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MERCATI
I mercati negli anni '30
Les Halles centrales di Parigi.
Servono a fornire all'ingrosso alla grande città vettovaglie d'ogni genere ed occupano una superficie coperta di 87790 mq, di cui 43000 per passaggi coperti, 3800 per la tettoia dei cereali, e 40390 per le altre tettoie di vendita. I1 mercato che vediamo in fig. si divide in due parti: nella parte orientale di 21080 mq e nella parte occidentale di 19.310 mq, posto ad ovest del "Boulevard des Halles", strada scoperta larga 31.50 m, che attraversa tutta la vasta costruzione.
Quattro strade coperte di l5 m di larghezza in direzione trasversale e parallele al detto "Boulevard" ed un'altra simile longitudinale mediana suddividono il mercato in dieci corpi di fabbrica rettangolari lunghi 55 m, di cui sei sono larghi 40 m e quattro 52 m, e in altri corpi di forma trapezoidale mistilinea davanti al già mercato circolare per i cereali, convertito in Borsa di commercio. Ognuno di tali padiglioni è provvisto di sotterraneo con comode scale d'accesso. Nei sotterranei vi sono magazzini per il pollame vivo, per la conservazione del pesce in vasche, per casse, cesti, ecc.
Secondo il progetto degli architetti Baltard e Callet, le piante e la mezza sezione longitudinale di una galleria, poste subito di seguito, danno un'idea di questo grande mercato coperto, che è divenuto tipico, sotto l'aspetto costruttivo, per i mercati coperti di molte altre città della Francia e del Belgio, e che fu imitato anche da altri paesi, non esclusa l'Italia, talvolta contro l'opportunità e la convenienza.
Del resto lo stesso Baltard nella sua monografia sulle Halles centrales ebbe a scrivere: "Non pretendiamo che i mercati coperti di Parigi siano un modello da copiarsi tale e quale in ogni luogo e in ogni circostanza. Tutt'altro. Ai costruttori stranieri del nord e del mezzodì che ci hanno consultato abbiamo ripetuto a sazietà, e lo torniamo a dire qui, che certe disposizioni dell'edificio parigino, se sono suscettibili di essere imitate, si deve prima di tutto, il che è elementare, pensare al clima nel quale si costruisce, ed al materiale di cui si dispone. Trascurando tali avvertenze e riproducendo un tipo unico, estesamente adottato, senza fare nuovi studi d'invenzione, o almeno di modificazione, i costruttori corrono il rischio di farsi maledire dai contribuenti e da quelli che essi condannano a gelare o a bruciare in costruzioni incomplete o mal ragionate".
E qui il Baltard stigmatizza tanto l'eccessiva predilezione che si è avuto per il ferro, quanto la tendenza di seguire la moda anche nelle cose più serie.
Il padiglione è formato con colonnette di ghisa, e ognuna delle quattro fronti presenta una serie di arcate metalliche ribassate, di 6 m. di apertura da asse ad asse e di 8 m. di altezza. Il coperto dei padiglioni è a quattro spioventi, con lanterna di ghisa ad arcate, e il suo colmo è a 25 m dal suolo. La copertura è di zinco, ma al di sotto fu costruito un soffitto di legno, così da ottenere una camera d'aria coibente per il freddo e per il caldo. Le arcate aperte su ciascuno dei lati dei padiglioni sono provviste di gelosie di ferro a palette di cristallo smerigliate, che lasciano passare aria e luce, ma non il sole. Tali aperture discendono fino ad un basamento fatto di mattoni di 2.60 m d'altezza. Anche le arcate della lanterna sono provviste di palette simili. L'acqua è fornita abbondantemente da 40 fontanelle; il pavimento è in asfalto. I locali sotterranei sono alti m. 3.80 e coperti da volte a crociera di mattoni con nervature e pilastri di ghisa. Ciascun padiglione comprende 18 serie di dieci posti. I posteggi sono larghi e profondi 2 m e separati fra loro da strade di 2 m di larghezza.
Binari ferroviari della lunghezza di 4800 m, disposti nei sotterranei, collegano il mercato con le ferrovie di circonvallazione.
In ciascun padiglione sono ricavati adatti locali per gli impiegati del mercato e per la pulizia, e vicino ad essi sono disposte le scale che conducono alle cantine.
Le botteghe dei macellai (3 mq) sono guarnite di ceppi massicci di legno e di stadere, e la vendita della carne è fatta su banchi di marmo; le botteghe per la vendita dei legumi sono circondate soltanto da una barriera di legno incorniciata in ferro, alla quale sono assicurati dei recipienti a giorno e delle tavolette per la mostra delle derrate.
II padiglione del pesce contiene 49 gruppi di tavole di marmo bianco, ciascuno diviso in quattro posti di vendita.
Le tavole sono inclinate verso il compratore e provviste di cannelle d'acqua: l'orlo inferiore della tavola è rialzato per costringere l'acqua a smaltirsi dai relativi fori di scarico. I posti di vendita del pesce d'acqua dolce sono provvisti di vasca con acqua corrente per mantenervelo vivo. Alcune tavole di marmo grigio sono destinate alla vendita del pesce salato e provviste di pompa per rifornire l'acqua necessaria. Nella cantina di questo padiglione vi è un canale d'acqua corrente, diviso con griglie in tanti serbatoi, per le grandi provviste di pesce d'acqua dolce che vi si mantiene vivo.
L'edificio circolare, che si vede nella pianta, fu modificato, demolendone la galleria circolare, e lasciando soltanto la parte centrale coperta a cupola, per formare la Borsa di commercio, mentre prima era destinata a mercato del grano (Halle au blé).
Parigi ha poi altri 12 mercati coperti per vendita al minuto e 21 scoperti, amministrati dal Municipio più 15 mercati concessi a società e 4 gestiti da privati. A questi si devono poi aggiungere 17 altri piccoli mercati e 4 per fiori su piazze scoperte. Ci sono poi ancora: il mercato del bestiame della Villette; il mercato degli equini e delle vetture, che si tiene il mercoledì e il sabato; il mercato del vino e spiriti che si tiene nel1 Entrepôt de Bercy e nel quai Saint-Bernard; due mercati di uccelli vivi e due mercati per ferravecchi e indumenti usati.
I mercati coperti amministrati dal Municipio sono quelli di: Saint Germain, Carmes, Blancs-Manteaux, Bauvau-Saint-Antoine, La Chapelle, Passy, Nicole, Gros-Caillou, Martyrs, Ave Maria, Temple, Wagram. Uno dei più antichi è quello di Saint Germain, costruito in muratura nel 1821 dall'arch. Blondel. Altri mercati degni di note sono: quello dei Martiri, incassato fra proprietà private e le cui fronti opposte sono su due vie non a livello: occupa un'area di 1600 mq e contiene l50 posti di vendita; quello della Rue de Grenelle, costruito dall'architetto Normand, che copre un'area di 2014 mq ed ha 258 posti di vendita: esso è del tipo delle Halles centrales, cioè con ossatura metallica, e sullo stesso tipo è modellato il mercato dell'Avenue des Ternes, rettangolare, coprente un'area di 1860 mq.
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