Progetti e studi di architettura

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MERCATI

 

I mercati negli anni '30

3. Locali necessari: disposizioni generali d'impianto

  1. Mercato all'ingrosso.
    A questo occorrono;
    1. Tettoie che proteggano, anche lateralmente, compratori e venditori dalle intemperie:
    2. Sotterranei per deposito merci, provviste, ecc.
    3. Frigoriferi per la conservazione di carni, volatili, pesci, ecc.
    4. Locali per gli impiegati d'amministrazione e di vigilanza;
    5. Locale funzionante da borsa con annessi;
    6. Ufficio per le contrattazioni;
    7. Posta e telegrafo;
    8. Latrine e locali accessori;
    9. Alloggio del custode con ingresso proprio dall'esterno.
    Nelle tettoie ove si espongono le merci non occorrono né divisioni stabili né banchi fissi: basta limitare i posti (posteggi) sul pavimento con strisce di colore ben visibile, diverso di quello del pavimento, e segnare lo spazio destinato al pubblico mediante leggeri steccati mobili.
    Le strade interne dovranno essere praticabili con carri, anche ferroviari, sicché il loro pavimento dovrà essere solido, formato con grosse lastre di pietra o con pietrine da carreggio ed essere provvisto di rotaie. Il piano destinato alle derrate e al pubblico sarà più alto di quello di dette strade, in modo che lo scarico dai carri, specialmente dai ferroviari, avvenga a livello. Tale sopraelevazione giova anche per la migliore illuminazione ed aerazione dei sotterranei ove esistano.
    All'ingresso del mercato vi deve essere una pesa a bilico: anche le uscite sarà opportuno provvederle di pese simili.
    I magazzini, siano o non sotterranei, dovranno essere cosi fatti che le derrate rimaste invendute, o quelle che vi sono depositate fin dal loro arrivo, si conservino bene in locali distinti e chiusi. È appunto per questo che si ricorre alle ghiacciaie e meglio ai frigoriferi.
    Per accedere ai sotterranei si disporrà di un numero sufficiente di comode scale, di larghezza non inferiore a m. 1.50. Se il mercato è molto grande e i suoi magazzini sotterranei sono disposti in due piani, si ricorrerà al sussidio di montacarichi.
    I locali per gli impiegati si collocheranno in un punto preferibilmente centrale, e fra loro vi sarà un locale destinato agli assaggi e alle analisi.
    Se il mercato è piuttosto vasto, non basterà un gruppo di latrine: se ne collocheranno quindi almeno due gruppi alle estremità delle tettoie, separando quelli per uomini da quelli per donne. Sara bene che ai locali degli impiegati sia annessa una latrina propria.

  2. Mercato misto.
    Quando il mercato all'ingrosso si voglia destinare ad uso promiscuo, cioè all'ingrosso e al minuto, si destineranno certe ore per le grandi contrattazioni, e dopo, tolte le separazioni, si potrà provvedere alla vendita al minuto delle derrate che non richiedono banchi e possono essere deposte sul pavimento o esposte in sacchi, ceste e simili. Questo genere ibrido di mercato non e pero consigliabile, tanto più che il mercato al minuto non può servire alla vendita di ogni sorta di derrate.

  3. Mercato a mezzo ingrosso.
    Anche a questo si dovrà poter accedere con carri ordinari e ferroviari, sicché in proposito vale quanto si b detto precedentemente.
    II locale delle vendite sarà diviso per mezzo da un bancone fisso di ferro coi relativi passaggi chiudibili. Una delle due parti sarà destinata al pubblico, che vi entrerà da appositi ingressi: l'altra al banditore d'incanto; è su di essa che si scaricheranno le merci e si apriranno gli uffici di amministrazione.
    Si suggerisce di fare semicircolari o molto lunghi i banchi di vendita e di farne parecchi, cosi che le vendite avvengano contemporaneamente in parecchi punti e anche di far disporre il pavimento per il pubblico a gradinata, affinché esso veda bene le merci poste all'incanto e a sua volta sia pure veduto dal banditore.

  4. Mercati al minuto.
    Per questi non occorrono uffici speciali per le vendite: basta provvedere locali per il custode, per l'appaltatore, per la pesatura e le latrine. Solamente, quando il mercato ha un'importanza molto grande, si potranno aggiungere uffici per gli ispettori delle derrate e per la polizia, nonché ristoratori e cade.
    Anche questi mercati si provvederanno di sotterranei, ove il sottosuolo lo consenta, per destinarli a deposito delle merci invendute. Perciò essi saranno divisi in scompartimenti chiusi ma ben aerati cd illuminanti. Un certo numero di scompartimenti sarà destinato alle derrate facilmente deperibili e servito quindi da un frigorifero. Se il mercato non b tanto grande, potrà essere anche sufficiente una ghiacciaia: ma, come risulta dalla trattazione che abbiamo fatta circa i frigoriferi, vi sono oggigiorno apparecchi frigoriferi tali che sostituiscono le ghiacciaie anche piccole e in luogo degli inconvenienti che queste presentano offrono invece grandissimi vantaggi.
    II piano di questi mercati si sopraeleverà alquanto dal suolo, sia per renderli più asciutti, sia per illuminare cd aerare meglio i sotterranei, ed anche per rendere più pronto e facile lo smaltimento delle acque di lavatura e di rifiuto in genere. Circa le particolarità inerenti ai banchi di vendita, ecc.. Mentre i mercati all'ingrosso e a mezzo ingrosso sono a un sol piano, quelli al minuto possono anche essere a due piani, e allora si dovrà provvedere, oltre alle scale per i sotterranei, a quella per salire al primo piano. Anche queste scale dovranno essere comode tanto per larghezza delle branche quanto per l'alzata e la pedata degli scalini. Non occorrono ascensori, ma sarà bene che per le derrate e merci da trasportarsi al primo piano vi sia almeno un montacarichi.
    Anche questi mercati saranno provvisti di latrine con antilatrine, lavabi, orinatoi, disposte in uno o più gruppi, a seconda dell'importanza del mercato e distinti per sesso.
    In certi casi si e fatto servire il sotterraneo anche per scopi differenti da quelli del mercato, destinandolo, per es., in parte a lavanderia. Questa promiscuità non e consigliabile: tutto al più si può impiantarvi un piccolo riparto di bagni a doccia, che potrà essere utile soprattutto in estate per i venditori.

  5. Tettoie ad uso mercato.
    Servono a sostituire i mercati allo scoperto, che si tengono nelle piazze. Sono tettoie aperte, solitamente col piano a livello del suolo stradale, prive di sotterranei e senza banchi fissi, poiché le merci vi sono deposte su tavoli provvisori, in ceste, in casse e simili. La vendita si fa m generale nelle ore mattutine, sicché a mezzogiorno l'area della tettoia viene sgombrata e si procede alla pulizia.
    Di solito ai quattro angoli della tettoia si costruiscono altrettanti casotti, ove si collocano le latrine, la pesa e l'ufficio dell'appaltatore del mercato. Qualcuno di essi può anche destinarsi a spacci stabili di carne o di pesce. Per comodità dei rivenditori, che mettono in mostra la loro merce sopra tavoli o banchi smontabili, sarebbe anche conveniente che la tettoia offrisse uno spazio chiuso per deporvi detti tavoli e cosi non obbligare il venditore a trasporti e ritrasporti. Naturalmente egli pagherà una tassa di deposito.
    Per i mercati dei fiori, del vino, di merci varie, tenuti soprattutto in determinate epoche, servono queste tettoie o fisse o smontabili. Ma mentre nel primo caso si costruiscono preferibilmente metalliche o di calcestruzzo armato, nel secondo sono di ossatura lignea oppure mista.
    Delle altre particolarità relative alla struttura, agli scompartimenti e banchi di vendita, all'illuminazione, all'aerazione, alla fognatura, diremo ora.