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ZDF inviò a Roma i 16mm con i 99 episodi. Le pellicole, non ancora pensate espressamente per l'esportazione erano le esatte ristampe del materiale tedesco mandato in onda dalla televisione tedesca e completo, quindi, anche delle grafiche di testa e di coda che prevedevano che il titolo della puntata fosse inserito su di una scena in movimento sia all'inizio che alla fine. Per eliminare questi cartelli, le puntate furono tutte "ripulite" eliminando gli spezzoni con i titoli. Il caso più eclatante fu quello dell'episodio pilota "Viaggio di lavoro" che nella versione originale non aveva una sigla di testa ma iniziava immediatamente con il logo della serie sovraimpresso sulle immagini di automobili in coda che creano l'incipit della storia. Nell'edizione italiana la scena dura di meno, essendo stato tolto il pezzo iniziale. Allo stesso modo, anche in coda sono stati operati due tagli: il primo su una camminata di Köster su cui si ritrova nuovamente il marchio della serie e poi, più clamorosamente, sulle ultime due battute della puntata, ree di trovarsi in un punto in cui, mentre ancora il commissario sta parlando, appare il titolo "Dienstreise" a segnare la fine della storia. In Italia quindi, la puntata ha la sua chiusura con il commissario che dice ad Heymann di lasciarlo in pace perchè vuole tornarsene a casa a piedi. Ma mentre il commissario si allontana segue ancora uno scambio di battute, assolutamente inedito nel nostro Paese, tra lui ed il giovane ispettore: Köster:
Fammi gli auguri.
Heymann: Per cosa? Köster: Perché non mi promuovano per tutto questo. Il commissario si riferiva al come aveva risolto il caso, lasciando sul campo quattro cadaveri coinvolti in una sparatoria tra gangsters. In "I due assassini" manca un pezzo del testo della cassetta che Köster fa ascoltare a Glauber e che la vittima usava come arma di ricatto. In quel nastro, Glauber parlava della moglie, una donna che aveva sposato solo per interesse: Glauber:
– La prima volta che ho dovuto fare l'amore con lei, mi è
quasi venuta la nausea. Vi sono altri due casi in cui i tagli hanno colpito i titoli di coda. In "Il Pellicano" e "Un morto vale l'altro", l'edizione italiana manca degli ultimi dialoghi. Nel primo dei due episodi è stata amputata la scena nell'aula di tribunale in cui la protagonista ed il figlio vengono condannati per simulazione di reato. Nel secondo episodio Meyer Due informa Köster che la signora Schlawe, che nell'epilogo aveva rivolto contro di sé una pistola cercando di togliersi la vita, non è morta ma è solamente ferita in modo grave e che sopravviverà. |
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Il commissario Köster in "Toccata e fuga". (Foto NMF/ZDF) | ||||
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Gli episodi italiani de «Il Commissario Köster» si contraddistinguono per una insolita invenzione legata ai titoli di coda. Per cancellare i cartelli finali di ogni episodio che recitavano in tedesco il titolo della serie e quello dell'episodio, la seconda rete Rai scelse di adottare un'immagine del tutto particolare, quella di un bosco. Altra
particolarità: non sempre sono state conservate le melodie
originali dei titoli di coda. Alcune di esse sono state arbitrariamente
sostituite con il brano di Max Greger jr. dal titolo
"Time of Memories" (scritto da Rolf Stiebner) e che
era l'accompagnamento dei titoli di coda dell'episodio "Il mistificatore
sconosciuto (Der Unbekannte im Spiel). Il primo cartello dei titoli di coda dell'edizione italiana. (Screenshot Raidue)
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