AMICI DI BERTRAND RUSSELL


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pensieri e aforismi di b_russell


PENSIERI E AFORISMI
DI BERTRAND RUSSELL



I pensieri e gli aforismi di B. Russell sono tratti
dai libri pubblicati in Italia dall'editrice LONGANESI-TEA
(aggiornamento del 3 marzo 2013)


Pochi pensatori moderni osano esprimere le idee più ostiche con il coraggio di Bertrand Russell. Ogni suo atteggiamento ignora i compromessi: egli affronta senza paura il rischio di discutere argomenti "sacri", benchè la spregiudicatezza delle idee l'abbia ripetutamente esposto agli attacchi dei bigotti e degli oscurantisti. E' abbastanza naturale che chi teme di veder smantellare la propria nobile facciata si ribelli contro chiunque proponga un esame critico dei moventi e dei credi.
Nel suo discorso per il conferimento del premio Nobel, Bertrand Russell disse che i moventi fondamentali e più suggestivi per la maggior parte degli esseri umani sono "il desiderio di possesso", "la vanità", "la rivalità" e "l'amore per il potere".
"Il leader politico - scrive Russell - in grado di soddisfare con le bugie i sogni e i desideri del popolino, riuscirà a far credere a masse di uomini che due e due fanno cinque".
La posizione di Russell, rispetto alla grande varietà di problemi sociali di cui si è occupato, è sempre stata scientifica nel senso che egli non vanta l'infallibilità pontificia delle sue opinioni. La critica di Russell è sempre costruttiva. Egli non abbatte a caso un edificio, non smantella una istituzione senza dimostrare che se ne può alzare una migliore.



PENSIERI E AFORISMI DI BERTRAND RUSSELL

PER SECOLI HANNO DEPRECATO LA FELICITA’più di duemila anni, è stato costume diffuso tra gli strenui moralisti quello di deprecare la felicità come qualcosa di degradante e d’indegno. Gli stoici, per secoli, attaccarono Epicuro che predicava la felicità; dicevano che la sua era una filosofia da maiali e davano prova della loro superiore virtù inventando menzogne scandalose sul suo conto. Uno di loro, Cleante, volle che Aristarco fosse processato perché sosteneva il sistema astronomico copernicano; un altro, Marco Aurelio, perseguitò i cristiani; uno dei più famosi tra loro, Seneca, favorì gli atti abominevoli di Nerone, accumulò una grande fortuna e prestò denaro a Boadicea a un interesse così esorbitante ch’essa fu costretta alla ribellione. Questo per l’antichità. Saltando ora duemila anni, veniamo a quei professori tedeschi che inventarono le teorie disastrose per le quali indussero la Germania alla catastrofe, e il resto del momdo al suo attuale stato di pericolo (questo scritto è del 1950); tutti questi sapienti disprezzarono la felicità, come altresì il loro imitatore britannico Carlyle, che non si stanca mai di dirci che dovremmo sfuggire la felicità in favore della santità. Egli trovava la santità in luoghi piuttosto curiosi: I massacri irlandesi di Cromwell, la sanguinosa perfidia di Federico il Grande e la brutalità del governatore Eyre della Giamaica.
Ritratti a memoria - pag. 277

DEMOCRAZIA JEFFERSONIANAdottrina jeffersoniana della democrazia fu duplice: a suo avviso, il governo deve essere da un lato democratico; dall’altro, la sua presenza nella vita pubblica dovrebbe essere la minore possibile. Dove è necessaria un’azione congiunta, la volontà della maggioranza deve prevalere; ma ogni individuo possiede certi diritti naturali inalienabili che non dovrebbero essere violati da alcun governo.
Freedom and Organization – 1934

L’UOMO TEME IL PENSIERO’uomo teme il pensiero come nessun’altra cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terribile; il pensiero è spietato contro i privilegi, le istituzioni stabilite, le abitudini confortevoli; il pensiero è senza legge, anarchico, indifferente all’autorità, incurante della provata saggezza dei tempi. Il pensiero è grande, pronto, libero, è la luce del mondo e la più grande gloria dell’uomo.
Principi di riforma sociale, 1916

LA VIRTU’ DELLA FEDEritiene virtuoso avere fede, cioè avere una convinzione che non viene scossa dalle prove contrarie, e, se la prova contraria fa nascere dubbi, si ritiene che debba essere soppressa… I mali sovraesposti non sono prerogativa di un determinato credo, ma sono una caratteristica propria di qualsiasi credo dogmatico.
Saggi scettici - 1975

L’ISTRUZIONE E LA LIBERTA’ INTELLETTUALEvedere un mondo nel quale l’istruzione fosse finalizzata ad accrescere la libertà intellettuale invece di imprigionare le menti dei giovani in una rigida armatura dogmatica destinata a proteggerli tutta la vita dalla minaccia dell’evidenza. Il mondo ha bisogno di menti e cuori aperti, e non saranno dei sistemi rigidi, vecchi o nuovi che siano, ad aprirli.
IL POTERE - 1967



LA FILOSOFIA


“La filosofia va studiata non per amore delle precise risposte alle domande che essa pone, poiché nessuna risposta precisa si può, di regola, conoscere per vera, ma piuttosto per amore delle domande stesse; perché queste domande allargano la nostra concezione di ciò che è possibile, arricchiscono la nostra immaginazione e intaccano l’arroganza dogmatica che preclude la mente alla riflessione; ma soprattutto perché grazie alla grandezza dell’universo, che la filosofia contempla, anche la mente diviene grande, ed è resa capace di quella unione con l’universo che costituisce il suo massimo bene”.
“I problemi della filosofia”





L’ UTILITA’ DELLA FILOSOFIA, MA ATTENTI AI DOGMI…


La filosofia torna a suscitare interesse; molti cercano nella filosofia risposte ai molti interrogativi, spesso drammatici, posti da una vita sempre più caotica e da un mondo sempre più complesso e sempre meno comprensibile. Ma la filosofia non dà risposte definitive, anzi le evita e preferisce proporre domande che mettano in crisi le false certezze delle religioni e delle opinioni comuni.
Socrate insegnava che la filosofia non è tanto da imparare quanto da praticare: la filosofia come forma di vita. Si tratta di pratiche valide per chiunque si ponga problemi filosofici, relativi per esempio alla qualità della vita e all’etica individuale e sociale, alla giustizia e alla morale, al perché delle guerre, alla lotta alle superstizioni, ai pregiudizi e al razzismo, al destino dell’umanità in un mondo dove impera solo la forza del denaro, la legge del più forte, l’amore per il potere, l’egoismo e l’avidità. C’è da chiedersi perché negli ultimi diecimila anni di storia dell’umanità le religioni non sono riuscite a impedire l’odio, le guerre, le persecuzioni, le torture e ogni forma di crudeltà. Nemmeno una “religione-filosofia” come il buddismo, incentrata non su un Dio ma sulla liberazione dalla sofferenza (predica la rinuncia dei desideri materiali, di successo, di potere e di vanità) e la religione cristiana, sono riuscite in oltre due millenni di storia a cambiare le persone.
“I problemi della filosofia”

PUO’ CRITICARE IL CODICE MORALE ? che per primi difesero il principio della tolleranza religiosa, furono considerati malvagi, e lo stesso accadde a coloro che per primi si opposero alla schiavitù. I Vangeli ci dicono come Cristo criticasse le forme più strette di osservanza del tabù del sabato. Da questi precedenti, non si può negare che certe azioni da tutti ritenute lodevolissime, consistono nel criticare o nell’infrangere il codice morale d’una comunità. Naturalmente ciò si applica soltanto a quando accade in tempi passati o in paesi stranieri; nulla del genere potrebbe verificarsi tra noi, dato che il nostro codice morale è perfetto.
Human Society in Ethics and Politcs - pagg. 39-40

VIRTU’ DI PASCAL E DOSTOJEWSKI e Dostojewski hanno qualcosa di abietto nella loro virtù.scrificò il suo magnifico intelletto matermatico al suo Dio attribuendogli quindi una barbarie ch’era invece uno sviluppo cosmico delle malsane torture mentali di Pascal. Dostojewski non avrebbe niente a che fare con l’orgoglio propriamente detto; egli avrebbe peccato per pentirsi e godere la lussuria della confessione.
Storia della filosofia occidentale - pag. 1115






CRETINI E ERRORI FUORI MODA
Taluni “pensatori avanzati” sono del parere che chiunque dissenta dalle opinioni convenzionali debba avere ragione. Questa è una illusione. Se non lo fosse, la verità verrebbe molto più facilmente a galla di quanto non accada. Vi sono infinite possibilità di errore e i cretini assorbono più facilmente gli errori fuori moda che non le verità fuori moda. Mi fu presentato un giorno un ingegnere elettrotecnico e le sue prime parole furono: “Come state ? Ci sono due metodi per risanare con la fede, quello praticato da Cristo e quello praticato da Christan Scientists. Io seguo quello praticato da Cristo”. Poco dopo fu messo in prigione per avere falsificato il bilancio. La legge non considera con occhio benevolo l’intrusione della fede in questo campo.
Unpopular Essays - pag. 126

ODIO IDEOLOGICO
Una qualche sorta di filosofia è necessaria a tutti, fuorchè agli incoscienti, e se manca la cultura si tratterà certamente di una filosofia idiota. Ne risulta che la razza umana è divisa in due gruppi rivali di fanatici, ciascun gruppo fermamente convinto che le sciocchezze di propria fabbricazione sono sacrosante verità, mentre quelle degli altri sono esecrande eresie. Ariani e cattolici, crociati e musulmani, protestanti e seguaci del Papa, capitalisti e comunisti hanno riempito buona parte degli ultimi milleseicento anni con futili lotte, quando un poco di filosofia sarebbe bastata per dimostrare che in tutte queste dispute né l’una né l’altra parte aveva buone ragioni di credersi nel giusto.
Unpopular Essays - pag. 41

LA PRESSIONE DELL’AMBIENTE
La pressione dell’ambiente può essere giudicata da due cose: primo, dalla sua intensità; secondo, dalla sua direzione. Se è molto intensa, produce individui adulti timidi e conformisti, salvo poche rare eccezioni. Il che è spiacevole, per quanto eccellente possa essere lo standard morale cui tale ambiente si attiene. In Tom Brown’s Schooldays si racconta di un ragazzino che viene preso a calci perché ha recitato le preghiere. Il libro suscitò grande impressione, e tra i miei contemporanei io ne conobbi uno che fu preso a calci per non avere recitato le preghiere. Mi duole dire che rimase per tutta la vita un ateo convinto.
Education and the Social Order - pagg. 96-97

UOMINI DI SCIENZA
Gli uomini di scienza si vedono sempre più costretti a perseguire gli scopi dei governi anziché gli scopi propriamente scientifici… Lo scienziato che scopra come danneggiare gli altri è, per lo meno, onorato come quello che ci dimostra come fare il bene a noi stessi. Si è persa di vista la ricerca del sapere in sé, ch’era un tempo lo scopo della scienza: certi filosofi arrivano a dirci che non esiste nemmeno. Un fisico che voglia compiere studi sull’uranio otterrà immediatamente grosse somme di pubblico denaro, ma se volesse dedicarsi con pari talento e scrupolo allo studio (diciamo) del carbonio, dovrebbe dimostrare al governo che il carbonio gli serve per fabbricare i robot.
Borendom or Doom in a Scientific World - pagg. 14-15

IL VELENO DEI MORALISTI
Si costringono i bambini a imparare a memoria brani di Shakespeare, col risultato che il suo nome rimarrà poi sempre sinonimo di noia pedante. Se i bambini potessero incontrarlo di persona, pieno di birra e d’allegria, e se non ne avessero mai sentito parlare prima, potrebbero interessarsi, tramite la sua allegria, alle cose che scrisse. Ma se la scuola li hanno vaccinati contro di lui, non riusciranno mai a goderselo. La stessa cosa si può dire per le lezioni di musica. Gli esseri umani hanno la capacità di godersi spontaneamente certe cose, ma i moralisti e i pedanti se ne impadroniscono, dopo averne estratto quel ch’essi considerano il veleno del piacere le lasciano lugubri e tristi e sprovviste di tutto ciò che dà loro valore. Shakespeare non scriveva con lo scopo di annoiare i ragazzi di scuola, ma con l’intenzione di rallegrare il pubblico. Se uno non trova il suo piacere a leggerlo, è meglio che lo lasci da parte.
Nuove speranze - pag. 266

I SONNI DOGMATICI DI KANT
Il primo tedesco che si interessò a Hume fu Emanuele Kant il quale, fino all’età di quarantacinque anni, si era accontentato della tradizione dogmatica trasmessagli da Leibniz. Poi, come egli stesso racconta, Hume “lo ridestò dal suo sonno dogmatico”. Dopo avere meditato vent’anni Kant produsse la sua grande opera, la Critica della ragion pura; sette anni più tardi, ormai sessantaquatrenne, scrisse la Critica della ragion pratica, nella quale ritornò ai suoi dogmatici sonni dopo quasi vent’anni di scomoda veglia.
Umpopular Essays - pag. 71

UN PRESIDENTE CORAGGIOSO
Il terrore del disastro fa sì che la gente si comporti esattamente nel modo migliore per provocarlo. Psicologicamente la situazione è uguale a quella delle persone schiacciate a morte nel panico che segue il grido: “Al fuoco !” in un teatro. Nelle condizioni createsi in seguito alla grande crisi, l’unica soluzione consisteva nel rimettere in moto le fabbriche ferme. Ma tutti pensavano che, così facendo, si rischiava una perdita quasi sicura. Nel quadro dell’economia classica non esisteva soluzione alcuna. Roosevelt salvò la situazione con un’azione coraggiosa ed eretica; spese miliardi e miliardi del pubblico denaro, creando così un immenso debito pubblico, ma riuscì a ridare vita alla produzione e a sollevare il suo paese dalla crisi. Gli uomini d’affari, che nonostante questa dura lezione continuarono a credere nell’economia vecchio stile, si risentirono moltissimo, e benchè Roosevelt li avesse salvati dalla rovina, continuarono a maledirlo e a parlare di lui come del “pazzo della Casa Bianca”. A eccezione degli studi di Fabre sul comportamento degli insetti, io non ricordo alcun altro esempio di una così totale incapacità ad imparare dall’esperienza.
Nuove speranze - pagg. 176-177

SUPERIORITA’ RAZZIALE
Fino a poco tempo fa, tutti credevano che gli uomini fossero congenitamente più intelligenti delle donne; anche un uomo illuminato come Spinoza, partendo da questa convinzione, negava il voto alle donne. Gli uomini bianchi ritengono di essere superiori agli uomini d’altro colore, e in particolare ai negri; in Giappone, all’opposto, si crede che il giallo sia il colore migliore. Nell’isola di Haiti, quando fanno le statue di Cristo e di Satana, fanno Cristo nero e Satana bianco. Aristotele e Platone consideravano i greci tanto superiori ai barbari che lo schiavismo era giustificato purchè il padrone fosse greco e gli schiavi fossero barbari.
Unpopular Essays - pagg. 116-117




RELIGIONE
Per arrivare ad essere felici abbiamo bisogno di ogni sorta di appoggi da parte del nostro amor proprio. Siamo esseri umani, dunque gli esseri umani sono lo scopo del creato. Siamo americani, dunque gli americani sono il popolo prediletto da Dio. Siamo bianchi, dunque Dio ha maledetto Cam e i suoi discendenti che erano neri. Siamo protestanti o cattolici e dunque, a seconda del caso, i protestanti o i cattolici sono abominevoli. Siamo maschi, dunque le donne sono scriteriate; oppure siamo donne, e dunque i maschi sono bruti. Siamo orientali, e dunque l'Occidente è barbaro e primitivo; siamo occidentali, e dunque l'oriente è antiquato. Svolgiamo un lavoro intellettuale, e allora le classi meno colte sono trascurabili; oppure facciamo un lavoro manuale, e lo consideriamo il solo che conferisca dignità all'uomo.
Confortati da tali riflessioni ci prepariamo a dare battaglia al mondo intero; senza di esse il coraggio potrebbe venirci meno. Senza di esse, stando le cose come sono, ci sentiremmo inferiori perché non abbiamo mai imparato cosa sia l'uguaglianza. Se riuscissimo a sentirci sinceramente eguali al nostro prossimo, né migliori né peggiori degli altri, forse la vita cesserebbe di essere una battaglia e avremmo minor bisogno di miti intossicanti per arrivare al coraggio della paura.
Essays - pag. 205


EDUCARE ALL'INTERNAZIONALISMO
"Se l'educazione fosse diretta a questo fine, si potrebbe facilmente fare in modo che nei ragazzi e nelle ragazze nasca l'idea che l'umanità sia un'unica famiglia e la divisione in nazioni e razze una follia. Freedom in education - pag. 157

RAZZISMO
L'orgoglio di razza è ancora più dannoso dell'orgoglio nazionale. La superiorità di una razza su un'altra è credenza che nasce dal pregiudizio. Dove questa credenza sopravvive è frutto di ignoranza e stupidità.
Saggi impopolari - pag. 190

LA FORMAZIONE LOGICO-SCIENTIFICA
L’uomo che non ha una minima formazione logico-scientifica vive imprigionato nei pregiudizi che derivano dal senso comune, dalle opinioni in voga nel suo tempo e nel suo Paese e dalle convinzioni che sono sorte nella sua mente senza l’ausilio e il controllo della ragione.
Saggi scettici - pag. 175

IL POTERE
In igni manicomio si trovano uomini per i quali la smania di potere ha deformato la visione del mondo: uno si crederà il presidente della Banca d’Inghilterra, un altro il re, un altro ancora Dio stesso. Illusioni assai simili, se espresse da uomini colti con linguaggio oscuro, portano alle cattedre di filosofia; se espresse da uomini emotivi con linguaggio eloquente portano alle dittature.
Potere – una nuova analisi sociale - pag. 270

L’INQUISIZIONE
A Lisbona, dove gli eretici venivano bruciati in pubblico, capitava a volte a uno di loro, resosi meritevole per una ritrattazione particolarmente edificante, fosse concessa la grazia di morire strangolato prima che il carnefice lo gettasse tra le fiamme. Ciò infuriava gli spettatori a un punto tale che le autorità stentavano ad impedire che essi linciassero il penitente e lo bruciassero per conto proprio. Lo spettacolo della vittima che si torceva tra i tormenti era in effetti uno degli svaghi principali cui il popolino aspirava per movimentare la sua esistenza alquanto monotona.
Unpopular Essays – pag. 189

LE SUPERSTIZIONI
Fino alla fine del diciottesimo secolo, si credette che i pazzi fossero posseduti dal demonio. Di conseguenza, si supponeva che ogni sofferenza inflitta ai pazienti venisse inflitta anche ai diavoli e che la cura migliore consistesse nel far soffrire il malato tanto da indurre i diavoli ad abbandonarlo. I pazzi, secondo questa teoria, venivano picchiati selvaggiamente. Quando fu scoperta l’anestesia, la gente pia la considerò uno strumento per sottrarsi alla volontà di Dio. Fu fatto notare, tuttavia, che Dio immerse Adamo in un sonno profondo quando gli estrasse una costola. Ciò servì a dimostrare che l'’nestesia è accettabile per gli uomini, mentre le donne debbono continuare a soffrire per via della maledizione di Eva.
Unpopular Essays - pag. 115

I PREGIUDIZI
Se Chiedete ad un antisemita di oggi perché odia gli ebrei, vi dirà che essi sono poco scrupolosi o furbi negli affari e spietati con i loro debitori; vi dirà che si danno sempre da fare, che complottano continuamente, che si aiutano sempre fra loro contro i concorrenti ariani. Se gli obittate che avete trovato talvolta le stesse caratteristiche anche fra i cristiani, l’antisemita vi dirà: “Sì, certo, non nego che ci siano i mascalzoni anche al di fuori degli ebrei. E io ho anche degli ottimi amici ebrei. Ma parlo della media”. Se l’interrogate quando non sta in guardia, scoprirete che ogni volta che un ebreo dimostra una speciale furberia, egli dirà: “Proprio come un ebreo”, ma quando la stessa cosa la farà un cristiano, esclamerà: “La cosa incredibile è che non sia ebreo!”. Il che non è davvero un metodo scientifico per ottenere una media.
Nuove speranze – pag. 137

L’ASTROLOGIA
L’astronomia copernicana, che vienne insegnata nei testi scolastici, non ha ancora penetrato la nostra religione o la nostra morale e non è riuscita a distruggere la credenza nell’astrologia. La gente pensa ancora che il piano divino riguardi in special modo gli esseri umani e che una particolare provvidenza non soltanto protegga i buoni, ma punisca altresì i cattivi.
Unipopular Essays - pag. 180

LA FEDE
I cristiani credono che la loro fede sia benefica e le altre dannose. Ciò che io desidero chiarire è che tutte le fedi sono dannose. Quella che possiamo definire “fede” è la ferma credenza in qualcosa che non si può provare. Quando non esistono prove, nessuno parla di “fede”. Non parliamo di fede se diciamo due più due fanno quattro o la terra è rotonda. Parliamo di fede, soltanto quando desideriamo sostituire l’emozione alla evidenza.
Human Society in Ethics and Politics - pag. 215

L’ANIMA
Secondo san Tommaso, l’anima non viene trasmessa col seme, ma viene creata dal nulla per ogni uomo. C’è, è vero, una difficoltà: quando un uomo nasce fuori del matrimonio, sembra che Dio si renda complice di un adulterio. L’obiezione, però, è puramente speciosa. Ma c’è una grave obiezione che turbò sant’Agostino e riguarda la trasmissione del peccato originale. Se è l’anima che pecca, e se l’anima non viene trasmessa attraverso il seme, ma creata dal nulla, come può ereditare il peccato di Adamo ? La cosa non è discussa da san Tommaso.
Storia della filosofia occidentale - pag. 674-75

LA CAUSA PRIMA
Se tutto deve avere una causa, anche Dio deve averla. Se niente può esistere senza una causa allora perché il mondo sì e Dio no ? Questo principio di Causa Prima non è migliore dell’analoga teoria indù, che afferma come il mondo poggi sopra un elefante, e l’elefante sopra una tataruga. Alla domanda: “E la tarataruga dove poggia ?” l’indù rispose: “Vogliamo cambiare discorso ?”.
Perché non sono cristiano – pag. 25

IL PECCATO
L’agnostico non nutre una certezza pari a quella di molti cristiani su ciò che è bene è ciò che male. Non ritiene come molti cristiani ritennero in passato. Che chi non accetta le opinioni del governo, su certi punti oscuri della teologia, debba morire tra i tormenti. L’agnostico è contrario alla persecuzione e molto cauto quando si tratta di condannare. Per quel che riguarda il concetto de “peccato”, non lo giudica benefico. Egli ammette, naturalmente, che vi sono certe forme di comportamento indesiderabili, ma sostiene che la punizione delle indesiderabili va approvata soltanto quando tende a distogliere o a correggere, non quando è inflitta perché si crede sia cosa giusta in sé che i malvagi soffrano. Fu appunto la fede nella punizione vendicativa che indusse gli uomini ad accettare l’inferno. E questa è soltanto una parte del male fatto al concetto di “peccato”.
What is an Agnostic

DIO E’ BELLEZZA E ARMONIA ?
Non capisco dove mai si dovrebbero trovare la “bellezza” e “l’armonia” della natura. In tutto il regno animale le bestie si danno reciprocamente la caccia. Per lo più muoino uccise crudelmente da altre bestie, oppure periscono lentamente di fame. Suppongo che ciò che s’intende per “bellezza” e “armonia” sia qualcosa come il cielo stellato. Ma bisogna ricordare che le stelle esplodono di quando in quando e riducono tutto ciò che le circonda a una vaga nebbia. What is an Agnostic -

LA VERITA’ IN TASCA
Nell’Aquinate c’è ben poco del vero spirito filosofico. A differenza del Socrate platonico, egli non segue il ragionamento dappertutto dove questo possa condurlo. Non è impegnato in una ricerca di cui è impossibile conoscere in anticipo il risultato. Prima di cominciare a filosofare, conosce già la verità, ch’è quella annunciata dalla fede cattolica. Se Tommaso può trovare argomenti apparentemente razionali in appoggio a qualche parte della fede, tanto meglio; se non può, deve soltanto rifarsi alla rivelazione. Trovare argomenti a sostegno di una conclusione già data in anticipo non è filosofia, ma soltanto una forma particolare dell’apologetica.
Storia della filosofia occidentale - pag. 681

L’EREDITA’ DI ADAMO
I frutti della terra servono all’uomo per il suo sostentamento. Persino le code bianche dei conigli, secondo taluni teologi, avrebbero uno scopo preciso, e cioè di facilitare la mira degli sportivi che li accoppano a fucilate. Vi sono, è vero, degli inconvenienti: i leoni e le tigri sono troppo feroci, l’estate troppo calda, l’inverno troppo freddo. Ma queste cose cominciarono soltanto dopo che Adamo ebbe mangiato la mela; in precedenza tutti gli animali erano vegetariani e regnava un’eterna primavera. Se soltanto Adamo si fosse accontentato di pesche, uva, pere e ananassi, potremmo ancora godere di tante benedizioni.
Unpopilar Essays - pag. 110

RELIGIONE E PAURA
La religione poggia, io credo, prima di tutto e soprattutto sulla paura. E’ in parte il terrore della paura, e in parte il desiderio di sentirsi appoggiati a un fratello maggiore che vi sta accanto in tutti i guai e in tutte le difficoltà. La paura è la base di tutto: paura del mistero, paura della sconfitta, paura della morte… La scienza può aiutarci a superare questa paura che ha oppresso il genere umano per tante generazioni. La scienza può insegnarci, e con tutto il cuore mi auguro che ci insegni, a non guardarci più attorno in cerca di immaginari aiuti, a non inventarci alleati nel cielo, ma piuttosto a considerare i nostri sforzi qua sotto per rendere il nostro mondo un luogo degno di viverci, invece di quel che hanno fatto le Chiese in tutti questi secoli.
Perché non sono cristiano - pagg. 37-38

CAMBIARE OPINIONE
Non mi vergogno affatto di avere cambiato le mie opinioni. Quale medico che esercitasse già la professione nel 1900 si vanterebbe di non avere cambiato opinioni nel corso dell’ultimo mezzo secolo ? Nel campo scientifico gli uomini cambiano opinione quando possono disporre di nuovi elementi, ma i filosofi, secondo il modo di vedere di parecchia gente, apparterrebbero al mondo della teologia anziché a quello della scienza. Un teologo proclama le verità eterne e la sua fede è rimasta identica dal tempo del Concilio di Nicea. Quando nessuno sa nulla, è inutile cambiare opinione.
Dictionary of Mind, Matter and Morals - prefazione

LA NATURA UMANA
Se la natura umana fosse immutabile, come gli ignoranti ancora immaginano, la situazione sarebbe davvero disperata. Ma grazie alla psicologia e alla fisiologia noi oggi sappiamo che ciò che passa per “natura umana” è natura soltanto per un decimo, mentre gli altri nove decimi sono educazione.
Saggi scettici -


RELIGIONE E VIRTU’
Dato che s’identifica la religione con la virtù, unitamente al fatto che le persone più religiose non sono le più intelligenti, un’educazione religiosa dà agli stupidi il coraggio di resistere all’autorità degli uomini colti, com’è accaduto ad esempio, quando illustrare la teoria dell’evoluzione fu dichiarato illegale. A quanto ricordo, non vi è in tutti i Vangeli una sola parola di elogio dell’intelligenza; e sotto questo aspetto i ministri della religione seguono l’autorità del Vangelo molto più da vicino che sotto gli altri.
Education and the Social Order - pagg. 114-115

LA FEDE CHE INTONTISCE
Se pensate che il vostro credo poggi sulla ragione, cercherete di difenderlo con i ragionamenti anziché con le persecuzioni, e l’abbandonerete se i ragionamenti non vi sosterranno: Ma se il vostro credo poggia sulla fede, vi renderete conto che i ragionamenti sono inutili e ricorrerete perciò alla forza sia sotto forma di persecuzione, sia sotto forma di una cosiddetta “educazione” che intontisce e deforma la mente dei giovani. Quest’ultimo metodo è particolarmente riprovevole, poiché approfitta della mancanza di difesa delle menti immature. Purtroppo vien praticato in maggiore o minore misura nelle scuole di ogni paese civile.
Human Society in Ethics and Politics - pag. 36

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