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I Torelli di Montechiarugolo
Castello Montechiarugolo
PAOLO
IL SETTIMO CONTE
1518 - 1545
Conte Sovrano di Montechiarugolo tentò di succedere nella Contea di Guastalla e dopo varie sentenze più o meno favorevoli ottenne nel 1541 un terzo dei dazi della Contea, Patrizio Milanese, Patrizio di Mantova, Ha solo nove anni Paolo alla morte del padre. Fu quindi la madre Damigella Trivulzio a prendere in mano le redini del feudo. La vedova di Francesco era una donna di grande cultura e di grandi capacità.
Molti furono i successi che ottenne in campo amministrativo. Seppe districarsi molto bene tra Parma, Milano, i francesi, gli spagnoli e il papa; fu soprattutto con la Santa Sede che Damigella curò molto i rapporti divenendone una fedele alleata.
Molti i lavori intrapresi per ammodernare la contea. Morì probabilmente per peste nel 1528.
Paolo non ancora ventenne assunse a pieno titolo le redini della contea e si rivelò un ottimo amministratore. Rafforzò il castello dotandolo di artiglierie fuse in bronzo in Montechiarugolo, si dedicò soprattutto all'aministrazione della contea e ciò lo differenzia dai suoi predecessori spesso impegnati in attività militari.
Si sposò molto presto con Isabella Contrari di nobile famiglia mantovana (figlia di Uguccione Contrari, secondo conte di Vignola, Patrizio di Ferrara e di Diana d'Este) che purtroppo morì molto presto (1530) partorendo Francesco.
Nel 1531 Paolo si risposò con Beatrice Pico di Mirandola (figlia di Giovanni Francesco II Pico, Conte di Concordia e Signore della Mirandola, e di Giovanna Carafa dei Conti di Maddaloni).
Il giovane conte fu spesso impegnato per difendere i propri diritti sul feudo che gli venivano spesso contestati da varie parti.
Seguendo le orme materne mantenne ottimi rapporti con Roma. Nel 1543 ospitò nel castello di Montechiarugolo il papa Paolo III° accompagnato da quattro cardinali e dal duca di Ferrara e questo diede notevole prestigio ai conti Torelli.
Morì nel 1545.
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