Per la laicità dello Stato
L'Italia
è
un
paese
a
sovranità
limitata.
Pur
essendo
solennemente
sancito
dalla
Costituzione,
il
principio
della
laicità
dello
Stato
fatica
a
trovare
applicazione
in
una
nazione
che
si
trova
ad
avere
al
suo
interno
(all'interno
della
sua
capitale)
uno
staterello
teocratico,
sede
della
più
diffusa
religione
mondiale.
Atei,
agnostici,
non
credenti
o
semplici
indifferenti
alla
fede,
fin
dalla
nascita
sono
pressoché
obbligati,
volenti
o
nolenti,
a
confrontarsi
con
questa
invadente
realtà.
Ecco
perché
propongo
delle
schede
informative
su
tutti
i
temi
sul
tappeto:
perché
ogni
cittadino
a
cui
sta
a
cuore
la
laicità
dello
Stato
possa
dotarsi
di
strumenti
di
approfondimento
che
gli
permettano
di
affrontare
consapevolmente
ogni
situazione.
Ed
ecco
perché
propongo
queste
schede
in
una
sequenza
che
esplicita
come
il
confronto/scontro
con
la
Religione
di
Stato
(di
fatto,
anche
se
non
più
di
diritto)
sia
una
costante
per
tutta
l'esistenza:
dalla
nascita
(battezzati
inconsapevolmente),
all'infanzia
(la
scuola,
con
la
presenza
dell'ora
di
religione),
l'adolescenza
(la
contraccezione),
la
maturità
(la
convivenza,
il
matrimonio,
la
procreazione
responsabile),
fino
alle
scelte
di
fine
vita
(il
tema
dell'eutanasia
e
la
cremazione).
Sbattezzo (cancellare gli effetti del battesimo) | Parità scolastica | Ora di religione |
Contraccezione | Fecondazione assistita | |
Convivenza | Matrimonio civile | Divorzio |
Concordato (Patti Lateranensi) | Otto per mille - La legge 20 | Presenza di simboli religiosi negli edifici pubblici |
Il reato di bestemmia | Il reato di vilipendio alla religione | L'invadenza clericale nella vita di ogni giorno |
Gli atei e la legislazione italiana | La laicità in Europa |
Ignoranza linfa della religione
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