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Quattro eroi, un solo titolo.
Tutto iniziò con una rapina.
Il commissario Köster.
La critica all'attacco.
Autori e registi.
Frammenti di vita privata.
Tutti gli uomini del commissario.
Accadde un venerdì...
L'edizione italiana.
Tagli e ritagli.
Morto un commissario se ne fa un altro.
Tutte le donne del commissario.
Da Augusta a Monaco.
L'uomo del K4.
Alte Musik.
L'auto di servizio.
Ultimo atto.
La terza genesi.
Da Amburgo a Monaco.
Quattro.
Licenziati in tronco.
Aspiranti commissari.
Alta definizione.
Ciao Gerd!
Il Catalogo I - Köster
Il Catalogo II - Kress
Il Catalogo III - Herzog
Il Catalogo IV - Voss

Siegfried Lowitz era il nuovo commissario.

Nato il 22 Settembre del 1915 a Berlino, Siegfried Wodolowitz (questo il suo vero nome), fuggì con la madre ad Amsterdam quando la capitale tedesca iniziò ad esser un posto a rischio con lo scoppio del primo grande conflitto mondiale. Là visse qualche anno fino alla morte della madre, stroncata da un cancro, quando lui aveva solo sei anni. Fu il padre ad assecondare la sua scelta di studiare recitazione. Trovò fortuna a Monaco quando – tra il 1950 ed 1956 e poi dal 1962 al 1968 – venne scritturato dall’Ensemble del Münchner Kammerspiele e quindi dal Bayerisches Staatschauspiel.

Il suo grande amore è sempre stato il teatro. Lowitz ebbe la fortuna di recitare diretto da Brecht che ricordava come «un grandioso regista». Tra le sue opere preferite il «Faust».

Tra le sue interpretazioni non può non essere segnalata quella del 1958 nel film "Il mostro di Mägendorf" [Es geschah am hellichten Tag], diretto da Ladislao Vajda e sceneggiato dallo scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt. Da questa prima stesura cinematografica nascerà poi la vesrione romanzata della medesima storia con il titolo "Das Versprechen", la promessa. In quella pellicola Siegfried Lowitz faceva da spalla ad Heinz Rühmann nelle indagini per risolvere il caso di omicidio in cui aveva perso la vita una bambina.

Nel 1959 appare nel film "La maschera che uccide" [Der Frosch mit dem Maske] nel ruolo dell’ispettore Elk. È questo il primo film della vasta serie girata negli anni Sessanta e basata sui racconti del romanziere inglese Edgar Wallace. Lowitz parteciperà anche ad altri film della stessa serie tra cui "Der Hexer" e "Der Fälscher von London".

Nel 1966 è il commissario nella pellicola di John F. Olden «Die Gentlemen bitten zur Kasse» in cui Horst Tappert organizzava l’assalto al treno Glasgow-Londra. Per la sua interpretazione in «Der Trinker» (1967) gli viene assegnata la Goldene Kamera, prestigioso riconoscimento destinato agli attori.

Con Ringelmann inizia a lavorare nel 1968 nel film per la televisione «Babeck» continunando poi con «Der Kommissar» dove gli furono affidati ruoli anche di protagonista di alcuni singoli episodi ("Rudek"). Nel 1973 recita nel secondo episodio di «Derrick» "Festa per un anniversario" diretto da Helmut Käutner.

Il personaggio di Köster gli è stato cucito addosso sin dalla prima puntata: il commissario alterna momenti di bonomia in cui mostra il suo profilo di anziano impiegato brontolone ad altri in cui sfoggia un’imprevedibile combattività. Poco propenso alle semplici intuizioni, preferisce trovare una spiegazione logica per ogni elemento che lo porta alla risoluzione dei delitti su cui indaga.

Erwin Köster è a tutti gli effetti l'erede del commissario Keller e come tale dirige una squadra di più uomini con piglio deciso, autoritario fino ad arrivare alla scontrosità per poi tornare ad un atteggiamento paterno soprattutto nei confronti del fedele collaboratore, Gerd Heymann.

Nonostante i numerosi ruoli da commissario ricoperti prima nel cinema e poi in televisione, Lowitz non amava il genere poliziesco: «Non leggo gialli, a parte qualcosa di Simenon con protagonista Maigret. Preferisco la psicologia, Jung soprattutto».

Lowitz è morto il 27 Giugno 1999 all'età di 84 anni.

Dopo la scomparsa di Siegrfied Lowitz, la moglie Marianne ha creato la "Fondazione Lowitz per il teatro e la recitazione" che attribuisce dal 2002 un premio ad un attore che si è distinto sul palcoscenico.

 

 

Sigfried Lowitz in "Die zwölf Geschworenen". (Foto ZDF/TV-60)
Memorie di un commissario.

Edito da Holzog Verlag nel Luglio 2000, il libro «Was für ein Leben» raccoglie le memorie di Siegfried Lowitz.

Iniziato dallo stesso Lowitz, il libro è rimasto incompiuto per l'improvvisa morte dell'attore ed è stato ultimato nella redazione dal giornalista Gerhard Seidl.

All'interno un interessante capitolo dedicato alla sua esperienza televisiva nei panni del commissario Köster.

159 pagine - Olzog, München. ISBN: 3789280364

 

 

 

Visita il sito della
"Fondazione Lowitz"