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Luoghi torelliani
Gia Torzan è un paese riunito con le sue case, alcune ancora in stile farnesiano, la sua Chiesa, su di un rialzo collinare che emerge da quella campagna che fu fino al 1833, una immensa palude, di cinque miglia, incolta e priva di piante. Del paese, parla per primo l'Imperatore Ottone I, il 18 aprile 969, confermando ad Ingone e ai suoi figli, i diritti di una corte "de Tortoliano simul cum castro" (Affò: Storia di Parma, vol. I pag. 358).
Antico oratorio di San Bernardino
Villa Meli-Lupi
IL CASTELLO, di cui si ha memoria ancora prima del mille, appartenne al conte Ingone, costruito forse da lui stesso e confermato nei suoi diritti dall'imperatore Ottone I nel 969. Fu esautorato dal vicino castello di Montechiarugolo, ma ancora nel secolo XVII vi avevano beni i conti Da Palù e i Liberati; tuttora un podere e denominato "Palù".
LA VILLA MELI LUPI, tra piante secolari, fu costruita su di un dolce rilievo dominante la pianura "Le Bocete" verso la metà del secolo scorso dal Principe Casimiro di Soragna, in stile neoclassico.
LA CHIESA DI S. LORENZO, ancor prima del Rotolo delle decime (1230), trova menzione (in una sentenza del 6 ottobre 1189) "Ecclesiam de Turtillianum" (Drei G.:Le carte degli Archivi Parmensi), verso la metà del XVII secolo fu rimpiazzata dall'attuale edificio sacro, dove è conservato un ternario e un piviale seicentesco, broccato bianco con grandi rami di rose.
(Da "Itinerari Turistici della provincia di Parma" di Enrico Dall'Olio - Artegrafica Silva
Chiesa di Tortiano
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