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Intervento sul Palazzetto del Centro Fiera di Montichiari...
Vogliono abbattere il "Palafiera"
12-03-03
Uno dei temi più "caldi" della vita politico-amministrativa monteclarense di
queste settimane riguarda la paventata volontà, da parte del Consiglio
d'Amministrazione del Centro Fiera, di abbattere il PalaFiera. Ciò in un
contesto che, contemporaneamente alla demolizione del vicino padiglione
Cremona, prevede la costruzione di un nuovo spazio espositivo da 8.000 metri
quadrati.
La sparizione del PalaFiera verrebbe principalmente a
penalizzare Montichiari di una struttura fondamentale nell'economia
dello sviluppo e dell'attività delle numerosissime società sportive
operanti sul territorio, ma non solo.
Già in consiglio comunale le opposizioni - in primis il PPM -
avevano sollevato pesanti obiezioni circa la smobilitazione di tale
struttura. L'attenzione posta alla voce delle minoranze in QUESTO consiglio
comunale è nota a tanti, ma la questione in oggetto esula dalle competenze
dell'organo municipale, spettando al CdA del Centro Fiera, venendo
così demandata ad una sede in cui l'attuale maggioranza politica
monteclarense occupa TUTTE le poltrone del CdA stesso. Ogni decisione in
merito è di competenza di quest'ultimo organo, il quale si sarebbe dovuto
pronunciare a riguardo nella seduta del 12 marzo scorso. In tale
riunione l'argomento è stato accantonato, e non si sa, a tutt'oggi, quali
saranno i destini del PalaFiera.
Sorta con la funzione di "sala aste", nel 1984
l'amministrazione Badilini riuscì ad ottenere un contributo dall'allora
Cassa Rurale ed Artigiana (l'attuale Banca del Garda), così che si poté
operare la trasformazione in palasport, ove trovò collocazione dapprima la
società di basket (che da allora ne ha fatto il fulcro della propria
attività, con la prima squadra in serie B d'Eccellenza ed oltre 100
ragazzi del settore giovanile), e poi, siccome la struttura era l'unica
omologabile per la serie "A" in tutta la provincia (se si esclude il
vetusto "Ciambellone" cittadino proprietà dell'E.I.B., dismesso di li a
pochi anni), la pallavolo, proveniente da Carpenedolo.
Il PalaFiera non soddisfa comunque esclusive esigenze
sportive: la sua collocazione all'interno del comprensorio fieristico lo
rende utilizzabile ed appropriato anche per aste, mostre, esposizioni
animali e conferenze in cui si preveda l'afflusso di un numero considerevole
di partecipanti. Sovente - poi - esso è stato teatro di manifestazioni
culturali, spettacoli, concerti. L'omologazione - attualmente per 1460
posti a sedere - lo rende comunque uno dei primi cinque "contenitori"
sportivi della provincia, uno dei pochi dotato di (costosa) pavimentazione
in parquet con intercapedine sottostante.
La città di Montichiari, con la propria storica vocazione sportiva,
necessita di un impianto di questa portata, una struttura "medio-grande" che
non presenti gli onerosi costi di gestione del PalaGeorge e che comunque
asserva anche ad esigenze diverse da quelle per cui venne realizzato quest'ultimo.
Montichiari "vive" di sport (o almeno ne ha vissuto attivamente
fino al 1999!), e la domanda di ambienti ove praticare attività motoria
è costantemente maggiore dell'offerta. La palestra di Vighizzolo, di
cui si parla da anni, se verrà mai realizzata non sarà un sostitutivo del
PalaFiera bensì un ambiente da tanti sognato ma funzionale principalmente
alle esigenze di una popolosa frazione.
L'attuale Amministrazione Comunale si fregia di aver istituito a Montichiari,
a partire dal prossimo anno scolastico, il "liceo scientifico-sportivo
statale", prototipo di questo nuovo indirizzo educativo in provincia di
Brescia; si presume che l'idea sia sorta in virtù anche della presenza di
adeguate strutture sportive e della realizzazione di altre a loro
complemento (nuovo stadio, velodromo, pista di atletica)... ed il CdA del
Centro Fiera vuole demolire il PalaFiera - lo ripetiamo, la seconda
struttura per dimensioni sul territorio ed una delle prime cinque-sei
nell'intera provincia - per costruire un nuovo padiglione. Nessuna linea
politica programmatica alla base di questa scelta è stata resa nota ai
cittadini; rimane solo la consapevolezza, se l'abbattimento verrà
deliberato, che Montichiari si troverà privata di un consistente pezzo della
propria storia sportiva e, principalmente, di una struttura ancora
indispensabile alla comunità.
Il gruppo di coordinamento.
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