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26 dicembre 2002
Cat sitter needed
C'è nessuno che ha voglia di stare a casa mia con la mia gatta dall'1 al 6 gennaio?

Grazie
A Massimo Mantellini per la citazione su Punto Informatico.

24 dicembre 2002
15 minuti di flusso di coscienza prenatalizio prima della grande cena.

Ci siamo, tra poche ore si compirà nuovamente quella strana tradizione tra idiozia e mistero che è la cena natalizia con i parenti.
La odio e la amo. Vorrei avere un giorno una tavola lunga piena di amici e bambini e nipoti e fratelli. Con l'albero e i regali e tante cose buone da mangiare, buona musica, e chiacchiere fino a notte fonda. Come ci si immagina che fosse un tempo.
Quest'anno a differenza del Natale scorso, ho fatto l'albero in casa mia. Un piccolo abete che ho liberato dalla tela in cui stava stretto da giorni nel vivavio vicino casa. Sono bastati due fiocchi e 4 sagome colorate in legno per dare allegria al soggiorno. Le luci in terrazzo fanno il resto. C'e' un'autoscatto di me e Pizia che ricorderà tutto questo.
Non ci saranno invece foto della domenica passata a chiudere cappelletti all'uovo con mamma e zie. Non ci saranno foto di quelle colline verdi fra le curve della strada e la voce di Neil Young. Ne' ci saranno foto dei viaggi in auto con i Mau Mau, dei treni che ritornano, e delle idee partorite a notte fonda sul tappeto rosso. E ce ne saranno poche di un anno e mezzo passato insieme.
E non se ne sono della cena di ieri, di un gioco divertente che facciamo, che si fa solo con chi ha qualcosa di speciale.
Di pure conversazioni telefoniche c'e' per ora solo una cartolina dipinta a mano.

Per tutto il resto, c'è mastercard.

18 dicembre 2002
LEGGE DI MURPHY DEI BLOG
Finalmente ho buttato giù l'idea che avevo da tempo.
Il PDF è disponibile qui.
Accetto aggiunte, corollari, principi, di qualunque tipo.

17 dicembre 2002
PIZIERIA INTIMA

uscirà nel 2003...non me ne vergogno, in fondo è un nudo artistico...finchè son giovane...*

Questo blog è ben poco intimo. Anzi, non lo è proprio per nulla. Ha una parvenza di intimità perchè ci tengo a non sterilizzare quello che mi succede e che finisce qui sopra, perchè credo che per fissare davvero qualcosa nel tempo bisogna conservarne intatto il cuore, la parte umana, ma a ben guardare sul mio blog ci sono pochi fatti nudi e crudi.
Non si capisce che lavoro faccia, che amici abbia, quali storie d'amore abbia vissuto, che fisionomia o che famiglia possieda, che cosa mangi, come mi vesta, di cosa io possa avere paura.
Questo blog è un effetto, è una mia opera, non sono io. Beh, certo, anche una parolaccia è una mia opera, e devo dire che riesco ad essere anche molto artistica con le parolacce, ma questo blog è meno, molto meno di pancia delle innumerevoli parolacce che mi escono di bocca durante il giorno (per es. oggi ne ho dette tante, e ho anche sbattuto il cellulare per terra riuscendo a non romperlo, a differenza del precendente, ma questo post tipiedino è l'unico risultato pubblico della mia giornata delirante).
I miei quaderni sono di pancia, quelli si'. Senza date, senza ordine cronologico, senza progressione quasi..lascio fogli bianchi e riprendo, scrivo al contrario, apro a caso e butto giu' cose belle, cose rabbiose, numeri di telefono, liste di cose da fare, speranze, citazioni, url, disegni e schizzi.
I miei .txt mai pubblicati sono una via di mezzo. Sono momenti impulsivi nei quali ho aperto il notepad e ho steso di getto con l'ombra di un'ipotesi di pubblicazione. Mai avvenuta. Per timore di una cosa o di un'altra.
Ecco, di ritorno dalle ferie questi rumori di pancia verranno pubblicati qui. Forse per l'occasione ne faro' un pacchettino speciale, qualcosa di diverso per loro.
Forse, a quel punto, questo blog potrà corrispondere un po' meglio, anche se lungi dall'esserlo del tutto, all'etichetta di "intimo" che gli si vuole dare.
Anche se non saranno due parole in piu' rese pubbliche a scoprirmi. Nonostante quei momenti di maggiore nudità rimane ancora molto e molto di me, della me offline. Eccome se rimane. E anzi non avverrà mai, data anche la specificità di questo mezzo che ne ostacola la manifestazione e ne è invece solo rappresentante, non avverrà mai che il mio blog mi specchi, mi corrisponda, mostri il mio viso.
Perchè è solo attraverso che si vede la verità.
Era attraverso le maschere che gli attori greci mettevano in contatto gli spettatori e Diòniso. Non si puo' vedere ad occhio nudo, si puo' vedere solo di traverso, o attraverso.
Bisogna socchiudere gli occhi per vederci meglio, e vestirsi con una maschera per vedere oltre.
Far recitare alle parole una parte, perchè dicano la verità.

*attenzione: questa è una metafora.

13 dicembre 2002
Io non chiederò nulla per me a Babbo Natale. Nelle ultime due settimane ho già avuto molto più di quanto avrei osato desiderare (e ho fatto la cattiva quest'anno). Anche se gli gnomi decidessero dopo le feste di riprendersi tutto ciò che mi hanno dato, la serie 3 di Sex and the City in dvd, arrivata giusto oggi, mi rimarrebbe per sempre ;-)

12 dicembre 2002
I miei regali di Natale virtuali
(costano niente, e non devo fare code in macchina e nei negozi)

A Leo regalerei tutte le puntate di 8 e mezzo in cassetta e una webcam perchè ho bisogno di vederlo spesso per ricordarmi che c'e' armonia nell'universo.
A Vanessa una confezione famiglia di autostima e uno specchio migliore di quello che ha in camera. E un sacco di abbracci.
A Rillo farei trovare sotto l'albero un camino bell'e fatto, dei colori che non si consumano mai per Samuele e un portatile (Mac) per Beatrice, che a breve, sono sicura, aprirà un blog anche lei (sputaciuccio.blogspot.com).
A Fred regalerei una maglietta di Blogorroico (non hanno fatto le magliette di Blogorroico? non ci credo dai). In cambio vorrei io degli abbracci da lui.
A Tabe regalerei un libro bellissimo che ho visto a Bologna che mi invidierà un sacco dato che l'ho comprato per me.
A Luca un arredamento nipponico completo per la sua nuova casa. E un pigiamino per Orlando.
A F&F un armadio per due e la serie de Il Signore degli Anelli in DVD comprensiva dei film che ancora devono finire di girare.
A Cristina e Franz la storia completa in 3 volumi della Tucupone S.p.a. e Gonzo Marketing.
A Biccio e Betta un bambino (se si potessero regalare bambini, e per fortuna è piu' divertente farne uno).
A Lorenzo una qualsiasi cosa marchiata Apple. E il pezzo sostitutivo del cervello in cui afferma che Bologna è piu' bella di Roma.
A Ludik il ritratto di Claudio Sabelli Fioretti.
A Flablo una laurea.
A Broono la sintesi.
A Betta(2) un appartamento a Roma per lei e i suoi gatti.
Ad Andrea Microservi autografato.
A Massy uno sciroppo miracoloso per la tosse.
A Cla e Andrea e Nocciolina, un antidoto contro qualunque tipo, ma dico qualunquissimo tipo, di virus intestinale che con i bambini capita sempre che poi io vengo e me lo attaccate e io odio vomitare 'che non ho mai vomitato per quello mi fa schifo e poi non ci vengo piu' da voi.
A Roby una nuova compagna di stanza.
A Patty un pizzico di flessibilità. Per il regalo grosso aspetto la partecipazione :-)
A Simone un congedo immediato.
A Ema quello che vuole. Qui posso tutto e quindi puo' chiedermi qualunque cosa.
A Gully volevo regalare l'amore della sua vita ma è arrivato da solo.
A Giulietto un incarico immediato a Roma, cosi' la pianta di girare per i mari del sud.
A Sara un mondo senza analisti.
Ad Omar il nuovo libro di De Carlo. Ah..lo hai già comprato? e c'hai pure il pc nuovo...e la Hunday Coupè...mi sa che sono a corto di idee allora...
A Mario una bicicletta cosi' siamo pari.
A Guido la history della nostra cena in centro illustrata da Tattoni.
A Giuliano un sito nuovo.
A Lorenzo(2) un paio di scarpe nuove che sostituiscano gli anfibi gialli.
A Claudia una sosia che faccia per lei le schede di Johnson.
A Francesca un enzima che provoca bruciore e irritazione epidermica ogni volta che si avvicina al suo ex.

A tutti gli altri una fetta di pandoro con nutella e un abbraccio vero.

11 dicembre 2002
Samarcanda
E' successo questa Estate. Torno a casa la sera e ascolto la segreteria. Il mio messaggio dice "Era ieri il mio compleanno, troppo tardi per gli auguri" ma non ho messaggi. Mi metto a stirare mentre guardo MTV e come sempre quando stiro, penso molto intensamente. Penso a certe cose che vorrei dire e fare che non faccio e che non dico. Qualche lettera che vorrei scrivere, un paio di persone che vorrei vedere, tra le quali mia madre. Mi ricordo improvvisamente di mia madre. Le avevo promesso che sarei passata a prendere i pomodorini che aveva comprato per me, cosi' la chiamo e le dico che sarei andata.
Finisco di stirare, registro un nuovo messaggio in segreteria che dice "sono andata a prendere i pomodorini da mia madre, torno subito" ed esco, lasciando i panni e l'asse da stiro e il resto in mezzo al soggiorno.
Chiudo la porta e improvvisamente avverto un nodo in gola, pian piano che la vista del mio soggiorno incasinato scompare. Giu' per le scale noto un'ape immobile sulla parete. Metto il casco e mi guardo riflessa nel vetro allontanarmi dal portone.
Ho la sensazione che quella sia l'ultima volta che vedro' casa mia.
Una volta in strada accendo e parto. Sento una paura nuova, mai provata. Non so perchè ma quella sera so che non rientrero' a casa. La paura cresce, in giro a quell'ora ci sono tante macchine. So che moriro' ma non ci posso fare niente. Rallentare, stare attenta, correre piu' forte, non serve. Moriro' e basta, qualunque cosa faccia, proprio perchè sarà esattamente cio' che faro' a procurarmi la morte.
Ogni macchina mi sembra lei, ogni incrocio rabbrividisco. Piango, mi immagino per terra a dire le mie ultime parole al mondo, qualche rivelazione del tipo "siate tranquilli, e non abbiate paura di morire, perchè quando si sta per morire si ha la netta sensazione che stia per succedere quindi non c'e' motivo di allarmarsi prima".
Arrivo in queste condizioni da mia madre. Quando scendo dal motorino le gambe mi tremano, ma sono contenta perchè sebbene moriro' tra poco perlomeno avro' rivisto mia madre. Cosi' corro in casa e l'abbraccio. E abbraccio mio fratello. Prendo i miei pomodorini e riparto. Di nuovo in strada. Mi immagino di nuovo di finire per terra ogni secondo che passa, e stavolta si aggiunge che i pomodorini si mescoleranno al mio sangue. Supero tutti gli incroci, arrivo agli ultimi dieci metri e immagino sbucare un'auto all'improvviso, immagino di inciampare sul marciapiede. Invece no. Mentre a motore spento infilo il cortiletto immagino una tegola cadermi in testa. Invece no. Pensavo non avrei piu' rivisto il vialetto di casa e invece si. E' l'ora di cena, fa caldo e sento le famiglie parlottare e preparare da mangiare nei loro giardini. Mi tremano le mani mentre infilo le chiavi nel portoncino. Entro e l'ape è ancora li'. La immagino prendere il volo, improvvisamente, pungermi e uccidermi. Invece no. Mi immagino scivolare sulle scale e cadere. Ma non scivolo.
Riapro la porta di casa. Il soggiorno torna alla mia vista. In quel momento immagino come avrebbero trovato la mia casa se fossi morta quel giorno e non avessi potuto toccare piu' niente. L'asse da stiro e i panni appena stirati nel bel mezzo della stanza. "Narcisismo" sul tavolinetto, e sotto di lui il mio diario. La borsa aperta sulla poltrona con dentro il depliant della palestra e del pattinaggio. Il programma teatrale del Quirino, il video de I ponti di Madison County in inglese appena comprato in edicola, la guida alla Grecia, le sigarette che nessuno avrebbe mai saputo di chi fossero dato che io non fumo, i resti dell'uva nel piatto in cucina, e i resti della cena nel mio stomaco. Le lenzuola sfatte, la lista della spesa per la cena di compleanno sul comodino dell letto e sotto Il Maestro e Margherita, Ignoranza di Kundera appena regalato da Massy, gli ultimi cd ascoltati fuori dalle loro custodie: Carmen Consoli e Air.
C'e' un messaggio in segreteria pero', muto. Qualcuno deve avermi cercata e non mi ha trovata. Almeno stavolta.
MI ricapita, ogni tanto, quella sensazione di presagio, anche se mai piu' forte come allora. Adesso è solo un modo per fare una foto alle mie cose e immaginare cosa questa immagine direbbe di me se tutto si fermasse.

8 dicembre 2002

Finalmente anche io ho i pennelli di Nocturna :-)

7 dicembre 2002
Mangio la pastina e piango.
Sono le quindici e trentaquattro.

6 dicembre 2002
Esercizi di stile Blog n. 44
STILE BLOGGERS
Flaming pxl:
Surfavo nell'oceano sideral-digitale del web l'altro giorno, sparandomi in cuffia i mitici Incubus (nostalgic mode) quando incrocio un sito totally DOWN, da dargli -5 solo per il colorino celestino stile mutande del Filippo da piccolo. Per di più il blogger in questione, un Mr. Volpe patentato direi, sclerava per un commento non proprio positivo (se fai siti brutti cosa cazzo vuoi, testina?).
Ah, Ah, il bello è che 3 ore dopo ho ribeccato il coglionazzo su questo sito a commentare il grado di usability dandosi arie di grande webdesigner skillato. Povero idiota... Mik, aperitivino fra due ore? ;-)

Leonardo:
Caro Bloggatore con sito forzaitaliota, perdona questa mail di povero sfigato insegnante di provincia, ma ho una precisa responsabi lità verso i miei, pur stupidi, studenti che senza di me non saprebbero distinguere l'etichetta del monopolio di stato dalla falce e martello (bhe, in effetti... poverini). Ti scrivo per fare i miei complimenti alla tua Coerenza, quella che ti ha visto rivoltarti aggressivo come Berlusconi quando gli tolgono lo sgabellino da sotto i piedi e lo riportano alla sua altezza naturale, con quel commentatore occasionale (che oltretutto aveva ragione). La Corenza, dicevo, sì perchè dopo ti ho visto sul sito di Marcella Bella a far sfoggio delle tue conoscenze da uebdesainer. Ma in effetti cos'è la Coerenza al giorno d'oggi? A chi importa di questa signoraccia brutta anche un po' repressa sessualmente (e chi no?). A me fa un po' pena devo confessarti. Meno male che i miei studenti hanno capito, sopratutto il Ruzzi che mentre strangolava la Gaia perchè non gli faceva vedere il WonderBra ha urlato "Mi fai piu' schifo di Vespa! Abbi almeno il coraggio di essere troia con tutti!". Faccia un favore Bloggatore, si estingua.

Antonio Cavedoni
:
Da COth on the net: beccato lo sbruffone telematico del giorno. Guardate qui e poi qui. eh, eh, eh.

[postati su zop.splinder.it]

5 dicembre 2002
Alice sta minchia

Avete visto Alice per caso? In casa mia dico? Sotto il letto, nell'armadio, nei cassetti, nel cesso, nella sabbietta del gatto?
Io no.
E allora perchè quei gentili signori (meglio?) della Telecom continuano ad addebitarmi 25 euro al mese da Agosto?? Nonostante abbia già fatto a fettine un paio di adorabili (e conniventi) operatori del cazzo del 187? Nonchè mandato raccomandate?
Se andrà a fuoco qualcosa, per sbaglio, da quelle parti, non saro' stata io, che si sappia.
Ahhh, la peste su di voi!
E tutta la mia bile.

4 dicembre 2002
Sweet December

Ieri sono tornata in palestra, dopo un intero mese che non andavo, e' un buon segno. Daltronde Dicembre è cominciato alla grande. Come essere svegliati da una voce angelica. Il lavoro sta tornando sui binari giusti, se tutto va bene meglio di prima. Un bel po' di progetti in cantiere da tempo hanno preso il via proprio in questi giorni. Tutti sorridono e sono gentili, ma che vi è successo? :)
Sono tornata ai miei 46 kg e i capelli si allungano. Stamattina mi hanno perfino detto che assomiglio a Stefania Rocca in Viol@. Non è vero ma fa piacere lo stesso.
Ho voglia di parlare con qualcuno della mia famiglia come non ho mai fatto. Ho voglia di conoscere l'amico strabico di Emanuele e farci due chiacchiere. Perchè è ora di affrontare un bel po' di cose. Ringraziare anche. Questo dolce dicembre intanto, che arriva ogni anno ma quest' anno di piu'. Le stelle di quest'estate che guardai cadere esprimendo un desiderio che si sta realizzando, proprio adesso ad un mese dalla loro scadenza. Ora che non ci credevo quasi piu' e stavo gettando la spugna.
Ringraziare tutte le albe su Roma, e i tramonti sulle altre città che ho visto grazie a chi mi ci ha portato.
Mi muoverò piano su questo fragile e bellissimo ponte, lo prometto. Daltronde sono piccola, e ancora di piu' se togli il guscio e scopri la perla. Sostituisci quel guscio con il tuo ed il mio peso si sentirà appena.

1 dicembre 2002
Vaneggiare pallida e assorta
adesso mi inabisso per un po', e mi addormento sul fondo. c'e' troppa luce in superfice che non è per me. quando mi sveglio voglio trovarmi in una piccola perla liscia e inutile. attivo l'implosione, e sono già in un altro spazio-tempo.

Femme fatale
C'e' la fotografia, c'e' la sosia, c'e' lo split screen, c'e' il sangue, c'e' il sesso: non puo' che essere Brian De Palma. Con qualcosa in più stavolta, un messaggino per tutti che dice Your destiny can be changed.

Pezzi di cose
Il significato delle cose
sta nell'uso che se ne fa.
(Wittgestein)