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I Torelli di Guastalla
CONTESSA
LUDOVICA TORELLI
1522 - 1539
Contessa Sovrana di Guastalla dal 1522, vendette lo Stato a Ferrante Gonzaga il 3.10.1539 per 22.000 ducati, fondò a Milano i Monasteri di San Paolo delle Monache Angeliche e delle Convertite di Santa Maria Egiziaca.
Ludovica nacque a Guastalla il 26 settembre 1499. Da giovane condusse una vita allegra ed in linea con i canoni nobiliari del tempo. Nel gennaio del 1516 sposò Ludovico Stanghi conte di Castelnuovo di Bocca d'Adda per volontà del duca di Milano Massimiliano Sforza. Il matrimonio fu all'inizio abbastanza felice nonostante il "vizio" del gioco di Ludovico che procurò ai due coniugi problemi finanziari. Purtroppo il marito si ammalò presto e nonostante le cure premurose della moglie morì nel 1524, ultimo di una catena di lutti dolorosissimi. Nel 1521 le morì il figlio Achille di soli quattro anni, nel 1522 morì il padre Achille ucciso a Novellara, nel 1523 morì la madre la dolce e pia Veronica Pallavicino.
Nel 1524 si trova dunque sola alla guida della contea di Guastalla che i parenti di Settimo le contestano in ogni modo, ed a ragione. Va detto infatti che alla morte del conte Achille del 1522 il feudo, giuridicamente avrebbe dovuto passare "ex linea masculina" ai parenti di Settimo.
Infatti il documento di investitura del 1406 col quale si infeudava Guido delle terre di Montechiarugolo e Guastalla prevedeva la successione unicamente maschile; la stessa cosa veniva ribadita nel 1428 con l'istituzione della contea. Nonostante ciò Ludovica, grazie anche agli appoggi che godeva a Milano, rimase contessa di Guastalla.
Nel 1525 Ludovica, su insistenza del duca di Milano, si risposa con il bresciano Antonio Martinengo, ministro di Cosimo de' Medici, un violento che aveva già ammazzato la moglie e che le avvelenò la vita, fino a che lui stesso nel 1528 venne ammazzato dai parenti della prima moglie.
Nel 1528 Ludovica a soli 29 anni rimasta vedova per la seconda volta incontra il frate domenicano Battista da Crema, che diventa suo confessore e fautore, narrano le biografie, "su un terreno reso fertile dal dolore", della sua "conversione".
La contessa Ludovica, stanca di litigare con i parenti matura la decisione di vendere la contea di Guastalla. Dopo diverse trattative decise di vendere a Ferrante Gonzaga per oltre 22.000 scudi. Il 3 ottobre del 1539 inizia ufficialmente con Ferrante I l'avventura dei Gonzaga sul feudo di Guastalla (un secolo dopo la contea diviene ducato con Ferrante II).
Ludovica si trasferì a Milano dove, disponendo di un'enorme quantità di denaro decise di "fare del bene". Finanziò la Congregazione delle suore Angeliche (da lei fondate) e i padri Bernabiti (il cui fondatore Antonio Maria Zaccaria subentrò a Fra Battista come confessore di Ludovica). Nel 1537 fa edificare a Porte Ludovica il monastero e poi la chiesa di San Paolo Conveso; nel 1557 inaugura il Collegio della Guastalla vicino alla chiesa di Paolo e Barnaba con il bellissimo giardino ricco di alberi, viali, fontana e peschiera; offre inoltre un'ingente somma di denaro per la costruzione della Chiesa di San Fedele.
Colpita da podagra, come il padre, che la deformò e paralizzò, pienamente cosciente spirò il 28 ottobre 1569, assistita da San Carlo Borromeo. Venne sepolta, per sua espressa volontà, nella chiesa di San Fedele a Milano.
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