Al
di sopra degli 800 metri (con fluttuazioni di quota a seconda della diversa
esposizione dei versanti) si estende la fascia montana. La
fascia montana ha un albero principe: il Faggio (Fagus sylvatica L.). È questa una pianta tipicamente centro-europea, che ama
il clima cosiddetto atlantico, umido, nebbioso e piovoso senza quei periodi
di aridità tipici del clima mediterraneo. Infatti il Faggio presenta una
corteccia molto sottile, foglie e gemme molto delicate. Pertanto non sopporta
nemmeno il freddo troppo intenso. La fascia montana, quindi, può essere
chiamata anche fascia sub-atlantica. La
faggeta è una foresta climax. Il Faggio di solito è una pianta despota e
dominante che non ama le altre specie. Nelle nostre faggete, invece, accanto
alla specie dominante ne sono presenti altre, tanto che è possibile dividerle
in tre gruppi:
Acero-faggete, in cui è presente
l’Acero montano (Acer pseudoplatanus L.);
Abieti-faggete, in cui compare
l’Abete bianco (Abies alba Miller), che è una specie autoctona
appenninica residua dell’ultima era glaciale ed ormai sopravvissuta (salvo
interventi da parte dell’uomo) solo in questo genere di bosco;
Tiglio-faggete, in cui il Faggio non
è più la specie dominante, ma accanto ad esso, compaiono due diverse specie
di tiglio (nostrale e selvatico, Tilia platiphyllos Scop. e Tilia
cordata Miller), le prime querce (ad esempio il cerro, Quercus cerris
L.), l’acero riccio (Acer platanoides L.) e, in certe zone,
persino il leccio (Quercus ilex L.). Questo bosco misto possiede un
tasso molto elevato di biodiversità. |
Ambienti della foresta. 5. Bosco misto (querce, aceri,
carpini ecc.) 8. Rimboschimenti di pino nero |
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