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la costituzione romana del 1849

le costituzioni che hanno cambiato la società

LA COSTITUZIONE
ROMANA
DEL 1849



LA COSTITUZIONE DELLLA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849

di Francesco Scattolin


Dopo la fuga del papa Pio IX a Napoli (novembre 1848) in seguito alla rivolta dei romani, il comitato direttivo rivoluzionario presieduto da Mariani, indisse le elezioni per una Costituente nel gennaio 1849, in seguito al quale si formò il primo triunvirato rivoluzionario nello ormai ex Stato pontificio: Armellini, Saliceti, Montecchi (sarà sostituito poi nel marzo del ‘49 dal nuovo triunvirato di Mazzini, Saffi e Armellini).
L’Assemblea costituente eletta elaborò una Costituzione che fu formalmente approvata il primo giorno di luglio 1849 quando le truppe francesi del generale Audinot stavano già per entrare in Roma. La Costituzione repubblicana consta di 65 articoli molto brevi ed esplicativi:

Abolisce la pena di morte e la confisca dei beni (art. 5).
Assicura la libertà di pensiero e la libertà di insegnamento (art. 7 e 8).
Ogni cittadino è elettore ed eleggibile.
L’Assemblea eletta (il Parlamento) dispone della forza armata e tiene pubbliche sedute, nomina i Consoli (potere esecutivo) che a loro volta nominano sette ministri.
I giudici “non dipendono da altro potere dello Stato” e si istituisce un tribunale supremo che può giudicare Consoli e Ministri.
Si fissa il numero dei rappresentanti parlamentari (uno ogni 20.000 abitanti) da eleggere ogni tre anni con voto diretto.
Le sedute dell’assemblea eletta sono pubbliche e i rappresentanti popolari inviolabili per le loro opinioni.

La Costituzione premette all’articolato dei vari titoli otto principi fondamentali che costituiscono il substrato ideologico della Repubblica: la sovranità del popolo “per diritto eterno”, l’eguaglianza, la libertà e la fraternità come “regola del regime democratico”, lo scopo della Repubblica indicato nel miglioramento delle condizioni morali e materiali dei cittadini, nella fratellanza fra: popoli, nell’eguaglianza fra tutti i municipi, nella libertà religiosa.
Una singolare correlazione e antitesi esiste tra l’articolo 7 della Costituzione romana dl 1849 e l’analogo della Costituzione italiana del 1948: “Dalla credenza religiosa non dipende l’esercizio dei diritti civili e politici” dice la Costituzione romana; la attuale nostra Costituzione all’art. 7 sancisce la sovranità della Chiesa e la legittimità di quei Patti lateranensi sottoscritti nel 1929 tra Vaticano e il governo fascista.


Lo scopo principale non è quello di elencare tutti gli articoli delle Costituzioni presentate (abbiamo fatto solo una eccezione per la Costituzione francese del 1789 perché è la madre di tutte le Costituzioni democratiche moderne), ma di sottolineare le idee essenziali che le ispirano.

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