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Lo stadio perso...
26-05-03
Vorremmo esprimere il nostro parere in
merito ai vari interventi sulla realizzazione dello stadio del Brescia e, in
particolare, su un intervento recente di un nostro concittadino Alberti, il
quale, chiamato forse a dover difendere una causa indifendibile, così scrive
in una sua missiva (regolarmente pubblicata): “A mio modesto avviso il
«guadagno» per Montichiari è innanzitutto ecologico! (di poco conto?)…”
“…per il sottoscritto, è quantomeno demoralizzante vedersi ormai tutto solo”
-…non si chiede il perché di questa solitudine?- “Non varrebbe bene invece
una marcia…” (contro lo stadio a Castenedolo). Stupiti da queste “originali
considerazioni”, rispondiamo al nostro concittadino che per il territorio,
un centro ricreativo del genere sicuramente non rappresenta un “grande
danno”: primo, perché viene comunque a sorgere dall’altra parte della strada
che divide i comuni; secondo, perché mette il comune che lo ospita al riparo
da futuri insediamenti (strade o discariche o altro). Tuttavia, i cittadini
vanno il più possibile informati sui dati dell’operazione. Citiamo
testualmente quanto riportato dal foglio che il concittadino, nella sua
lettera, tanto critica (l’Eco della Bassa) e, che secondo noi, dovrebbero,
invece, essere ampiamente diffusi, dato che nessuno li ha smentiti.
Riportiamo testualmente di cosa si parla:
“1
- Stadio di calcio da 25.000 posti a sedere, tutti numerati, con un
parcheggio di circa 5000 posti auto.
2
- Un comparto centrale che, rispettando completamente la tipologia
costruttiva della cascina esistente, proporrà un albergo da 120 camere con
annessa ristorazione, il recupero della cascina con Museo della Civiltà
Contadina, un Centro culturale scientifico per l'università dello Sport.
3
- Un grande centro di attività sportive, tempo libero, fitness.
4
- Un centro Service e shopping- tempo libero-ludico ricreativo (multisale
ecc...)
Ora veniamo a quantificare quanto Castenedolo introiterà e di
conseguenza quanto Montichiari ha perso.
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OPERE DI URBANIZZAZIONE
EURO 7.500.000 pari a 14 miliardi di Lire
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OPERE DI URBANIZZAZIONE STRAORDINARIA EURO 9.500.000
pari a 19 miliardi di Lire
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PALESTRA PER BASKET-VOLLEY EURO
1.600.000 pari a 3 miliardi di Lire
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ICI ANNUALE... (per sempre)
EURO 1.000.000 pari a 2 miliardi di Lire
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VIABILITÀ
MINORE (completamente a
carico della ditta
costruttrice per un costo
ora non quantificabile)
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OCCUPAZIONE
DIRETTA 1.500\2.000 persone
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OCCUPAZIONE
INDOTTO 600 persone”
Ecco dunque il guadagno di Montichiari.
Aggiungerei anche una precisazione un po’ tecnica per chi dice che
Montichiari è già un paese ricco: gli introiti sopra citati, dell’ICI in
particolare, si ascrivono nella parte ordinaria del bilancio comunale
(quella cioè destinata a finanziare i servizi dei cittadini). Ci
chiediamo quali sarebbero le reazioni di qualsiasi buon imprenditore
monteclarense riguardo a suoi responsabili che gli fanno scappare un
introito netto di 2 miliardi di vecchie lire all’anno, senza contare gli
extra e l’immagine. E il nostro sindaco che fa? In questo caso,
infatti, si tratta di soldi di tutti, che i cittadini, a parità di tutto, o
dovranno sborsare dalle loro tasche o dovranno rinunciare a servizi oppure a
possibili sconti sui servizi attuali stessi. La stampa, per fornire un
servizio alla democrazia non ha solo il compito ma anche il dovere di
informare su queste cose. Sarebbe per noi un segnale grave se
si negasse voce alle forze politiche di opposizione in un momento tanto
delicato. Qualcuno si chiede perché è successo questo?
Esistono responsabilità? Si evidenzia da solo il fatto che la perdita di
un’opera provinciale quale lo stadio porta anche un conseguente calo
di prestigio del paese cosa che, anche qui, colpisce tutti cittadini
e le attività monteclarensi: dalle immobiliari, alle imprese, ai
commercianti; inoltre, si perde anche una buona occasione per realizzare un
centro di svago e di sport per i giovani monteclarensi.
Concludiamo con una considerazione sui metodi degli amministratori di centro
sinistra di Castenedolo, i quali cercano di avvicinare le istituzioni
ai cittadini con incontri e dibattiti aperti: cosa per noi positiva
in sé, poiché a nostro avviso, la democrazia è un sistema che
coinvolge ogni giorno i cittadini sui problemi quotidiani educandoli alla
partecipazione attiva alla vita del paese, non è una delega in
bianco data a chi governa solo il giorno delle elezioni.
Gruppo di coordinamento
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