Progetti e studi di architettura

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MERCATI

 

I mercati negli anni '30

6. Forma dei mercati
Non si possono dare norme speciali riguardo alla forma dei mercati, tanto più che per quelli di 2° ordine si crede conveniente ricorrere, per ragioni economiche, a quelle aree, molto spesso irregolari, che male si presterebbero a costruzioni di reddito, o nelle quali non converrebbe innalzare fabbricati alti per non privare di aria e di luce quelli circostanti. Per i mercati di 1° ordine è sempre più facile adottare la forma quadrata o la rettangolare, che sono le più convenienti, poiché per essi si scelgono grandi piazze che già hanno tale forma o che per la loro ampiezza consentono di costruirvi un fabbricato rettangolare o quadrato, sia a copertura continua, oppure formato da tanti padiglioni isolati e suddivisi da strade coperte o anche scoperte.

Per i mercati di 2° ordine si può ricorrere con vantaggio ad uno dei seguenti tipi:

1° Tipo. Un fabbricato rettangolare coperto, ma aperto sui lati e diviso nel mezzo da un muro alto circa m. 2,50 contro cui sono addossati i banchi di vendita, dei quali ve ne sono pure contro i muri di testata. La copertura è metallica e sostenuta tanto dalle colonnine perimetrali quanto da quelle centrali che si elevano sopra il muro divisorio. Il tipo è semplicissimo ed economico, ma, naturalmente, non consente che un numero limitato di banchi, a meno che si disponga di un'area molto lunga, nel qual caso il fabbricato prende l'aspetto di un portico.

2° Tipo. Fabbricato quadrato o rettangolare con cortile centrale, a similitudine dell'impluvium delle case greche e romane. Un portico interno aperto gira intorno ai lati dell'area: i banchi sono addossati ai muri perimetrali, i quali al disopra di m. 2,50 possono avere delle aperture. Il tetto ad uno spiovente è appoggiato sui muri esterni e sulle colonnette interne. Due ingressi opposti formano una strada centrale per il transito dei carri, carretti e pedoni.

3° Tipo. Fabbricato oblungo coperto, contro i cui lati esterni sono internamente addossati i banchi di vendita. Nei muri perimetrali sopra i banchi si aprono le finestre di luce; se l'area è compresa tra altre fabbriche, allora la luce si ottiene per mezzo di una copertura vetrata con lanterna, necessaria per l'aerazione. Gli ingressi pedonali, od anche carrai, sono aperti nei lati più brevi.

4° Tipo. Fabbricato quadrato o rettangolare con cortile centrale, tettoia chiusa lungo tre lati e padiglione per l'Amministrazione, servizi, ecc., sul fronte principale. E' il tipo del Mercato di San Germano a Parigi.
I banchi sono disposti in file addossate nel mezzo della tettoia e in file semplici contro i muri perimetrali. Al centro del cortile vi è una fontana. Gli accessi sono nel mezzo agli angoli e sul fronte principale lateralmente al fabbricato dell'Amministrazione.

5° Tipo. Se si copre il cortile del 2° tipo con una tettoia appoggiata sulle colonnette interne, e se s'inverte la pendenza delle falde coprenti le gallerie perimetrali, tenute più basse della tettoia centrale, e infine se al di sotto di questa si dispongono quattro o sei file di banchi, si ha il tipo indicato nella fig. posta qui di seguito, che è uno dei tipi più usati. Gli ingressi sono in ciascuna delle quattro fronti del fabbricato. Le falde sulle teste della corsia perimetrale possono sopprimersi, e in questo caso la copertura a falde continue si estende fino alle fronti di testa.

6° Tipo. Abbiamo detto che il reparto della vendita del pesce è bene che sia isolato dal resto del mercato: il tipo della seguente fig. soddisfa a questa condizione.
Mentre il fabbricato chiuso contiene i banchi di vendita delle varie derrate, la pensilina che corre esternamente ad esso copre i banchi di vendita del pesce, i quali così sono all'aperto e quindi perfettamente aerati.

7° Tipo. È quello a galleria circolare intorno a un cortile centrale scoperto o coperto. Di questo tipo era il mercato del grano di Parigi. Così la chiesa di Santo Stefano Rotondo a Roma, la quale non era che un grande mercato al minuto. Non è però un tipo consigliabile neanche sotto l'aspetto economico. Se ne dà un esempio nella figura, che rappresenta il mercato di Ostenda.