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In breve:
Mentre segue il suo primo caso X-File, riguardante una serie di orrendi omicidi che coinvolgono una creatura simile ad un pipistrello, Doggett si rende rapidamente conto che le sue tecniche di indagine sono molto diverse da quelle di Scully.
Riassunto:
Un fulmine cade mentre un'auto svolta in una vecchia casa a Burley, Idaho. Un uomo di nome George esce dall'auto e lentamente entra nella casa. Sua moglie si alza nel letto e lo sgrida per averla sveglata. George, un impresario di pompe funebri, viene mandato fuori a togliersi i vestiti che sono impregnati di fluido per imbalsamare. Mentre si spoglia, vede qualche cosa sul soffitto sopra di lui. Sembra essere un grosso pipistrello. La creatura rapidamente balza sopra George. La moglie di George sente le sue grida e va giù dalle scale. Alla vista di suo marito insanguinato grida, ed il pipistrello l'attacca.
Presso l'FBI Scully guarda malinconicamente la targhetta della scrivania di Mulder quando viene allertata da delle voci nell'atrio. Doggett entra con altri due agenti che ridono. Al suo sguardo di fuoco, li congeda. Doggett chiede a Scully della mancanza della sua scrivania nell'ufficio. "Questo è l'ufficio del mio collega," dice, rimettendo la targhetta al suo posto. "Tu ed io lo useremo solo per un po'." Scully accende il proiettore di diapositive con le fotografie dei due omicidi. Scully comincia a descrivere il caso, scivolando con facilità nel ruolo di Mulder di relatore. I morsi sulla moglie appaiono essere di un uomo.
Scully e Doggett si recano presso la casa della coppia, ed all'esterno incontrano il detective Abbott. L'agente parla direttamente a Doggett, dando la schiena a Scully. Benchè le impronte sul portico non sembrino ne umane ne animali, Scully suppone che potrebbero benissimo essere umane. L'agente, che crede siano state lasciate da un animale, dubita della credibilità di Scully. All'interno della casa, Doggett trova un'altra impronta e ipotizza che il sospetto sia un assassino deviato con un piede deforme. Scully rifiuta quell'ipotesi. Due dita di George sono nell'attico, ed il loro odore convince Scully che sono stati rigurgitati. I segni di unghie nella trave sopra alle dita assomigliano a quelli trovati sul portico. Scully afferma che sembra come che qualcuno fosse stato "appeso là." Nel frattempo, presso la residenza dei McKesson, una donna anziana guarda un album di fotografie nel suo attico mentre il mostro la guarda. La creatura salta fuori dalle ragnatele e la uccide. Più tardi, all'obitorio, Scully descrive come i segni sui corpi delle precedenti vittime combaci con i segni di unghie lasciati sul legno. Gli enzimi trovati nella saliva dei morsi suggerisce che un pipistrello abbia ucciso la coppia. Doggett le mostra un giornale del Montana del 1956 che titolava di un uomo pipistrello che era stato ucciso da cacciatori dopo che aveva ucciso molta gente.
Il giorno successivo, gli agenti investigano sull'assassino McKesson. La figlia della donna, Ariel, viene trovata morta ed il suo corpo bruciato una settimana prima. Questa donna vide la figlia l'ultima volta nel 1956 - lo stesso anno del ritaglio di giornale. Scully è convinta che Ariel sia il collegamento tra tutti gli assassini, mentre Abbott si arrabbia con lei per le sue oltraggiose teorie. Dopo che Doggett ha tirato da parte Abbott, l'agente acconsente ad eseguire l'ordine di Scully e di esumare il corpo di Ariel. Scully è arrabbiata con Doggett per come l'ha assecondata, sebbene le sue teorie siano stentate. "Forse sono solo un poliziotto vecchia maniera," dice, "Ma non sono propenso al salto logico." Lei lo mortifica facendogli notare che lui stesso adopera il salto logico dato che crede all'articolo che parla di un uomo pipistrello.
Il detective Abbott va al cimitero, ma la bara di Ariel è già stata dissotterrata. Dispone che il corpo sia portato all'obitorio, ma qualcosa attira la sua attenzione in un vicino albero. Un uomo con le ali di un pipistrello vola fuori dall'albero e si abbatte a morte su Abbott. Più tardi Il suo corpo insanguinato viene portato all'obitorio dove si trova Scully, mentre Doggett lo osserva solennemente. Gli altri poliziotti dicono a Doggett che diffidano delle teorie di Scully e la ritemgono responsabile della morte del detective. L'autopsia di Scully su Ariel rivela che, benchè il corpo sia stato bruciato, è morta di cause naturali. La creatura simile ad un pipistrello ha ucciso le persone che sono venute in contatto col corpo. Myron Stefaniuk, l'uomo che aveva trovato il corpo di Ariel, è ancora vivo. Scully e Doggett, temendo per la sua vita, si affrettano ad incontrarlo. Myron non è interessato. Suo fratello Ernie era uno dei cacciatori che sparò alla creatura 40 anni prima, e quando Myron rifiuta la loro protezione, lo sorvegliano dalla macchina. Scully comincia a dubitare di se stessa, in quanto gli è troppo difficile ragionare come Mulder. Doggett difende le sue conclusioni, e le fa notare che "Io non sono Fox Mulder, ma mi accorgo quando un uomo ha qualcosa da nascondere." Non sapendo di essere sorvegliato, Myron sale sul suo furgone mentre la creatura attende sopra di lui. Carica una zattera con delle provviste e la spinge verso l'Isola degli Uccelli.
Più tardi quella notte, un misterioso uomo dal viso coperto va a recuperare gli approvvigionamenti, ma viene fermato da Scully e Doggett. Gli tolgono il fazzoletto dal volto e scoprono che è Ernie Stefaniuk. Si è nascosto per tutti questi anni, temendo per la sua vita a causa dell'uomo pipistrello. La moglie di Ernie era Ariel, la donna bruciata che Myron ha trovato nell'acqua. Il mostro ha ucciso chiunque avesse traccie del profumo di Ernie tramite il corpo della moglie. Ernie teme per la vita del fratello, dicendo agli agenti che la creatura si comporta come un pipistrello e attacco solo di notte. Doggett se ne va per salvare Myron, ma viene assalito da dietro dall'uomo pipistrello. Aspettando assieme a Scully, Ernie le dice che ora lei è segnata. Sentono dei rumori sul tetto della capanna, e Scully spara alla cieca verso il soffitto. Esce per ispezionare, ma la creatura attacca Ernie all'interno della capanna. Scully irrompe e spara al pipistrello, ma questi fugge via. Doggett entra, insanguinato e ferito. Anche lui, spara al pipistrello che vola via nella notte.
Tornata all'FBI, Scully guarda ancora una volta la targhetta di Mulder. Doggett entra con un fax di Myron, che si è dato alla macchia. Scully chiede a Doggett se crede che il mostro darà loro la caccia ora. "Sono sicuro di averlo colpito, Agente Scully," l'assicura. "Sono certo che anche lei lo ha colpito." Scully è incerta, ma ringrazia Doggett per averle coperto la schiena. "Ho fatto solo il mio dovere", dice. Lei dice a Doggett che è giusto che si senta a suo agio nell'ufficio, e mette la targhetta di Mulder nel cassetto della scrivania.
Scritto e diretto da: Chris Carter
Protagonisti:
Dana Scully (Gillian Anderson)
John Doggett (Robert Patrick)
Ospiti speciali:
Detective Abbott (Bradford English)
Ernie Stefaniuk (Gene Dynarski)
Myron Stefaniuk (Dan Leegant)
La creatura (Jay Caputo)
Piccola signora anziana (Eve Brenner)
Donna anziana (Annie O'Donnell)
Becchino (Brent Sexton)
Vicesceriffo (Bryan Rasmussen)
Tall George (Gary Bullock)
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