirituali, e quella rossiccia-marrone introduce un quantum di stabilità nelle fasi turbolente di una relazione sentimentale, promuovendo il dissolvimento delle componenti che provocano instabilità.
Sotto forma di elisir si dimostra efficace per liberare il campo da schemi comportamentali obsoleti e promuove l’eliminazione di tossine e di energie combuste.
Facilita ai globuli rossi il rilascio della nutrizione eterica al corpo

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