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Quattro eroi, un solo titolo.
Tutto iniziò con una rapina.
Il commissario Köster.
La critica all'attacco.
Autori e registi.
Frammenti di vita privata.
Tutti gli uomini del commissario.
Accadde un venerdì...
L'edizione italiana.
Tagli e ritagli.
Morto un commissario se ne fa un altro.
Tutte le donne del commissario.
Da Augusta a Monaco.
L'uomo del K4.
Alte Musik.
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Ultimo atto.
La terza genesi.
Da Amburgo a Monaco.
Quattro.
Licenziati in tronco.
Aspiranti commissari.
Alta definizione.
Ciao Gerd!
Il Catalogo I - Köster
Il Catalogo II - Kress
Il Catalogo III - Herzog
Il Catalogo IV - Voss

La nuova serie di Ringelmann esordì Domenica 6 Febbraio 1977 – trasmesso dalla ZDF – con l’episodio pilota "Die Dienstreise", un film di 90 minuti scritto da Oliver Storz e diretto da Johannes Schaaf. «Der Alte» sarebbe stato a tutti gli effetti il successore del commissario Keller.

«Ad un'età in cui qualcuno avrebbe potuto pensare alla pensione - ricordava Lowitz - a me veniva proposto un ruolo che sarebbe stato il più grosso della carriera. Per undici mesi all'anno, ogni mese ad eccezione di agosto, avremmo girato una nuova puntata».

Di Köster si sono occupati i principali quotidiani tedeschi in occasione dell’esordio televisivo. "AZ" di Mainz scriveva: «Una nuova serie poliziesca e soprattutto una tedesca dopo tanto dilagare di telefilm americani: questa è già una novità. Le statistiche parlano chiaro: ciò che ci si potrà aspettare dalle prime 100 puntate è intuibile fin dal primo episodio che vede in azione Erwin Köster: realismo brutale che lascia intravedere il riferimento alle notizie del giornale appena lette. [...] L’azione è intervallata da momenti di pausa e di riflessione utili ad evidenziare l’immagine del poliziotto umano. Insomma il culto del commissario continua».

Nel 1974, in occasione della presentazione di «Derrick», la televisione tedesca aveva proposto la promozione del commissario Keller-Erik Ode alla prima serata del Venerdì nell’appuntamento Freitags Krimi im ZDF.

Anche con «Der Alte» accadde la stessa cosa: scomparsa la prima serie, Horst Tappert costituì l’appuntamento fisso del Venerdì sera lasciando il posto a Lowitz la Domenica alle 20. «In un'epoca in cui non c'era ancora stato l'avvento delle televisioni private, conquistammo anche il 50% di share. Il successo fu notevole anche all'estero e nel 1987 - raccontava ancora Siegfried Lowitz - i danesi mi assegnarono un premio televisivo quale migliore attore straniero».

 
 

Sul set del telefilm. (Foto ZDF)
Il parere di un rivale.

"Abendzeitung" di Monaco riportava anche l’opinione dell’attore Klaus Höhne, rivale di Köster sulla prima rete televisiva tedesca ARD con la serie «Tatort»: «Il primo episodio mi pare un po’ lungo e caotico, ma è ancora presto per capire se avverrà una totale identificazione del pubblico con il personaggio. Comunque Lowitz è un bravissimo attore e la sua figura ha caratteristiche molto interessanti».

Il primo ciak nell'episodio "Viaggio di lavoro". (Foto da Gong 4/1976)