Per la laicità dello Stato

 

L'Italia è un paese a sovranità limitata.

Pur essendo solennemente sancito dalla Costituzione, il principio della laicità dello Stato fatica a trovare applicazione in una nazione che si trova ad avere al suo interno (all'interno della sua capitale) uno staterello teocratico, sede della più diffusa religione mondiale.

Atei, agnostici, non credenti o semplici indifferenti alla fede, fin dalla nascita sono pressoché obbligati, volenti o nolenti, a confrontarsi con questa invadente realtà.

Ecco perché propongo delle schede informative su tutti i temi sul tappeto: perché ogni cittadino a cui sta a cuore la laicità dello Stato possa dotarsi di strumenti di approfondimento che gli permettano di affrontare consapevolmente ogni situazione.

Ed ecco perché propongo queste schede in una sequenza che esplicita come il confronto/scontro con la Religione di Stato (di fatto, anche se non più di diritto) sia una costante per tutta l'esistenza: dalla nascita (battezzati inconsapevolmente), all'infanzia (la scuola, con la presenza dell'ora di religione), l'adolescenza (la contraccezione), la maturità (la convivenza, il matrimonio, la procreazione responsabile), fino alle scelte di fine vita (il tema dell'eutanasia e la cremazione).

Statistiche
 

Sbattezzo (cancellare gli effetti del battesimo) Parità scolastica Ora di religione
Contraccezione

Aborto - Statistiche

La legge 194

Fecondazione assistita
Convivenza Matrimonio civile Divorzio
Concordato (Patti Lateranensi) Otto per mille  -    La legge 20 Presenza di simboli religiosi negli edifici pubblici
Il reato di bestemmia Il reato di vilipendio alla religione L'invadenza clericale nella vita di ogni giorno
Gli atei e la legislazione italiana La laicità in Europa  

Ignoranza linfa della religione

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