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Ultimo aggiornamento: 19-01-04
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No alla Guerra10-3-03 Il Circolo Territoriale della Margherita di Montichiari, in sintonia con “La Margherita” a livello nazionale, regionale e provinciale, si richiama con forza ai dettami della nostra Costituzione (art. 11) che “ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali” e ,in particolare, ripudia l’idea pericolosa della “guerra preventiva” teorizzata dall’Amministrazione Bush. Facciamo nostre le parole di Rutelli: “Siamo per il disarmo dell’Iraq e siamo contro il terrorismo. Per questo abbiamo appoggiato la missione dei nostri alpini in Afghanistan, che è finalizzata a contrastare i rigurgiti del regime talebano, e per questo diciamo no alla guerra e sì alla proposta franco-tedesca di un massiccio intervento delle forze Onu per procedere al disarmo del dittatore iracheno. Agli Usa dobbiamo dire chiaro e forte che siamo loro amici e alleati, ma non sudditi. E lo dobbiamo dire con una voce sola: l’Europa deve essere protagonista della scena internazionale, non può continuare ad essere un gigante economico e un nano politico”. La lotta al terrorismo internazionale esige, da un lato la massima repressione contro di esso, e, dall’altro lo sforzo per il riconoscimento del primato della Politica e della Diplomazia per rimuoverne le cause oggettive, a cominciare dal conflitto medio – orientale. Su ciò ci sentiamo in perfetta sintonia con la forte e coraggiosa presa di posizione per la Pace assunta dal Vaticano e dal Santo Padre, Giovanni Paolo II. Siamo schierati con il Presidente della U.E, Romano Prodi, per il rafforzamento dell’Europa e ci opponiamo con la massima energia all’atteggiamento del Governo Berlusconi che, per calcoli di potere e di protagonismo personale, rischia di dividere l’Europa per renderla subalterna all’egemonia americana, compiendo uno strappo con la tradizionale politica estera italiana, che è sempre stata europeista e che ha sempre concepito il Patto Atlantico come un patto di difesa tra soggetti di pari dignità e mai come subordinazione all’alleato più forte. Non vediamo infatti, una linea politica chiara nella continua spola del nostro Presidente del Consiglio tra Washington e Mosca. Auspichiamo invece che il nostro Governo si adoperi fortemente per favorire l’adozione di una posizione comune dell’Unione Europea, con Francia e Germania, ove prevalga la saggezza rispetto al bisogno di manifestare sempre e comunque la solidarietà all’ alleato americano. Auspichiamo inoltre il massimo impegno a utilizzare e rafforzare tutte le ipotesi che scongiurino un intervento armato. Questo significa dare un regime cogente alle ispezioni ONU, che continueranno fino al 14 febbraio, e sperare che il Consiglio di Sicurezza possa trovarsi d’accordo a rafforzare questo regime d’ispezione. L’obiettivo di questa stagione diplomatica deve essere lo smantellamento degli arsenali, e non l’invasione dell’Iraq. Questo vorremmo sentire detto chiaramente dai rappresentanti del nostro Governo. Oggi, anche una guerra vinta non chiude definitivamente il conflitto che voleva chiudere: anzi, forse, lo riapre in forme più nuove e terribili. E’ con questa convinzione che dobbiamo impegnarci per la pace: una conquista di civiltà che davamo per acquisita e che invece ha ancora bisogno di essere difesa, ogni giorno. Difendere la pace significa rimboccarsi concretamente le maniche e lavorare per sconfiggere le ragioni della guerra: la fame, la povertà, il sottosviluppo, la paura, il terrore; ma significa anche far sentire la nostra voce in un momento cruciale e decisivo per il futuro di tutti a favore della pace.
Circolo La Margherita di
Montichiari Stefano Mutti
Ultimo aggiornamento: 19-01-04 |