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Questa sono io, senza filtri, senza inibizioni, senza diplomazia, come tutti voi mi conoscete.

Monday, April 30, 2001
Riconosco questa idilliaca sensazione...capita spesso nelle sere d'estate o nei suoi pomeriggi afosi e fermi, quando mi sembra di stare dentro un capitolo di Tennesse Williams...quando ha appena fatto buio e fa caldo, le finestre spalancate, piccole onde d'aria smuovono le tendine, il rumore dell'aria condizionata del vicino, gente che si muove nelle proprie case, un odore cosi' intenso e dolce di erba e polline, la pelle del viso che scotta per il sole di ieri, Pizia che si stira sul suo cuscino rosso, un aereo...qualcuno che fischietta...mi sento in qualche posto del sud dove fa troppo caldo per essere tristi o felici, dove il sudore brilla sulla pelle e odora di desiderio, il sonno e la veglia si alternano indifferentemente, il tempo rallenta, e non si sente che l'urgenza di quei pochi bisogni vitali...

Ehi Vane...divertiti per due a Barcellona, sniff...

Per l'angolo della politica abbiamo una new entry nella lista dei contro: Max Boschini aggiunge: la Siae. Ben detto.

argh...ho paura ho paura ho paura...prepariamoci una frase, diplomatica e morbida tipo: "I quit. In two months" (mhh...not bad...) adesso prepariamoci psicologicamente...entro questa settimana se le condizioni astrali mi saranno favorevoli faro' il grande passo...Bye bye america...

vogliomollarequestolavororightaway!!!

Ehi amici, mi conservate una copia della storia italiana piu' ridicola della Storia italiana? Secondo me fa piu' ridere del Bruzzi... In ogni modo visto che cani e porci possono dire la loro pubblicamente pur non essendo degli esperti in materia io - per l'angolo della politica che qui inauguro - affermo che:
- Sono a favore dell'eutanasia, della liberalizzazione delle droghe leggere, della libera scelta di abortire, del trapianto e dono degli organi, dei matrimoni omosessuali, degli anticoncezionali, della possibilita' di adozione per single e coppie gay, delle aperture delle frontiere ai paesi extracomunitari, della professione di tutte le religioni, e poi [locali] dello smembramento della Sapienza e della chiusura del centro storico ad area pedonale o per residenti [no auto blu].
- Sono contro la castita' come valore, il battesimo previa consultazione con l'interessato, le scuole private, le 8 ore lavorative, il matrimonio, il servizio di leva obbligatorio, il copyright, la legge sull'editoria, la sperimentazione scientifica su animali, l'intervento militare in zone di guerra quando non richiesto.
to be continued...(e accetto suggerimenti)

Tutti i grandi cambiamenti iniziano con piccoli spostamenti...qualcosa di impercettibile, di lento, che piano si sposta da un binario all'altro, di solito non ci si accorge di niente, ed e' bene, altrimenti si rimarrebbe terrorizzati all'idea di cio' che ci sta per arrivare addosso. Di solito non ci si accorge di niente dunque. Io invece stasera so per certo che ho mosso un piccolo passo verso qualcosa di nuovo, e non posso fare a meno di sentire un po' di paura. Essere stata in america e' come aver abbandonato la riva e viaggiato per due anni con la riserva. Ora la riserva si sta esaurendo e ho voglia di invertire la rotta. Ma sebbene a parole sembri facile tornarsene a casa sento qualcosa sussurrarmi nelle orecchie...l'ombra di Ulisse, come inevitabile, all'orizzonte...

Sunday, April 29, 2001
altro che tintarella: sono cotta!

Confusione.
Ma la casa e' in ordine.

Saturday, April 28, 2001
Alessio mi ha mandato il link di un sito che oltre ad avermi acceso tutti i neuroni mi ha fatto piangere dal ridere. L'ho trovato g e n i a l e, dalla cucina con i fiori di ICQ, al colpo di scena finale, senza parlare del link alle password per i siti porno...
[...]
Non so...quando mi entusiasmo cosi' per qualcosa che trovo in Rete e' come se intravedessi qualcosa che non so spiegare, la natura specifica e indescrivibile di questo strano mondo che e' internet...rimango letteralmente illuminata dalle possibilita' di variazioni espressive dell'essere umano, le capacita' infinite di creare, modificare, inventare. E' qualcosa che deve avere a che fare con il linguaggio, la comunicazione, l'espressione, il bisogno cosi' intrinseco nell'uomo di "significare" tutto cio' che ha intorno perche' non c'e' cosa che mi affascini quanto il linguaggio, ma sviluppero' questa cosa in altra sede...ci pensero' oggi, insieme ad un altro paio di progettini che ho in mente...
Il sito e' qui. E' pieno zeppo di roba. Non riuscivo ad andare avanti a forza di ridere leggendo questa storia(sono due parti). La cucina e' qui. Le mille e una password di Shahrazad invece stanno qui...

Friday, April 27, 2001
Oggi ho lavorato un bel po'. Da quando ho scoperto le cuffiette da attaccare all'HD sono come nella mia nuvola musicale privata e vado avanti a disegnare per ore...Adesso pero' ho sonno...meno male che e' venerdi' e che fa caldo, e c'e' il sole, e le foglioline sugli alberi sono verdi, e in giro e' tutto un tulipano...Questo week-end (che inizia fra un 'ora, wow!) daro' una strigliata alla casa, che ho trascurato un po', e se il tempo e' magnanimo mi concedo una prima tintarella...

"stare con gli altri in assenza" dice Pier Aldo Rovatti a proposito della Rete, allontanarsi per essere soggetti e non idealita' vuote...mh...interessante, ci devo ragionare su' e magari scriverci presto qualcosa...

Non c'e' niente da fare. Uno dei momenti piu' belli della giornata e' quando mi faccio tutta Randolph St. a piedi, due volte al giorno, in mezzo alla folla e sotto alle punte dei grattacieli, con la musica nelle orecchie che copre ogni rumore, il passo veloce ma non impaziente (e il profumo di cioccolato talvolta)...e' l'unico momento in cui sono davvero sola, e mi piace.

Wow! Non avrei mai creduto che i giornali italiani avrebbero fatto menzione delle critiche dell'Economist...allora non facciamo proprio finta di niente.

Thursday, April 26, 2001
L'Economist e' contro Berlusconi: un uomo indagato per riciclaggio, evasione fiscale, mafia e concorso in omicidio - dice testualmente - non deve nella maniera piu' assoluta condurre alcun paese al mondo. E l'Economist non e' proprio Liberazione...

Il mio amicone Giuliano, la persona che disegna come non ho mai visto nessuno, deve avere nelle mani un talento speciale perche' suona anche la batteria e la chitarra come pochi. Adesso ha fatto il sito della sua band, i Peanuts. La saga del "siamo tutti dei webdesigner" continua, ma loro ci prendono davvero!!

Non tornavo a leggere Telema dai tempi della tesi. Devo dire che e' ancora una delle mie riviste preferite. Decisamente.

Con Internet muore la Storia.
Dove finiranno questi miei pensieri?

Sono in un momento critico della mia carriera. Non so cosa voglio. Le tentazioni sono tante, anche le possibilita'; potrei saltare sul treno, buttarmici a capofitto e dedicare tutta la passione che ho sempre avuto per il design alla realizzazione del mio sogno. Ma quando mi scopro a desiderare di partecipare alle conferenze, viaggiare, comprare libri, tenermi aggiornata, imparare come gestire il mercato ecc..mi sorge il dubbio che io non voglia fare tutto cio'. Cioe' che non voglia trasformare tutto questo sforzo in un veicolo per il successo. Forse vorrei farlo fine a se' stesso.
L'America mi ha nauseata al punto che provo un senso di rifiuto per tutto cio' odori di profitto e successo. Amo il design e qui e' un'ispirazione continua ma e' tutto iscritto entro i limiti del business, anche le rare volte che vogliono dare valore culturale al design non si va piu' in la' di una cultura della visibilita', della fama, della riuscita individuale; niente che abbia a che vedere con un dialogo privato che un designer possa portare avanti con il mondo, con se' stesso, con la storia, con l'uomo, attraverso il suo design.
Se devo buttarmi su un treno cosi' non so se voglio partire. Chissa' com'e' in Europa...

blogger fa le bizze oggi...

Quando si e' tutti dentro di se' si comprende il mondo intero, tutto passa per il nostro pensiero e il nostro pensiero ingloba ogni cosa, copre, sovrasta, raggiunge e supera il visibile come un'invisible ragnatela che parte dalle mani, dagli occhi da ogni cellula della pelle. E quando si decide di rientrare in se' questi tentacoli si ritirano lasciando le cose come sono. Torniamo come gli altri in mezzo agli altri. Slegati. Si puo' guardare ma non si vibra piu'.
Cosi' ogni volta che si esce da se' stessi in realta' si rientra nel mondo. Ogni volta che si implode si resuscita sulla terra.
Sono stata dentro abbastanza. E' ora di tornare fuori. Riprendero' a correre la sera, a rileggere il giornale, ad andare al cinema, e finiro' Baudolino, che ho lasciato sulla strada verso Oriente e voglio vedere se riuscira' mai ad arrivare cosi' lontano...

Wednesday, April 25, 2001
mhhh...questo giorno finalmente muore...la luce cala...se tutto va bene presto sara' buio di nuovo...

Nooo...il partito del cactus no...non ci si rassegna cosi' giovani Wile...dobbiamo invece preparare una bella rivoluzione (culturale), ecco quello che ci vuole...

ehi ma...e' ancora giorno!

Ehhh Marie Marie..."vai a vedere le prove di stampa" mi dice, vado e scopro che il tipografo e' quel tipo carino di un mese fa che avevo addocchiato scandalizzando mezzo ufficio ("ma sei sposata!!!"). "Isn't that pretty?" mi chiede 10 minuti dopo da dietro uno sguardo biricchino "yes, very pretty..."

ancora qui.
ancora giorno.

...ancora giorno...lavoro...nuvole...sonno...
...verrebbe voglia di tornare la', in quel posto nascosto appena dietro le palpebre...
...zzzzzzz...

Buongiorno di nuovo...notte breve ma piena.

si, e' tardi e sono ancora sveglia...mi sono accorta che le foto della festa di venerdi sono ancora dentro la macchinetta. E' la prima volta che mi dimentico di scaricarle...la dice lunga su quanto mi sia divertita...DIO! staccatemi da questa macchina! Mi sta logorando!
...mi fanno male gli occhi...devo riposare la mia vista...buona notte...

Tuesday, April 24, 2001
Quelli che ascoltano Toto Cutugno lasciali andare al ristorante, noi ci fermiamo a mangiare sotto un ulivo...

Allora Vane, per proseguire lungo la tua metafora: se vedessi una BMW sporca, vecchia, parcheggiata in un triste parcheggio, in una strada triste, mentre piove, con dentro quegli stupidi pupazzetti attaccati da tutte le parti, le cassette di Toto Cutugno e poi vedessi invece un'Arna scintillante, che corre in una strada di campagna d'estate, fra campi di grano e di papaveri, il cielo azzurro, i finestrini aperti, "Cinnamon girl" nelle casse e costumi da bagno, tenda e libri nel portabagagli...su quale macchina monteresti?
(non mi dire sulla bmw che vengo a PD a tirarti i capelli!!)

Le tre boss sono in vacanza ma chiamano OGNI mattina per sapere come vanno le cose! ma vi volete godere la vacanza (nonche' farci godere a noi la settimana???) ???

Quando le giornate sono piu' terse e il vento spira da nord-ovest, in tutta Chicago si diffonde un profumo di cioccolato fuso fortissimo, che va e viene ad ondate, che si sente anche a kilometri di distanza e che proviene da una storica torrefazione della citta' appena fuori il centro...iniziare la giornata lavorativa sniffando cioccolata lungo la strada e' qualcosa di piacevole, I must say...

Monday, April 23, 2001
Ugliness, ugliness, ugliness....everywhere!

Sunday, April 22, 2001
Scrivere con il rumore della pioggia e dei tastini morbidi del mio portatile, JJ Johnson che suona, e la liquerizia forte da gustare pezzetto per pezzetto...che domenica rilassante...

Paura del 13 Maggio? Inutile piagnucolare se poi non si muove il culo. Questo testo e' illuminante a tal proposito. Me lo rileggero' e rileggero' e ne faro' quadretti in giro per la casa e ninne-nanne per i miei futuri bambini...
Adesso provo a tradurlo [eccolo], chiedendo perdono a chi traduce per mestiere (ma daltronde c'e' chi fa siti web e non e' un webdesigner...)

Stanotte ho ripensato al film di Nanni. Mi e' venuta in mente la parola iperrealismo, e mi e' sembrato gia' meno brutto.

Saturday, April 21, 2001
cos'e' un weblog? ve lo spiega Lui...
dal diario di bordo - data 15 Gennaio 2001:
(...) il suo testo-manifesto sul weblog e' il mio piccolo vangelo di stasera. Una porta verso qualcosa di davvero nuovo, che mi eccita ma riesco a malapena a descrivere. Una buona metafora potrebbe essere...immaginate che il vostro scrittore preferito vivente annunci ai suoi lettori "Ho scritto il mio ultimo romanzo. Solo che non l'ho pubblicato. L'ho sparpagliato a piccoli pezzi nella rete...andatevelo a cercare...Non importa da dove cominciate ne' che troviate tutti i pezzi."
Questo e' quello che ho letto stasera. Uno dei piu' bei romanzi degli ultimi tempi. Storie vere a flash di gente sparsa per il mondo, dietro ai loro monitor, in macchine per le strade della Florida, a bere nelle discoteche e a scattare foto nei bagni...di tutto cio' ci sono racconti e immagini, veloci flash e flashback, piastrelle di un mosaico infinito, variopinto e in movimento...messo a disposizione della rete....

E vai.

Friday, April 20, 2001
I'm turning into a real geek! Nuovo G4 in ufficio, e Francois, l'amante con cui ho tradito il PC di casa, tutto velluto grigio e latte di madorla...

Thursday, April 19, 2001
Carino questo articolo. Mi e' piaciuto.

"You aren't hungry, but you're starving. That's what I think."

Wednesday, April 18, 2001
C'e' qualcosa di affascinante nel rimanere svegli la notte mentre tutti dormono, e giro per casa al buio senza sonno, e mi accendo una candela vicino al divano dove sto leggendo. E' affascinante poter rimanere in contatto con il mondo anche in piena notte, dal piccolo angolo di luce del proprio soggiorno, dalla propria coperta. Leggo e scrivo e digito senza sosta, Pizia mi guarda assonnata e a volte viene a stare sulle mie gambe e li' si addormenta, nera anche lei, come il resto intorno.
C'e' qualcosa di affascinante in questi luoghi che raggiungo di notte e che non riesco nemmeno a sfiorare di giorno. Come poter andare sott'acqua molto piu' giu' di dove si pensava, e sentire di non aver bisogno di respirare, riparati dal buio e rinvigoriti dal freddo.
Tutto tace. Tutto e' fermo. Io e Pizia nella notte, in attesa di addormentarci per davvero...

"[...] change comes like a little wind that ruffles the curtain at dawn, and it comes like the stealthy perfume of wildflowers hidden in the grass. Change may be announced by a small ache, so that you think you're catching cold. Or you may feel a faint disgust for something you loved yesterday. It may even take the form of a hunger that peanuts will not satisfy. Isn't overeating said to be one of the strongest symptoms of discontent? And isn't discontent the lever of change? [...] This is the greatest mystery of the human mind - the inductive leap. Everything falls into place, irrelevancies relate, dissonance becomes harmony, and nonsense wears a crown of meaning. But the clarifying leap springs from the rich soil of confusion, and the leaper is not with pain." (J. Steinbeck - Sweet Thursday)

Monday, April 16, 2001

produttivita', ne vogliamo parlare?
Quadretto dell'ambiente lavorativo americano:
Si entra alle 8.30 si esce alle 5 (in teoria). Un'ora per il pranzo. 10 giorni di ferie l'anno. Ci si ammala per non piu' di un giorno di seguito (il secondo giorno di febbre si VA a lavorare e due giorni fa un mio collega e' caduto venendo in ufficio, si e' rotto due dita e ha aspettato la fine della giornata lavorativa per andare a farsi ingessare al pronto soccorso. Giuro). Ogni cliente ha un proprio codice, ogni progetto per cliente ha un altro codice, ogni azione ha un codice (designing, concepting, meeting, researching, personal time, vacation time, sick time ecc...). Ogni quarto d'ora bisogna segnare sul timesheet su cosa si lavora, mettendo codice cliente, codice progetto, codice azione, e descrizione. A fine giornata bisogna stampare e il timesheet viene revisionato da 4 persone prima di finire nella contabilita'. Il cliente viene percio' addebitato in base al tempo speso sul suo progetto. Non ci si puo' prendere piu' di un'ora al giorno di personal time e in questa rientrano pranzo e break di vario tipo, dalla chiacchierata col vicino al controllo della propria posta elettronica. Quindi per 7 ore e mezza al giorno si lavora sul serio. E se si impiega troppo tempo su un progetto sono guai.
Ad ogni dipendente viene quindi calcolata la produttivita' in base alle ore seriamente trascorse in ufficio e alla percentuale di quelle ore spese su progetti dei clienti anziche' in personal time, vacation time o sick time.
Oggi dunque, al frigo della cucina dell'ufficio, e' stata appesa la classifica della produttivita' dei primi 3 mesi dell'anno di tutti i dipendenti, boss compresi. Io, lavorando mai meno delle 8 ore e mezza sindacali (ma mai piu' di 10), avendo preso 4 giorni, 2 di malattia e 2 di vacanza l'1 e il 2 gennaio (perche' invece loro l'1 gennaio erano li' a lavorare) sono terzultima.
La prima in classifica, secondo una statistica percentuale, avrebbe seriamente lavorato tutti i giorni compreso il sabato per 9 ore al giorno (oppure per 10 ore e mezza week-end esclusi).


Pensierino delle 7.10:
E' piu' facile partire che tornare. Prendere che lasciare. Iniziare che finire. Perdere che trovare.

Sunday, April 15, 2001
L'immagine del giorno questa, creata da Daniele Barell, la cui particolarita' e' che si intitola come me (e il mio non e' affatto un nome comune!). Grazie Daniele, chiunque tu sia...

Ditemi se non e' sexy questa cosa che ho appena comprato...

Saturday, April 14, 2001
Oggi mi sento cosi'. E cioe': piove di tutto ma io sono sveglia di nuovo e ho come un sorriso ebete stampato sulla faccia. Ormoni? Primavera? Bho...che mi frega, "I'm happy again..."

Thursday, April 12, 2001
non ho parole.

Wednesday, April 11, 2001
Come'e' difficile riuscire a resistere alla tentazione di scrivere tutto quello che si vorrebbe!

Ora e' un altro di quei momenti. Quando le cose non succedono e bisogna immaginarsele. Ma a volte l'idea e' cosi' grande che l'immaginazione non riesce a coprire la distanza, le manca autonomia; non riesce a dirsi quello che vorrebbe ascoltare, non riesce ad ascoltare quello che non viene detto, anche se lo conosce.

Ritorno a Roma. Una valanga di sensazioni. La prima : straniamento. Mi sento cambiata, diversa, lontana. Amo tutto quello che vedo, amo Claudia e Andrea, quindi non e’ straniamento depressivo, ma solo lontananza: perche’ io sono diversa e loro ancora non lo sanno. Mi sento strana a parlare italiano. A esprimermi di nuovo. Sento le mie parole. E le sento cosi’ forti che mi sembrano aggressive. Con l’inglese e’ come se mi fossi disabituata a sentire quello che dico, sentirlo con le orecchie dell’altro interlocutore…La prima sera invece sentivo il peso di ogni singola parola che sceglievo, che usciva dalla mia bocca e che veniva udita. E mi sono stordita e straniata.
[...]
Il popolo italiano e’ di gran lunga piu’ bello di quello americano.
[...]
Mi sono svegliata a casa di Claudia e sapevo perfettamente dove mi trovavo.
[...]
Il film di Nanni Moretti l’ho trovato brutto. Recitato male (malgrado la bravissima Laura Morante e l’attrice che interpretava la figlia), quindi impossibile l’immedesimazione nella storia. L’ho trovato scoordinato, affettato e mal riuscito nel tentativo di allontanarlo dal personaggio Apicella-Moretti. E’ un film dove lui sembra sempre dire "io sono un tipo che mangia le sottilette tagliandole a striscioline, io sono un tipo che scarta la mollica dal pane ecc…". Ci sono delle chicche ma non salvano il film: il furto del fossile cosi’ simile alla storia dell’omicidio Marta Russo, la sua incazzatura contro l’inutilita’ e l’ipocrisia della religione ("questo portacenere e’ sbeccato, nascondiamolo!"), i personaggi di Stefano Accorsi e di Silvio Orlando.
Scena shock del film: il suo bacio appassionato delle labbra e del seno nudo della Morante. Come vedere un padre a letto con la propria madre…imbarazzante.
[...]
A Roma e’ gia’ arrivata la primavera. Il mio giardino e’ in fiore. Si gira in maglietta, e’ tutto uno sbocciare di alberi e margherite, il cielo e’ blu, i motorini zigzagano per le strade, la sera c’e’ una marea di gente in giro e noi beviamo seduti ad un tavolino all’aperto, in un locale in mezzo a Trastevere.
[...]
Sabato: mostra fotografica di Manu (con sorpresa, baci e abbracci). Pomeriggio di pioggia a scroscio trascorso prima per negozi e poi con Cla a guardare vecchie foto. Sera al ristorante cinese (perche’ proprio il cinese poi…) e notte agitata.
[...]
Domenica mattina: ozio. Pomeriggio con Giulio e Andrea per riunione del direttivo ATN. Luogo d’incontro per questo meeting di new economy: Collevecchio, Rieti, ospiti di Sandro e Salvatore, delle loro compagne e del loro bambino, in un casale in mezzo ad ulivi e collinette ancora in fase di ristrutturazione, tra cani e gatti che entrano ed escono salgono e scendono dai divani, fumo, e caffe’ servito in boccette per omogeneizzati. La vera comune, ma 30 anni dopo: collegata ad Internet e munita di cellulari e wap. Mitici davvero.
Rientro in tarda serata, e appuntamento per ultimo saluto al pub.
[...]
Volo di rientro liscio come l’olio. Il romanzo appena comprato, un numero di telefono come segnalibro, un dolcissimo sottofondo musicale tra il sonno e la veglia. E le nuvole, il vuoto, lo spazio, l’altezza, l’ossigeno, il cielo, il blu intorno.
[...]
A Chicago il freddo e l’alienazione di sempre. Vorrei portare Massy via di qui prima che diventi anche lui parte di questa metafora del disincanto.
[...]

Thursday, April 05, 2001
Ultimo post prima della partenza...E' tardissimo, ho appena finito la valigia, ma non ho sonno. Spero di non avere a Roma mezzo minuto per scrivere!
CIAOOOOOOOOOO

Wednesday, April 04, 2001
ore 10: calma piatta.

Tuesday, April 03, 2001
Fra 3 giorni sono a Romaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Voglio vedere il film di Nanni, svaligiare Feltrinelli, godermi il sole in spiaggia, ammazzarmi di uova al cioccolato, farmi invitare a pranzo da Claudia e Andrea, ballare fino alle 5 con Manu e gli altri, farmi svegliare (tardi) dal musetto di Billy, la colazione al letto...tutti che ti vogliono bene....arrivooooooo!!!

Io sono letteralmente innamorata di questa ragazza! [andate a vedere i suoi disegni da 16enne e la sua casetta]

...ah...la quiete dopo la tempesta...ascoltando del buon jazz...

ok. Adesso neanche una sacrosanta ora per pranzare! odio questo paese! che iprocriti!

E' cosi' facile odiarmi. E' davvero facile sentirsi feriti, offesi, umiliati da quello che dico e che faccio. E' cosi facile perche' quando mi presento e dico "sono una gran rompicoglioni e finirai per odiarmi" la gente invece di credermi e scappar via a gambe levate si innamora di me come di un oggetto curioso e divertente ("ma guarda quante cose che fa", "ma guarda come parla bene", "vedi che tipetto interessante..."), un oggetto prezioso e pericoloso che crede di poter gestire. Puntualmente poi la gente scopre che sono davvero rompicoglioni, aggressiva, impaziente, lunatica e polemica. E fa finta di non averlo mai saputo. Si accorge all'improvviso che l'oggetto fa rumore, punge, si agita, pesa insomma, e non e' neanche poi cosi' bello.
E cosi' colleziono antipatie su antipatie. Dovunque vado e dovunque sia andata lascio dietro di me una scia acida di rancori e dispiaceri. E sebbene mi continui a dire che questa e' la legge che la natura ha scritto per me, il mio personale spirito selettivo che mi mette alla fine tra persone che amo e da cui sono riamata, trovo meschino che questa natura abbia scelto per me un cosi' basso numero di anime compatibili, infondendomi allo stesso tempo tale voglia di socialita'.

Monday, April 02, 2001
Sono piu' intelligente di quanto questo lavoro mi richieda di essere...e molto piu' creativa...

Gli americani sputano per terra di continuo...che barbari!

Ho notato che questo sito non e' ben ottimizzato per Netscape. Devo risolvere pure questa...


Sunday, April 01, 2001
Cara Vanessa, se a Milano tutti si guardano e si scrutano a Chicago nessuno si guarda, anzi direi proprio che ci si ignora altamente. La domenica ad ogni block ci stanno almeno due poveri cristi che chiedono l'elemosina, o che non la chiedono ma ne avrebbero davvero bisogno. Ignorati. La domenica girano per i bei negozi belle ragazze con occhiali da sole, scarpe con i tacchi e buste colorate di tutte le firme. Ignorate. Girano anche ragazze "diverse", vestite con accostamenti improbabili, pettinate in linea con l'abbigliamento. Ignorate. Nei negozi si sta stretti, da Starbuck si sta in fila, in autobus si sta seduti vicini. Ignorati. Potresti andare in giro gridando o piangendo (come ho visto fare ) e saresti ignorato. Anzi quello che si fa e' proprio camminare e ignorare. Guardare un punto fisso, ascoltare il walkman, e tirare avanti.
Sono buoni. Non ti giudicano. Puoi essere brutto, grasso, sgraziato, con i calzini bucati. Loro non ti guardano, non ti giudicano. Non si accorgono di te. E credono che nessuno si accorga di loro...della loro bruttezza, della loro grassezza, della loro sciatteria e dei loro calzini bucati.


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  1. """ La verita' resiste in quanto tale finche' non la si tormenta """
  2. ehi! quanti siete!