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Diario della crisi: 2011 - quarantunesimo mese di 84.
i mesi "relativamente duri" della degenerazione sociale!
SULLA CRISI
Il disastro in corso è chiaro da gennaio, come minimo!
(verso la teoria di Lester R. Brown)
13/07/2011
Di F. Allegri
Da più di tre anni scrivo questo diario della crisi e si può dire che ho previsto tutto e soprattutto che tutto quello che è accaduto era prevedibile: sia i fatti che i momenti e talvolta entrambi!
Non avevo pensato alla guerra di Libia ovvero agli interessi inconfessabili dell’Italia, ma avevo detto (e l’avevo chiaro in me) che marzo sarebbe stato un mese cruciale per I DESTINI DI QUESTO NUOVO ED ENNESIMO ANNO DI CRISI.
Come dico nel titolo: “Il disastro in corso è chiaro da gennaio, come minimo!”
Oggi darò una prima spiegazione, ma nei prossimi giorni una mia periodica traduzione degli scritti di Lester R. Brown mi permetterà quell’approfondimento che il pensiero politico ed economico italico non può fare. Io lessi quello scritto a gennaio!
Oggi farò le premesse necessarie a quello scritto.
Questa non è una crisi come ce ne sono state tante e spesso: è qualcosa di diverso e peggiore anche rispetto alla crisi del 1929.
E’ la crisi del mondo occidentale così come lo crearono e studiarono i poteri forti e gli stati imperiali dominanti dopo la seconda guerra mondiale.
Va in crisi l’ideologia liberal democratica e nasce il terzo capitalismo che sarà caratterizzato dai dissidi tra i vecchi stati dominanti democratici e ricchi da un lato e le grandi nazioni in via di sviluppo guidate da dittature o da pseudo democrazie fragili, popolose e senza delle illusioni sullo sviluppo inevitabile.
A fine gennaio la Tunisia era già in fiamme e l’Egitto era vicino al colpo di palazzo, qualcuno pensava anche all’effetto domino nei paesi arabi del mediterraneo …. tutti sistemi politici che erano clienti buoni della nostra industria e tutti alleati del nostro governo di minoranza e senza un progetto politico.
Lester Brown ha dato una spiegazione originale a questa crisi mondiale.
Da un lato ci sono gli scritti che ho tradotto nelle scorse settimane e che spiegano gli aumenti mondiali del prezzo del grano e di tutti gli alimenti basilari per popolazioni povere e giovani.
Questa è la penuria del pianeta che scalda a livello parziale, ma ad essa va aggiunta la bomba demografica.
Lester Brown ha fatto questa ricerca incrociata nei paesi che sono crollati fino ad oggi e presto vi darò i risultati della sua fatica.
L’aggravamento della crisi è dietro l’angolo e i sacrifici che continuano a chiederci si riveleranno vani, certamente nel medio e lungo termine, forse anche a breve.
Al momento continua la stretta alleanza fra i poteri forti americani e la dittatura Cinese e questa ha tanti inconvenienti: in primis danneggia anche i cittadini americani, sia gli elettori democratici che quelli repubblicani. A lungo termine la situazione si complica e io penso come Lester Brown: questo non è lo sviluppo possibile per la Cina; è un abbraccio mortale e forse anche una strada senza ritorno per quel regime.
L’Europa unita a livello bancario e monetario è in mezzo, tra la dittatura popolosa e l’impero impoverito e mal amministrato!
Mi direte che la Cina aumenta il PIL del 10% annuo?
Mi direte che Giannino (chi?) ha previsto la parità di PIL tra USA e Cina entro il 2019 (per altri anche prima)?
Io vi rispondo qui che il PIL cinese è un falso gonfiato da quell’inflazione che caratterizza tutti i boom produttivi dell’industrializzazione pesante e inquinante: anche la Cina ha la sua bolla e la circonda con problemi seri di sovra – popolazione, inquinamento, impoverimento dei terreni agricoli, aumenti vertiginosi di tutte quelle malattie che caratterizzano le nostre nazioni.
Io voglio aggiungere altre considerazioni strettamente correlate.
Il capitalismo imperiale e dittatoriale non garantirà i livelli di consumismo conosciuti in passato.
E’ luglio e la gente va al mare solo il sabato e/o la domenica. Ecco spiegato l’affollamento delle nostre spiagge: sono tutti a casa e le agenzie non faranno il tutto esaurito nemmeno ad agosto.
L’apatia dei giovani fa il resto specie se accompagnata dei limiti della nostra classe dirigente che nessuno ha selezionato con criteri moderni.
Siamo a tutti gli uomini del Presidentissimo e del governicchio.
Come si fa ad avere un governo di minoranza in momenti così difficili?
Semplice, bastano opposizioni divise e spesso incapaci di valutare quello che accade e accadrà.
Il resto lo fa il mediocre interesse di bottega e la perversione generalizzata e diffusa in ogni ceto sociale e politica!
Auguri Italia, ne avrai bisogno!
Verrà la crisi e farà quel che vuole!
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