Progetti e studi di architettura

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MERCATI

 

I mercati negli anni '30

Grande mercato per la vendita all'ingrosso delle frutta e verdura a Milano (1922).
In sostituzione di quello attuale che si tiene all'aperto lungo le strade nel Verziere e sul corso di Porta Vittoria. Gli inconvenienti di tali mercati all'aperto nelle aree pubbliche sono molteplici e talvolta gravi. A Milano sono cause d'inciampi alla viabilità, ostacolano il passaggio dei tram e degli altri veicoli, e gli stessi veicoli destinati al trasporto della frutta e della verdura non hanno lo spazio sufficiente per circolare agevolmente e procedere allo scarico della merce. Oltre a ciò, questa è per la maggior parte disposta sul selciato stradale manca di ogni riparo dalle intemperie e dal sole, e fino a tarda ore non vi è modo di spazzarne i rifiuti, né, per la mancanza d'impianti e per la nature della pavimentazione stradale, si può procedere alla nettezza ed alla lavatura del suolo. A ciò si aggiunge che i numerosi carri per il trasporto della merce al mercato vengono malamente collocati lungo le strade adiacenti a quelle sulle quali si tiene il mercato, portando anche in esse disturbi seri, e le bestie da tiro vengono ricoverate in malo modo in stalle inadatte, magari nei cortili delle case adiacenti al mercato coi conseguenti miasmi e pericoli di infezioni.
Per ovviare a tali inconvenienti si era pensato di addivenire alla costruzione di diversi mercati nei vari punti della città, ma per non rompere troppo bruscamente le consuetudini locali si ritenne più opportuna la costruzione di un unico mercato all'ingrosso, in località non troppo lontana da Porta Vittoria ed è quella del mercato all'aperto. L'area scelta è all'ex-fortino divisa in due appezzamenti, dei quali il maggiore ha 73805 mq di superficie e serve per le tettoie per i posteggi, magazzini e servizi inerenti, mentre il minore è riservato alle stalle, ai depositi dei carri, agli alloggi, dormitori, ecc.
La planimetria schematica del mercato mostra l'area destinata ai fabbricati separata dalle strade limitrofe mediante muretti di cinta sormontati da cancellate. I venditori essendo di tre tipi, furono disposti tre ordini di fabbricati: servono per negozianti che esercitano il mercato delle frutta all'ingrosso e che ritirano la merce soprattutto dalla stazione ferroviaria: ad essi occorrono specialmente magazzini e spazi per l'esposizione della merce, e perciò ad essi furono assegnati i fabbricati della zona esterna. Poi si ha la categoria dei produttori, che dalle campagne prossime alla città portano con carri i loro prodotti al mercato, ove ne curano direttamente la vendita: per essi bastano dei posteggi nella zone delle tettoie le quali servono anche per i mercati temporanei. Infine vi è la categoria dei rivenditori, che comperano dai negozianti all'ingrosso e rivendono al minuto agli ortolani della città, e per questo servono le tettoie più interne che hanno anche magazzini sotterranei, necessari per quei rivenditori che non potessero vendere in giornata tutta la loro merce: parte di tali magazzini possono servire anche per produttori e piccoli negozianti. Il mercato è completato coi padiglioni per uffici, vigilanza sanitaria e urbana, posta e telegrafo, pesa a ponte, custode, sale di riunione e caffè, servizi, ecc., come risulta dalla planimetria. Un collegamento del mercato con la vicina stazione ferroviaria per merci rende più i facili e più comodi i trasporti.
Dalla veduta prospettica si ha un'idea chiara del mercato e delle sue tettoie. I 64 magazzini A per negozianti, di cui le figure mostrano la pianta di alcuni di essi e una sezione trasversale, sono disposti a semicerchio nella parte a nord del mercato e si prolungano rettilinei sul lato orientale. Contro di essi sono addossate le tettoie per i posteggi, sostenute da pilastri di cemento armato e copertura a Holzcement. Le tettoie sono nella parte superiore chiuse da vetrate e i pilastri supportano anche una pensilina metallica che copre il marciapiede riservato al pubblico. Ogni negoziante può disporre davanti al proprio magazzino di un'area coperta di 50 mq circa per l'esposizione della merce. I magazzini hanno pianterreno e sotterraneo, al quale si accede tanto dalle tettoie di posteggio quanto dalla strada perimetrale fra i magazzini e il muro di cinta, strada che è di un metro più bassa del pavimento dei magazzini, per rendersi più comodo lo scarico delle verdure l'accesso al sotterraneo. I magazzini sono alternativamente di 40 e 100 mq: sono provvisti di ampie finestre con inferriate che assicurano una buona aerazione, la quale non manca neppure nei sotterranei, le cui finestre si aprono sopra una specie di corridoio posto sotto le tettoie di posteggio nel quale furono collocate le varie tubazioni d'acqua, gas, luce elettrica, ecc.
I fabbricati per magazzini e tettoie per negozianti occupano una superficie di 9130 mq.
Le tettoie B destinate ai produttori formano un anello completo fra i magazzini A, di cui sopra, e la parte centrale C del mercato: l'area da esse coperta è di 17350 mq. Sono tutte a tre campate, di cui le due laterali larghe 8 m sono per i posteggi e la centrale di 5 m per il pubblico.
La loro struttura è completamente metallica: la copertura però è a camera d'aria con tavelloni forati, con sovrastante Holzcement. Anche queste tettoie sono lateralmente chiuse fino all'altezza delle pensiline da vetrate: contengono 772 posti, per la massima parte di 12 ÷ 14 mq ciascuno e per il resto di 14 ÷ 20.
Le tettoie centrali C per rivenditori sono rialzate di 0.8 m sul piano del mercato ed hanno struttura simile alle precedenti. Coprono 2870 mq con 110 posteggi, dei quali 80 di 12.4 mq di superficie e gli altri di 10 ÷ 27 mq.
La sopraelevazione del pavimento fu fatta per poter aprire nello zoccolo le finestre di luce e aria dei magazzini sottostanti destinati ai produttori e rivenditori. Tali magazzini, suddivisi mediante muri e inferriate sono 82 della superficie variabile da 7 ÷ 45 mq.
Il fabbricato E è una specie di Borsa con annesso caffè: si compone di un grande salone centrale illuminato da cinque lucernari del suo tetto piano, e di una specie di galleria che gira intorno al salone, dal quale è separata mediante grandi vetrate. I locali di servizio del caffè sono nel sotterraneo, adibito in parte al servizio di riscaldamento, e in parte a bagni, lavabi, ecc., divise in due riparti, uno per sesso.
Come si vede dalla planimetria generale, i fabbricati per stalle, deposito carri, ecc. sono in un lotto di terreno distinto dal mercato. Le stalle con soprastanti fienili formano cinque corpi di fabbrica distribuiti sul perimetro dell'area. Si è provvisto all'isolamento dei fienili in cave d'incendio mediante porte taglia-fuoco e apposite bocche da incendio. Le scuderie sono a corsia centrale: vi possono stare 500 cavalli; non vi sono battifianchi, perché la sosta degli animali è breve, e perciò venne assegnata alla posta di ogni cavallo la larghezza di un metro.
I fabbricati delle stalle e gli altri per i vari servizi sono costruiti di muratura di mattoni con finimenti di pietra artificiale: i loro solai e il tetto piano sono di ghisa. Alle stalle sono annessi abbeveratoi e letamai, le quali però hanno capacità limitata, giacché il letame viene al più presto asportato. Le tre tettoie per la sosta dei carri constano ciascuna di due tettoie addossate di 11 m di luce con campate di 8 m. La loro struttura è completamente metallica, ma la copertura è di tegole marsigliesi. Le stalle e i fabbricati annessi occupano una superficie di 6525 mq e le tettoie per carri di 2605 mq.
Una completa rete idraulica serve per la distribuzione d'acqua tanto di alimen-tazione quanto per bocche da incendio e per la lavatura delle tettoie e delle strade, le quali per la maggiore conservazione sono in parte di granito con sottostante fondo di calcestruzzo e con giunti suggellati a cemento, in parte di asfalto compresso e in parte di grès ceramico.
Siccome il mercato comincia a funzionare nelle primissime ore del mattino si è provvisto ad un'abbondante illuminazione elettrica ad incandescenza.