Monastero invisibile


Come incontrare l'amore di Dio

Monastero Il risveglio dell'anima
La prospettiva di vincere l'infinito deve spingerci a giocare la vita per vincere il magnifico premio di una felicità infinita.

Gli increduli che non hanno trovato Dio e che vivono senza cercarlo sono pazzi e infelici.

Blaise Pascal.

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Recensione Giuseppe

Per pregare e vivere cristianamente, lo spirito e la pratica della penitenza sono essenziali: non vi è cristiano autentico che possa farne a meno.

La penitenza comincia con la coscienza del peccato, si sviluppa nel pentimento, ispira l'ordine nelle scelte della vita, si esplica nella confessione e nell'opera di restauro della personalità distorta e della carità sovvertita dal peccato.

Si completa nel Sacramento che riconcilia con Dio e con la comunità degli uomini. E prosegue con una rinnovata, attenyta e continua vigilanza sulla fede, la speranza e la carità, sulla giustizia, sulla fortezza contro le tentazioni, sul porre le tendenze e gli istinti al servizio della bontà.

La penitenza, però, nella mentalità e nella cultura corrente non trova quasi cittadinanza. Anche i movimento e i gruppi di preghiera sembrano ignorarla.

Manca la meditazine sulla vita di Gesù, sulla sua vittoria compiuta con la sua misericordia verso i peccatori e con la volontaria passione.

La stessa confessione Sacramentale è disertata, o almeno non viene accompagnata e seguita dalla coscienza e dalla pratica penitenziale quotidiana.

"Come incontrare l'amore di Dio. Il risveglio dell'anima" suggerisce molti temi che hanno a che fare con la penitenza del cristiano.

Ne presenta la ricchezza e il molteplice collegamento con la spiritualità e con la condotta di vita. Aiuta a colmare il vuoto che purtroppo si è diffuso a proposito della riconciliazone e della virtù della penitenza.

È decisivo per tutta la vita sapere se l'anima è mortale oppure immortale, se vi un aldilà dopo la morte, se vi è un Dio che ci accoglie e ci giudica.

Occorre riannodare oil rapporto con l'Onnipotente e con i fratelli, per rigenerare quell'energia capace di scuotere la coscienza, didestare l'entusiasmo e l'amore.

Insomma bisogna ristabilire il dialogo dell'anima con Dio.

Ogni cuore sente il bisogno del bello e del sublime, perché ha il ricordo del Paradiso perduto, custodito nel profondo dell'anima.

Ogni uomo vorrebbe strappare un lembo del cielo e vivere su questa terra con nel cuore la felicità che lì vi regna.

Nel leggere questo volume la mia anima si è illuminata di Dio, il cuore si è acceso alla sua fiamma e, la lettura spirituale, la preghiera, la meditazione, mi ha introdotto alla luce.