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MERCATI
I mercati negli anni '30
Mercato delle vettovaglie di Livorno.
Nel 1893 Livorno inaugurava il suo nuovo mercato di cui fu autore l'architetto Angelo Badaloni.
Esso è notevole non soltanto per le sue dimensioni, ma anche perché architettonicamente si stacca dal solito tipo di struttura metallica, essendo tutto di muratura, salvo l`armatura del coperto che è metallica. È di forma basilicale, cioè con una navata che gira intorno alla navata centrale più alta: la sue sezione è del tipo di quella del mercato di Dresda sopra descritto.
La prossima figura indica la pianta terrena, da cui risulta la destinazione dei vari compartimenti. Nel salone centrale di 25 · 82 m e alto 34 m; si entra da cinque ingressi: esso è destinato ai venditori in genere che dispongono di botteghe lungo i lati maggiori del salone e di banchi collocati nel mezzo. Le botteghe di 4 · 4.4 m sono 32: hanno una cantina e un magazzino nel piano superiore con scale propria di discesa ed ascesa; non hanno installazioni fisse. I posti di vendita nella parte centrale sono separati fra di loro da una lamiera metallica alta 1.20 da terra, e sormontata da una rete metallica alta 0.5; tali divisioni sono smontabili, sicché si può raddoppiare o triplicare lo spazio per ciascun venditore. Un compartimento speciale è destinato a pescheria: esso misura 11 · 41 m ed è alto 15. I posti di vendita sono di due dimensioni: hanno il banco di marmo inclinato e sono provvisti di cannella per l'acqua. Sopra i tre lati interni il loro pavimento ha un risalto per impedire che le acque di un posto invadano i posti adiacenti. Un terzo compartimento grande come quello della pescheria, ma senza installazioni fisse, è riservato ai venditori avventizi in numero di 150. II mercato può disporre di 357 posti fra botteghe e posteggi fissi e aggiungendo i 150 posti per avventizi, esso è complessivamente capace di 507 rivenditori, con una superficie totale coperta 4800 mq.
L'illuminazione è ottenuta con la serie di finestre che girano tutt'intorno alla parte sopraelevata della navata centrale, la quale, per tutta la sua lunghezza, porta nel colmo un lanternino destinato alla aerazione, ma che serve pure come lucernario. Le finestre delle navate laterali hanno palette di legno dovendo servire soltanto per l'aerazione.
L'acqua per le lavature è fornita da due depositi di circa 50 mq ciascuno, che vengono riempiti con acqua pompata dal vicino fosso. L'acqua potabile è fornita da 10 fontanelle collocate in punti adatti del pianterreno e delle cantine. I pavimenti in genere sono in asfalto.
Alle cantine destinate a magazzini per i venditori e ai servizi, si accede dall'esterno mediante due rampe praticabili dai veicoli e da scale interne, oltre quelle particolari di ciascuna bottega.
La decorazione delle facciate consiste di una serie di grandi arcate e lesenature; di un avancorpo centrale e di due terminali a colonne d'ordine corinzio come quello delle lesene.
La parte sopraelevata del salone centrale è pure tutta a grandi finestroni arcuati. Questo edificio, semplice nel suo organismo e nella sue decorazione, si può considerare fra i meglio rispondenti allo scopo di mercato coperto.
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