Progetti e studi di architettura

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MERCATI

 

I mercati negli anni '30

4. Particolarità' costruttive.

  1. Struttura del fabbricato.
    Per coprire un grande spazio, quale occorre ad un mercato anche di media importanza, riducendo al minimo per numero e dimensioni i sostegni necessari alla copertura, le strutture più adatte sono quelle ad ossatura metallica o di calcestruzzo armato, fra le quali la prima permette sostegni di dimensioni ridottissime. Ma se queste strutture sono l'ideale per un mercato e se la stessa disposizione a file addossate dei posteggi permette l'adozione di sostegni intermedi, siano colonne metalliche o pilastrini di calcestruzzo armato, non è necessario che la medesima struttura si adotti per le pareti perimetrali del mercato, quando si vuole con perimetro chiuso.
    Se si pensa però che al mercato occorre la maggior quantità possibile di luce e di aria, non si dovrebbe dar torto a coloro che opinano essere meglio adatta di qualunque altra la struttura leggera anche per le pareti esterne, potendosi con essa ottenere i massimi vuoti, da chiudere con vetrate o con gelosie a palette di vetro, le quali lasciano passare la luce e l'aria, e se sono di lastra abbastanza grossa e di vetro verde o colorato, servono anche ad intercettare i raggi solari.
    D'altro lato è da osservare che, collocando i posteggi lungo le pareti esterne, questi occupano una certa altezza di parete, la quale dev'essere perciò piena, e che per un mercato la migliore illuminazione è quella che viene dall'alto, o da finestre delle pareti esterne, o dalla copertura fatta con lucernari a lanterna: sicché cade la più forte ragione che giustificherebbe l'ossatura leggera anche per le pareti esterne, alla quale poi si rimprovera di non essere affatto coibente, sicché o troppo fredda o troppo calda riesce la temperatura interna del mercato con grave disagio per venditore ed acquirenti e con anche più grave danno per le derrate.
    Ci pare quindi assai più conveniente costruire le pareti esterne con una buona muratura o di pietra, o laterizia ,o di pietra per la parte bassa e laterizia per la superiore, magari fatta con pareti doppie, riservando la struttura metallica per i sostegni interni e per la copertura.
    Se si adotta la struttura a calcestruzzo armato, allora le pareti esterne potranno essere a pilastri e piattabande con riempimento di muratura di mattoni a parete doppia e, data la possibilità di ottenere col calcestruzzo armato un'ossatura con membrature di piccola sezione e di gran portata o altezza, si potrà adottare con molta convenienza il calcestruzzo amato, anche per la copertura e per i sostegni interni di essa. Fra i primi mercati così costruiti citiamo quello di Genova. Aggiungeremo che questo genere di costruzione è poi soprattutto consigliabile per la sua alta resistenza al fuoco, ciò che è di non piccola importanza per un fabbricato ad uso mercato, per la sua resistenza ai movimenti tellurici e agli agenti atmosferici, e quindi per la sua durata, senza richiedere le non indifferenti spese di mantenimento occorrenti per una struttura completamente metallica.
    Si suggerisce anche la struttura a shed, ossia con copertura a sega, purché le superfici vetrate siano rivolte a nord: non riteniamo però che sia una forma molto conveniente, soprattutto quando le campate formate dalle file di colonne hanno una portata un po' rilevante richiesta dall'ampiezza della corsia per il passaggio del pubblico e dalla profondità degli scompartimenti di vendita fiancheggianti la corsia stessa.

  2. Coperto.
    Si è usata molto la copertura con lamiere metalliche lisce o ondulate, appoggiate direttamente sull'orditura in ferro formante l'ossatura del coperto; tuttavia non è un sistema consigliabile per quanto economico, perché, specialmente nei paesi caldi, la lamiera riscaldata dal sole rende soffocante l'aria del mercato, e d'inverno la raffredda troppo. Di più produce un assordante e molesto rumore sotto gli scrosci della pioggia e sotto la grandine. Se però si vuole ricorrere alle lamiere metalliche converrà appoggiarle sopra un tavolato continuo o, meglio ancora, sopra listelli chiodati sul tavolato, in modo che fra lamiera e tavolato interceda uno strato d'aria che formi un cuscino coibente. La copertura di semplice lamiera presenta poi anche l'inconveniente della condensazione dell'umidità dell'ambiente e del conseguente gocciolamento, sgradevole per le persone e dannoso per le derrate.
    La copertura di lamiera fu specialmente preferita perché alla sua leggerezza consegue quella dell'armatura del coperto e dei suoi sostegni, e quindi una minore importanza delle fondazioni. Ma oggi si dispone di un materiale abbastanza leggero, resistente e duraturo, incombustibile, che non presenta gli inconvenienti delle coperture metalliche, escluso anche quello del deterioramento prodotto dagli agenti atmosferici: è l'eternit a lastre più o meno grandi, le quali si collocano come le lastre di lavagna, e mentre hanno di queste tutte le buone qualità vi aggiungono quelle della leggerezza e dell'infrangibilità anche sotto gli effetti del fuoco. E la copertura ideale non soltanto per mercati e per le tettoie in genere, ma anche per tutti gli altri fabbricati ed edifici, poiché permette di realizzare una grande economia nelle dimensioni dell'ossatura del coperto e quindi di peso e di spesa. Per l'armatura del coperto converrà evitare le capriate a tiranti, e attenersi alle travi a traliccio, e alle strutture centinate senza tiranti, e ciò per evitare il pericolo di sfasciamenti dovuti alla rottura di qualche chiavarda o di qualche tirante. Le armature dei mercati del Château d'Eau a Parigi, di Angers e di Villefrance, si sfasciarono e caddero per dette cause; e per la rottura di una testa di chiavarda precipitò pure la primitiva tettoia del mercato di piazza Bodoni a Torino dopo una abbondante nevicata che provocò sforzi eccezionali sui tiranti, a cui non resistette una chiavarda arrugginita e anche forse allentata dalle inevitabili trepidazioni che risentono di continuo le strutture metalliche. Nelle tettoie a pianta rettangolare o quadrata il coperto sarà provvisto di una o più sopraelevazioni oblunghe o quadrate a lanterna, e in quelle a pianta poligonale o circolare da una lanterna pure poligonale o circolare. Queste lanterne avranno pareti laterali così alte da formare finestrata di sufficiente superficie illuminante.

  3. Pavimentazione.
    Per le corsie di maggior movimento, percorse però soltanto da pedoni e da leggeri carrelli, si userà con vantaggio la pavimentazione d'asfalto compresso o meglio di piastrelle d'asfalto compresso. Esso è lavabile anche con disinfettanti, non è freddo e poco sdrucciolevole.
    Per i passaggi percorsi da carri serve bene una pavimentazione di pietra, e meglio di piastrelle d'asfalto compresso carreggiabili, oppure di piastrelle greificate carreggiabili, con scanalature, che impediscono agli animali di scivolare. Tanto per il pavimento d'asfalto semplice o compresso, come anche per le piastrelle basta un sottofondo di calcestruzzo di 8 cm di spessore.

  4. Illuminazione, aerazione e riscaldamento.
    Abbiamo già detto che l'illuminazione naturale si otterrà con finestre aperte nelle pareti esterne e con le lanterne del coperto. Le finestre si muniscono di gelosie con palette fisse di vetro nei climi non troppo freddi, e mobili in quelli molto freddi, così da poterle chiudere una sull'altra come si fa con gli sportelli delle gelosie comuni di legno, e impedire in tal modo il passaggio dell'aria fredda. È vero che così si compromette l'aerazione, ma questa si effettuerà o per mezzo d'aspirazione naturale entro appositi condotti sboccanti sopra il coperto o dalle pareti verticali delle lanterne, provviste di gelosie a palette di vetro, apribili e chiudibili a volontà, oppure per mezzo d'aspirazione artificiale prodotta da aspiratori meccanici. Non è necessario che tutte le finestre siano provviste di gelosie a palette e che queste si estendano a tutte le finestre. Parte delle finestre potrà essere a sportelli apribili, provviste di lastre di vetro stampato, o meglio retinato, le quali oltre a intercettare i raggi solari, sono anche resistenti al fuoco e se per caso si spezzano, i pezzi rimangono in posto lasciando intatta alla lastra la sua proprietà di diaframma intercettatore.
    La buona aerazione di un mercato è di importanza capitale, giacché, specialmente in estate, si diffondono nell'ambiente odori poco gradevoli e l'aria stagnante impregnata di essi riesce dannosa per le derrate esposte in vendita o che si lasciano giacenti negli scompartimenti da un giorno all'altro. È appunto nell'estate che, non essendovi squilibrio fra la temperatura esterna e la interna, l'aerazione naturale è troppo debole o nulla ed è quindi necessario ricorrere ad aspiratori meccanici i quali si collocano entro camini del coperto, e si azionano facilmente mediante l'elettricità.
    Anche il sotterraneo dovrà essere bene aerato, non soltanto per mezzo di finestre, ma di condotti aspiratori dell'aria inquinata e umida.
    Bisognerà pure provvedere a un impianto di illuminazione artificiale, necessario nei tardi pomeriggi d'inverno, sia che il mercato resti aperto fino a sera, sia per i lavori di pulizia, di riordino, di immagazzinamento, ecc., che possono durare fino a sera, e sia anche perché le derrate vengono portate al mercato nelle prime ore del mattino, quando d'inverno non vi è ancora luce del giorno. La luce artificiale può essere a gas o elettrica, ad arco a incandescenza, ma nei frigoriferi dovrà essere esclusivamente elettrica.
    II riscaldamento invernale solitamente non si pratica, sia perché si dovrebbe provvedere ad un impianto d'energica aerazione onde conservare le condizioni d'ambiente atte ad impedire l'alterazione delle derrate commestibili, sia perché entro il mercato, il pubblico si trova come nella via e soltanto per pochi momenti sosta davanti ai banchi di vendita. È bensì vero che fermi per qualche ora stanno i venditori, ma poco vantaggio essi ritrarrebbero da un riscaldamento, poiché di ben poco si potrebbe elevare la temperatura interna in causa delle correnti di aria fredda prodotta dalle numerose porte esterne che per comodità rimangono sempre aperte e delle grandi superficie vetrate raffreddanti l'ambiente. Al contrario, se questo si riscalda, le correnti d'aria diventano anche più moleste.

  5. Acqua, fognatura e pulizia.
    È indispensabile che il mercato sia provvisto d'abbondante acqua non soltanto per il servizio degli scompartimenti, specialmente di quelli per la vendita del pesce, ma per il servizio di pulizia e di fognatura.
    Nello spazio libero che rimane in mezzo al mercato si usa collocare una fontana perenne, la quale serve d'estate a rinfrescare un poco l'ambiente, ma soprattutto per rinfrescare le verdure. È a tutti nota la piazza del mercato di Verona, detta piazza delle Erbe, nel cui mezzo sorge una fontana dalla cui vasca l'acqua trabocca per rinfrescare le ceste di verdura che sotto vi si pongono. Lo stesso scopo ha la fontana del mercato nella piazza di Bassano. Più utili e più pratiche di una simile fontana sono le cannelle distribuite nei punti liberi delle pareti perimetrali o su alcuni sostegni interni, poste a disposizione degli esercenti e del personale addetto alla pulizia, che vi applica il tubo a lancia col quale si può lavare energicamente e abbondantemente il pavimento delle corsie e anche quello degli scompartimenti.
    La lavatura a lancia, se è molto efficace, presenta però l'inconveniente di spruzzare sui banchi, e quindi anche sulle derrate collocate in basso, acqua non pulita, quindi, se i banchi non hanno un parapetto chiuso fino ad una certa altezza che non possa essere raggiunta dagli spruzzi, è raccomandabile di non eseguire la pulizia dei pavimenti a lancia, ma mediante acqua vuotatavi sopra con secchi, che si riempiono comodamente cogli stessi tubi a lancia.
    Al di sotto di ogni cannella sarà posizionata nel pavimento una bocchetta di scarico provvista di griglia superiore mobile chiudente pozzetti a sifone formati da recipiente mobile che può far corpo con la stessa griglia. Questi recipienti si devono giornalmente lavare e vuotare dalla fanghiglia che vi è caduta, prodotta dalle lavature del pavimento o dai residui di verdure, di frutta, ecc.. cadutevi durante il rinfrescamento delle verdure o gettatevi sopra dai venditori.
    Abbiamo già affermato che ogni scompartimento sarà provvisto di canaletti di scolo, che immetteranno nelle condutture coperte laterali alle corsie, lungo le quali però saranno distribuite, in punti convenienti, delle bocchette con sottostante pozzetto a sifone, come già scritto, per lo scarico delle acque di lavatura. Per gli scompartimenti in cui non si vende pesce si può fare a meno dello speciale canaletto, inclinando il pavimento del posteggio verso la corsia, cosicché le acque si smaltiscano nel condotto della corsia da una o due bocchette a griglia. I condotti delle corsie potrebbero anche essere completamente protetti per tutta la loro lunghezza da un pavimento a griglia; ciò è in ogni caso possibile soltanto quando nella sottostante cunetta, o condotto, scorre continuamente acqua. Dove l'acqua abbonda, sarebbe conveniente che nelle condutture di scarico la corrente fosse continua: i condotti si conserverebbero sempre sgombri e puliti. Nei casi in cui non si possa disporre di tanta acqua, si ricorrerà alle cacciate periodiche di acqua, ottenute con vasche a sifone automatiche, collocate preferibilmente a un livello superiore dei condotti per ottenere cacciate più energiche. Con l'adozione di tali vasche di cacciata e coi pozzetti a sifone con recipiente mobile, le condutture rimarranno sempre sgombre e pulite. Le condizioni igieniche sono per i mercati assolutamente importanti, giacché l'arrestarsi entro i condotti di materie che subitaneamente imputridiscono è causa di cattivi odori, i quali per la loro qualità, e nonostante la presenza dei sifoni, e in particolare modo quando i pozzetti si aprono per la pulizia, si diffondono nell'ambiente.
    Tutti i condotti di smaltimento confluiscono in uno o più condotti principali che sboccano poi nei condotti di fognatura stradale. Anche questi condotti principali, nei quali si smaltiscono pure le materie provenienti dai servizi igienici, saranno provvisti di vasche di cacciata o d'acqua perenne.
    Particolare cura si dovrà avere per i condotti di smaltimento dei banchi di vendita del pesce e di quelli principali in cui detti condotti sboccano, in quanto i rifiuti della lavatura e pulitura del pesce sono viscidi e s'incollano con facilità sulle pareti dei condotti, se in essi non scorre acqua perenne o se non sono frequentemente dilavati da energiche cacciate d'acqua. Per poco che detti rifiuti permangano sulle pareti, sono in grado di emanare un nauseabondo odore, e possono essere causa di danno alla salute. Un simile inconveniente si verificò nelle condutture della nuova pescheria di Venezia, dove furono progettati ed eseguiti dei condotti molto profondi, alla cui lavatura avrebbe dovuto provvedere la marea, che nel periodo di afflusso avrebbe invaso i condotti e in quello di deflusso li avrebbe lavati trascinando nel suo moto i rifiuti raccolti nel condotto.
    Infatti, per la viscosità di tali rifiuti e per la troppo debole corrente prodotta dalla marea defluente, i condotti s'impregnavano di sostanze putrefatte, e per la completa assenza di pozzetti a sifone, pestiferi odori si sprigionavano dalle bocchette di scarico. Questo non fu il maggiore inconveniente, poiché la pescheria si trova all'aperto: quello più grave era dovuto al fatto che, non essendo i rifiuti asportati dalla marea che in minima parte, essi si accumulavano così da obbligare a procedere a faticose e costose pulizie. In seguito si è in gran parte ovviato a tale gravissimo difetto ricorrendo a cacciate d'acqua che lavassero energicamente le pareti. Questo rimedio però, per quanto efficace, non è sufficiente ad eliminare tutti gli inconvenienti derivanti da un impianto errato. Abbiamo voluto portare quest'esempio per mostrare la necessità assoluta di studiare accuratamente i sistemi di smaltimento dei rifiuti di un mercato, e specialmente di una pescheria; se si vogliono evitare gravi danni sanitari ed economici.
    Tra i rifiuti del mercato vi sono anche le immondizie che restano sul pavimento, valgono a dire fango, e rifiuti d'ogni sorta; queste vanno prontamente raccolte e portate nei depositi relativi, disposti sul perimetro del mercato, con apertura esterna, da cui si tolgono per caricarli sui carri di trasporto. Fatta la pulizia a scopa del pavimento, dei posteggi e dei pozzetti a sifone, si procederà poi alla lavatura del pavimento mediante le lavature a lancia, e quindi si farà l'ultima scopatura dell'acqua non scolata nei condotti.
    Si eviterà di scaricare le acque piovane provenienti dalla copertura entro il vuoto di colonne di ghisa. Sarà sempre più conveniente che i condotti pluviali siano visibili e facilmente riparabili. Si cercherà anche di disporre la copertura in maniera che le sue falde scarichino le acque nella grondaia perimetrale. Ciò non è possibile con la copertura a shed: in tal caso si dovranno costruire le grondaie longitudinali interne in modo che l'acqua si scarichi facilmente in pluviali non molto discosti fra loro, e che nell'inverno l'acqua non vi si congeli; perciò si copriranno con rete metallica arcuata, la quale sosterrà la neve, non impedendo lo scorrere dell'acqua di scioglimento entro la grondaia. Anche tutte le bocche superiori dei tubi pluviali si muniranno di griglietta e al piede di ciascun pluviale si disporrà un pozzetto. Lo scarico delle acque piovane si può studiare in modo da far concorrere queste acque alla lavatura dei condotti di smaltimento dei rifiuti.

  6. Servizio incendi.
    Le stesse cannelle, di cui sopra abbiamo detto, possono servire per l'attacco dei tubi a lancia dei pompieri; ma sarà però più opportuno provvedere a idranti appropriati, il cui getto dev'essere ben maggiore di quello fornito da una cannella comune. Questi idranti si collocano entro armadietti nei muri, ove è pure contenuto il tubo a lancia. Soprattutto per i fabbricati a due piani, in cui il piano superiore è adibito alla vendita di mobili, oggetti di paglia, ecc., come si è detto, e quindi di merci facilmente incendiabili, è necessario provvedere a un razionale impianto di idranti. Si potrà anche distribuire in luoghi adatti degli estintori portatili, manovrabili dagli stessi addetti al mercato quando si manifestasse un principio d'incendio.

  7. Accessori.
    Al mercato si può annettere un locale ad uso caffè o piccolo ristoratore, a comodo specialmente dei venditori. Non dovrà però mai avere troppa importanza, altrimenti darebbe luogo ad inconvenienti. Di solito intorno ai mercati vi sono già esercizi, in cui i venditori possono con tutta comodità recarsi per rifocillarsi e per dissetarsi durante i calori estivi. Sarà pure conveniente annettere al mercato una bottega per rivendita di francobolli, cartoline, tabacco, e magari un piccolo locale di scrittura con cassetta postale e apparecchio telefonico. Non dovrà mai mancare un locale provvisto di cassetta farmaceutica per prontamente soccorrere i venditori che accidentalmente si ferissero, o coloro che fossero colti da malore.
    Così vi dovranno essere appositi locali in cui tenere gli oggetti destinati alla pulizia, come scope, stracci, tubi a lancia, ecc., locali che saranno chiusi con porte graticcio, perché gli addetti alla vigilanza possano vedere se gli attrezzi sono tenuti puliti, e saranno anche aerati mediante tubo sfiatatolo sboccante sopra il coperto.