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2 CASCO E IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

A.Vanin, "I caschi", Speleologia, n. 5 (1981) p. 28-33

Casco Il casco serve per proteggere dalla caduta di pietre e dagli urti imprevisti contro la roccia (Figura). Esso deve anche proteggere la testa in caso di eventuali cadute. Il principale requisito del casco e` la resistenza e la capacita` di assorbire l'energia di un urto trasferendo una forza ridotta alla testa e al collo (meglio che si rompa il casco piuttosto che la testa).

Il casco deve essere omologato UIAA, cioe` deve aver superato specifiche prove di resistenza, in particolare agli urti e alla penetrazione di oggetti accuminati. Il test di ammortizzamento verticale prevede l'impatto di un oggetto semisferico di 5 Kg in caduta da 2 metri perpendicolarmente sul casco montato su una testa di prova. La forza di arresto misurata all'altezza delle vertebre cervicali non deve superare 1000 daN. Il test di ammortizzamento frontale prevede l'impatto di un disco da 5 Kg in caduta da 0.5 m sulla zona frontale del casco montato sulla testa di prova reclinata indietro di 60 gradi. La forza di arresto non deve superare 1000 daN [FIXME 700 daN ???]. Infine il test di resistenza alla penetrazione viene fatto lasciando cadere un punzone conico di 3 Kg da 1 metro. Questo non deve arrivare a toccare la testa di prova.

Secondo la direttica CE 8916861EEC ogni casco omologato deve riportare la sigla CE e deve essere accompagnato da un manuale tecnico che ne spiega le caratteristiche, l'impiego, e i limiti di utilizzo.

I caschi sono costituiti da una calotta semirigida e una cuffia interna fissata alla calotta. La calotta deve restare sollevata sopra la cuffia, con uno spazio libero di alcumi centimetri [FIXME 4-5 ???]. L'assorbimento del colpo e` affidato ad una imbottitura di schiuma cellulare disposta intorno alla circonferenza del cranio (di spessore circa 10 mm e altezza circa 40 mm). Il casco deve avere un sottogola robusto collegato davanti alle orecchie e sulla nuca, in modo da mantenere il casco in posizione.

Fattori di confort del casco sono


La visiera e` inutile, anzi riduce la visuale.

I caschetti da alpinismo soddisfano questi requisiti; sono abbastanza leggeri, relativamente poco ingombranti, comodi da portare per molte ore, e soprattutto dotati di una resistente allacciatura sotto il mento. In particolare e` utile che l'allacciatura sotto il mento sia facilmente apribile, anche con una sola mano e in condizioni scomode. Risulta infatti spesso necessario liberarsi del casco mentre si sta affrontando una strettoia, e si ha una sola mano libera.

E` inoltre indispensabile portare la fonte di illuminazione montata direttamente sul casco in modo da lasciare le mani libere e da orientare la luce nella direzione di vista. Percio` sul casco si porta l'impianto di illuminazione che, in genere, consiste di due indipendenti fonti di luce, una a gas acetilene, l'altra elettrica. La prima e` la fonte di illuminazione primaria, mentre la seconda serve per sopperire alla prima quando questa vien meno, ... e cio' succede spesso purtroppo: sotto stillicidio, per forte corrente d'aria, per il fango, per moltri altri motivi.


Contenuto

2.1 Impianto di illuminazione
2.2 Problemi con l'acetilene
2.3 Problemi con l'elettrico

2.a Scheda carburo
2.b Scheda acetilene
2.c Carburo e acetilene
2.d Bombole a carburo
2.e L'accendino piezoelettrico
2.f Illuminazione a led



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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