LA DONNA NELLA STORIA\donnastoria
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La donna nella storia

La donna nella preistoria ( ……..3000 a.c. )

La donna egiziana ( 2500……500 a.c. )

La donna Assiro - babilonese ( 1500….1000 a.c. )

La donna a creta ( 1700……….800 a.c. )

La donna nell’età del bronzo: la società omerica. 800a.c.

La donna ateniese. ( 500….400 a.c.)

La donna ellenista. ( 350….200 a.c.)

La donna romana ( 200 a.c. … 400 )

La donna cristiana ( 60……….. )

La donna barbara. ( 400…..600 )

La donna bizantina ( 380…….1452 )

La donna indiana (300…….1800 )

La donna longobarda ( 600…800 )

La donna carolingia ( 800…..950 )

La donna nel medioevo ( 476…….1492 )

La donna nel 1200…1300

La donna nel 1400….1500

La donna del 1600

La donna del 1700

La donna del 1800

La donna del 1900

La donna nella preistoria ( ……..3000 a.c. )

Disuguaglianze si trovano in tutte le società della terra, anche in quelle semplici.

Tuttavia nei piccoli gruppi di raccoglitori cacciatori le disparità di trattamento tendono ad essere minime e diventano significative via che si passa alle società agricole che conoscono la stratificazione sociale.

La donna egiziana ( 2500……500 a.c. )

Pur essendo vissuta in epoca molto lontana, apparteneva ad un popolo civilissimo.

La sua raffinatezza la si può notare nel trucco e nelle vesti.

Sottile slanciata, la bocca carnosa e gli occhi da gazzella che accentuava con un vistoso trucco.

Il suo fascino, la sua grazia e la sua dignità la rendevano infinitamente amabile.

Nelle pitture la donna era in giallo chiaro l'uomo in marron perché le donne cercavano di conservare la pelle più chiara possibile, considerandolo segno di bellezza e distinzione.

Antichi testi egiziani raccomandavano all'uomo di amare e rispettare la sposa.

" Se sei saggi, proteggi la tua casa e ama tua moglie, non farle mancare nulla, vestila bene, accarezzala, accontentala, chiamala e testimoniale il tuo amore".

La donna egiziana lavorava in casa, preparava il pane, la birra, a controllava tutte le attività della casa.

 

 

 

La donna Assiro - babilonese ( 1500….1000 a.c. )

Semplice e riservata, non prendeva parte alla vita politica e civile.

Nabucodonosor fece costruire per la sua principessa i giardini pensili di Babilonia.

La donna a creta ( 1700……….800 a.c. )

A creta le donne godevano di grande considerazione e libertà.

Il culto aveva divinità femminili e i sacerdoti erano donne.

Potevano partecipare alla vita pubblica.

I dipinti le raffigurano con abiti leggiadri gonne ricamate corsetti aderenti e scollatissimi.

Hanno pettinature elaborate e un aspetto molto curato.

La donna nell’età del bronzo: la società omerica. 800a.c.

Le mogli degli eroi erano "spose, regine e padrone di casa " e contraevano matrimonio secondo la volontà paterna; spesso infatti, il vincolo nuziale era segno tangibile di una alleanza tra due famiglie, anche se non è escluso che in seguito la donna riuscisse a conquistare l’affetto del proprio marito.( si veda l’esempio di Penelope e Ulisse).

In ogni caso l’ordinamento patriarcale su cui si fondava la società omerica limitò le funzioni delle donne.

La sua bellezza è cantata da omero sia quando descrive Elena bellissima e Penelope donna capace di sentimenti appassionati e di grandi sacrifici.

La donna ateniese. ( 500….400 a.c.)

Era considerata un’eterna adolescente.

Era inconcepibile che fosse indipendente.

Non avevano diritti politici e passavano gran parte della giornata chiuse in casa nelle stanze a loro riservate, qui lavoravano al telaio e preparavano il corredo.

Erano considerate inferiore agli uomini perciò a essi subordinate.

Quando avevano l'età per sposarsi (14..15 anni) era il padre a scegliere il loro marito

(molto più anziano) e passavano quindi dalla sorveglianza del padre a quella del marito.

Non potevano possedere beni propri.

Abituata a considerare come sua prima virtù il silenzio e come condizione l'ignoranza.

Solo le madri o le donne anziane erano figure autorevoli.

Le popolane erano più’ indipendenti delle donne ricche.

Grande prestigio avevano le sacerdotesse.

Solo nella religione e nel rapporto con gli dei si realizzava la parità fra uomo e donna.

La donna spartana. ( 500….400 a.c.)

Le era permesso di possedere a titolo personale beni mobili o fondiari.

Facevano vita all’aria aperta, avevano vigore fisico, si allenavano alla corsa e alla lotta dove rivaleggiavano con gli uomini.

Erano le uniche responsabili della famiglia, della casa, godevano di una autonomia e libertà d'azione non comune alle altre donne greche.

Per le altre donne greche le donne spartane avevano fama di immoralità.

 

 

La donna ellenista. ( 350….200 a.c.)

Probabilmente l’aumento di importanza delle donne in Macedonia ed Egitto derivò dall’acquisizione del potere economico.

Poteva accadere che assicurassero allo stato cospicui contributi in cambio di qualche carica politica.

Diversa era la situazione in Grecia dove fiorirono nuove scuole filosofiche. ( stoicismo )

Si rafforzò il ruolo tradizionale della donna moglie e madre; così l’uguaglianza dei sessi rimase un’utopia.

N.B. Aristotele e la fondazione del principio maschilista.

Aristotele ha dato un notevole contributo alla fondazione del principio maschilista con la sua riflessione biologica.

Nella riproduzione l'embrione riceve dalla donna la massa la materia, mentre dall'uomo

La forma la vita ovvero l'anima.

L'analisi teorica aristotelica assegna all'elemento femminile il ruolo di causa materiale

"ponendo dalla parte del maschio la prerogativa di gestire il processo nella veste privilegiata di causa formale finale… Alla donna, incapace di produrre un discorso e una forma razionale, compete la funzione di apportare una materia informe che l'uomo dovrà plasmare "

Aristotele evidenzia l'inferiorità del sesso femminile partendo dall'analogia tra i due corpi e pervenendo alla conclusione che sotto ogni aspetto la donna è mancante di qualcosa.

La donna appare come un essere menomato, privo di quella particolare quantità di calore necessaria a completare la propria maturazione.

Il corpo ha dunque origine dalla femmina, l'anima dal maschio.

Tra i nati sono menomati più gli uomini delle donne perché durante la gestazione della donna sono più mobili e perciò sono più soggetti ai colpi, il piccolo infatti per la sua fragilità è facilmente danneggiabile.

Tutte le tappe dalla pubertà la maturità la vecchiaia sono raggiunte dalle femmine prima che dei maschi, ciò perché le femmine sono per natura più deboli e fredde, e si deve supporre che la natura delle femminile sia come una menomazione.

La donna etrusca ( 500….300 a.c.)

Diversamente da quanto accadeva in Grecia, le donne godevano di grande considerazione, potevano partecipare ai banchetti, alle feste e a tutte le manifestazioni della vita pubblica insieme al marito.

Essa era indipendente disinvolta in una linea di assoluta uguaglianza con gli uomini.

Molto bella ed elegante se dobbiamo dare fede agli affreschi.

I suoi gioielli arrivati fino a noi, sono stupendi per lo splendore e per la raffinatezza.

La donna romana ( 200 a.c. … 400 )

Verso il secondo secolo a.c. l'influenza della Grecia contagia questa donna semplice austera pur se molto bella.

L'immagine preferita dagli uomini restava pur sempre la matrona che come nel tempo antico trascorreva le giornate in casa a filare la lana circondata dalle ancelle.

Abbandonata la sua semplice veste e i suoi modi di vita severa, incomincia ad agghindarsi, ad arricciare i capelli, a schiarirli per imitare le bionde del nord.

Combatte per ottenere l'indipendenza: la ottiene diventando capricciosa ed autoritaria.

Ama il lusso, non conosce moderazione, il suo trucco si fa sempre più vistoso.

Se non riesce ad imbiondire i capelli li cosparge di polvere d'oro e così, bella sfolgorante, conturbante è spesso causa di tradimenti, intrighi, decadenza.

Alle terme le donne indossavano il due pezzi e dopo il bagno per tonificare i muscoli e mantenere la linea giocavano a palla, si facevano massaggiare e ungere con unguenti a base di miele, olio e latte d'asina.

La donna sopra la tunica portava la stola e per uscire un mantello con un lembo del quale si copriva il capo.

In mano aveva un ventaglio di piume ed un ombrellino sempre aperto.

La donna cristiana ( 60……….. )

Con la nascita del cristianesimo si fa viva nella donna la coscienza della nuova dignità umana.

I suoi occhi limpidi, sereni, coraggiosi hanno imparato a guardare quasi con disprezzo le ricchezze del mondo che trova fatue confrontate con i tesori della vita eterna.

Il suo animo ricco di bontà e di carità trapela nel suo viso bello e dolcissimo.

La donna barbara. ( 400…..600 )

E' una donna nomade.

( Tacito afferma che le donne barbare andavano a caccia con gli uomini senza che vi fosse alcuna distinzione )

Segue il suo uomo che la venera perché la crede illuminata dagli dei.

La tratta con tenerezza anche se la costringe a seguirlo nelle lotte e sempre in pericolo.

La donna bizantina ( 380…….1452 )

E' troppo raffinata, troppo bella troppo poco umana; sembra una dea! Ambiziosa, appassionata, intelligente ed intrigante, troppo attaccata alla sua apparenza esteriore.

Questo è quanto si può capire dai mosaici che l'hanno immortalata.

Solo il suo sguardo è spento, lontano, vuoto.

L'aspetto rigido e quasi innaturale.

La donna indiana (300…….1800 )

La sua bellezza nobile e un po' delicata, vive schiva come un fiore di bosco.

Avvolta nel suo sari ci regala tutto il fascino dell'oriente misterioso.

La donna longobarda ( 600…800 )

La loro figura era rigida e austera, non badavano al trucco, gestivano gli averi dei loro guerrieri.

La donna carolingia ( 800…..950 )

Sposata sempre in giovane età, padrona del castello.

Teme il suo signore ma quasi sempre è una donna istruita più degli uomini.

 

 

La donna nel medioevo ( 476…….1492 )

Per il mondo medievale la donna è un essere inferiore.

Anche per la chiesa che pur ammettendo la parità, davanti a DIO, tra uomo e donna, questa era pur sempre vista come un essere debole e come tale destinata ad essere perpetuamente soggetta all'uomo sia da ragazza, che come moglie o come vedova.

Anche i diritti laici non erano certamente favorevoli alle donne: nel Diritto Romano la donna era arrivata al punto più alto sulla via della parificazione.

Nell'Editto di Rotari stabiliva che nessuna donna fosse capace di disporre da sola dei propri beni indipendentemente da qualsiasi tutela maschile.

Le convinzioni medievali, per cui la donna era debole, meno capace di ragionamento e tentatrice servivano proprio a legittimare il fatto che fosse trattata in maniera discriminatoria.

Figura femminile importante.

Matilde di Canossa 1046…..1115

Erede dei vasti domini nell'Italia centrale e in Emilia governò energicamente i suoi feudi.

Sostenne le riforme di Gregorio VII.

La donna nel 1200…1300

La donna pur essendo come tutte le donne del medioevo soggetta al padre e dopo al marito era anche idealizzata.

Esisteva un nesso fra gentilezza e amore cioè essa era considerata la donna angelo.

La donna era tramite fra l'uomo e Dio.

Nelle città medioevali le donne di solito non potevano avere cariche pubbliche e nel matrimonio la donna aveva una posizione subordinata rispetto al marito e spesso non poteva fare nessuna scelta senza il suo consenso.

Alcune donne, tuttavia riuscirono ad accumulare grandi ricchezze dedicandosi ad attività artigianali o commerciali.

Vi erano che non lavoravano per conto proprio ma collaboravano nell'attività del marito tenendo i conti oppure occupandosi del cambio di valuta.

Le donne che vivevano nelle città erano di solito abbastanza istruite, a volte più dei loro mariti.

Una donna, soprattutto se di famiglia benestante poteva essere costretta ad entrare in convento.

Vi furono però molte donne che parteciparono per propria scelta ai movimenti per il rinnovamento della chiesa. ( chiara d'Assisi )

La donna nel 1400….1500

La donna di questo periodo e sempre soggetta al padre e dopo al marito.

Inizia in questo periodo la femmina come strega.

Erano donne contadine, più intelligenti della media e conoscevano le erbe e i rudimenti della medicina.

Per esempio se una donna prendeva in braccio un bambino e questo si ammalava veniva subito considerata una strega.

Con la bolla del 1484 iniziò la caccia alle streghe.

Una donna intrappolata nell'accusa di stregoneria doveva superare prove pazzesche.

La strega secondo gli inquisitori doveva avere un punto del corpo insensibile.

Cosi le si conficcavano in diverse parti del corpo uno spillone per cercare quel punto.

La poveretta per far cessare la tortura, diceva che non sentiva più dolore.

La caccia alle streghe fini nel 1700 con l'illuminismo.

Figura femminile importante

Giovanna d'Arco 1412…….1431

Giovane contadina della Lorena che, sentendosi chiamata da Dio alla liberazione della Francia occupata dagli inglesi ottenne il comando il comando di un'armata e liberò Orleans e il territorio francese fino a Reims.

Catturata dai borgognoni fu venduta agli inglesi che la accusarono di stregoneria ed eresia e la arsero sul rogo.

La donna del 1600

La donna del 1600 era una donna consapevole della sua bellezza si truccava si faceva bella.

Faceva vita a corte era cortigiana affinava l'arte della seduzione.

Le ricche donne veneziane del 1600 sfoggiavano vestiti scollati con corpetto stretto alla vita e con gonne gonfiate a campana, fino ai piedi.

Ai piedi indossavano zoccoli con tacchi altissimi 30….40 cm.

Per camminare si facevano accompagnare da 2 ancelle.

Questo abbigliato abbigliamento sontuoso stava ad indicare che non avevano necessità di lavorare cioè appartenevano al mondo dei ricchi e dei nobili.

Diversa era la vita nelle campagne dove carestia e difficoltà economica facevano si che la donna avesse una vita media bassa.

La donna del 1700

Nel 1700 fiorisce la commedia dell'arte e le maschere femminili rappresentavano i vari tipi di personaggi.

La rappresentazione era arguta e i difetti venivano rappresentati iperbolicamente.

Con l'avvento dell'illuminismo e la rivoluzione francese la donna comincia a prendere coscienza di se stessa.

La donna lavorava a domicilio cioè il commerciante forniva il cotone o la lana che poi veniva lavorata da tutta la famiglia.

La rivoluzione industriale provoca un abbassamento della qualità della vita perché si creano dei quartieri sovraffollati con famiglie numerose costrette a vivere in ambienti ristretti.

Il pensiero femminista nasce durante la Rivoluzione francese ( 1789 ) rivendicando parità di condizione tra uomo e donna soprattutto sul piano dell'educazione e dei diritti civili.

La donna del 1800

E' una donna che diventa più autonoma lavora in casa, lavora in fabbrica partecipa alle varie rivoluzioni.

Nel corso del 1800 le idee sul educazione e sui diritti civili viene continuata da Helen Taylor che sarà fra le iniziatrici del movimento per la conquista del voto alle donne in Inghilterra.

George Sand 1804…..1876 scrittrice francese.

A 18 anni sposa il barone Dudevant che poi abbandona per vivere liberamente.

Rappresenta la classica donna emancipata considerata nel suo tempo trasgressiva.

Vestiva da maschio e celebri erano i suoi amori fra i quali Chopin.

Anita Garibaldi conobbe Giuseppe G. nel 1839 lo sposò nel 1842.

Classica donna che abbandona tutto per seguire l'eroe.

In questo periodo le donne lavorano i campi o nelle filande.

Gli orari erano di 12 ore al giorno ( compreso il sabato ) .

La donna partoriva in casa, solo le più ricche avevano l'assistenza del medico.

La mortalità infantile era molto elevata a causa delle fatiche e degli stenti che pativano le madri.

Con l'avvento delle macchine tessili le donne diventano operaie.

Si diffonde il lavoro femminile e minorile perché così gli industriali pagavano meno la manodopera.

Inoltre queste unità lavoratrici avevano un comportamento più docile e si adattavano più facilmente alle regole della fabbrica.

Ai primi del 1800 la maggioranza della forza lavoro tessile era femminile.

( camiciaie, guantaie, merlettaie, cucitrici.)

verso la fine del 1800 le donne hanno una partecipazione attiva alle lotte operaie.

Le donne del resto avevano un ruolo attivo nell'economia del paese ( epoca Vittoriana )

Perché non solo si occupavano delle attività domestiche e della famiglia, ma erano anche impegnate nel lavoro dei campi, nelle industrie e nel lavoro a domicilio.

Le donne si batterono per ottenere miglioramenti economici ( sempre inferiore a quella degli uomini.) ma soprattutto si impegnarono per ottenere una legge che tutelasse il lavoro femminile.

Si mossero anche per ottenere una emancipazione che stesse al passo con l'evoluzione democratica delle istituzioni.

La loro parola d'ordine era " Non accettate protezione esigete giustizia."

La donna del 1900

In questo secolo appena terminato la donna si emancipa ottiene la parità di voto, l'uguaglianza e nel periodo 1960…1980 c'è uno sviluppo notevole del femminismo che porta la donna ad una radicalizzazione ed ad un rifiuto dell'uomo.

Fatti: 08-03-1908 nella fabbrica Cotton di New York scoppia un incendio e muoiono 129 operaie. Nel 1910 le donne eleggono l'8 marzo "giornata internazionale della donna "

19-06-1902 viene approvata la legge che regola il lavoro delle donne e dei fanciulli.

1870 le donne del Wyoming votano invece quelle italiane nel 1946.

Famiglia e maternità sono la centro delle battaglie che le donne sostengono in questo secolo.

Protagoniste del 1900.

Madame Curie ( Marie Sklodowska 1867….1934 )

Contro il conservatorismo maschile Marie ha collezionato vittorie su vittorie fino all'ultima postuma: quella di essere messa a riposare per l'eternità tra i grandi nel panteon francese.

Con i suoi due nobel dimostrò il valore di una scienziata.

Colpisce soprattutto la forza di questa signora, unica in posizione dominante dentro una realtà molto difficile per le donne in particolare per lei che era straniera.

Colui che più di tutti ha voluto sottolineare la sua grande forza femminile è stato Albert Einstein; disse infatti : Marie Curie e la sola persona che la gloria non abbia corrotto.

Florence Nightingale ( 1820….1910)

Fonda la prima scuola per infermiere da cui nasceranno le Crocerossine

Maria Montessori ( 1870…1952 )

Un mondo a misura di bambino.

E' il sogno che perseguirà per tutta la vita, nella teoria come nella pratica.

Pubblica nel 1909, Metodo della pedagogia scientifica.

Madre Teresa di Calcutta (1910…1997)

Premio nobel per la pace nel 1979.

Dedica tutta la sua vita a servire i poveri e i moribondi vivendo come loro.

Fonda la congregazione delle Missionarie della Carità, in prima linea nell'assistenza agli ultimi.

11-05-2000