(Chicago, Illinois, 19 marzo 1919 - New York 21 novembre 1978)
Personaggio
schivo, completamente razionale ed assolutamente carismatico sarà il mentore di
una scuola di musicisti che sotto la sua guida, intorno agli anni '40, realizzò
un nuovo stile jazzistico. Nato
da emigranti italiani originari di Aversa, Leonard Joseph "Lennie"
Tristano, secondo di quattro fratelli, ancora in fasce fu colpito dalla
"spagnola", l'influenza che contò migliaia di vittime in tutto il
mondo. Su di lui ebbe tragiche
conseguenze, perdette progressivamente la vista fino a diventare totalmente
cieco a nove anni e gli provocò un ritardo nello sviluppo. I genitori
preoccupati dai continui insuccessi scolastici, lo mandarono a completare gli
studi presso un istituto per ciechi. Qui impara una rigida disciplina ed emerge
in matematica e nella musica studiando pianoforte, sax, clarinetto, violoncello
e dirigendo l'orchestra della scuola. Segnalato dal suo insegnante fu accettato
dall'American Conservatory di Chicago dove in poco tempo, tre anni, consegue un
primo diploma (Bachelor of Music) è pronto per l'esame finale di Master of
Music ma gli mancano i 500 dollari indispensabili per sostenerlo. Lennie non
diede peso alla cosa: si sente pronto a continuare quel lavoro di musicista che,
in modo o nell'altro, l'aveva sostenuto finanziariamente fino allora. Frequenta
diversi locali adattandosi a suonare qualsiasi cosa, diventerà il re della
rumba, non aspira a diventare uno jazz-man pur essendo
affascinato da quella musica, ne pensa di intraprendere una qualche carriera
classica; ritiene di avere un mestiere e di essere in grado di svolgerlo senza
alcun problema. Durante le sue esibizioni, però, introduce momenti impegnati in
cui suona il piano in modo del tutto nuovo. Lee Konitz, sax alto, per caso, lo
ascolta durante un'esibizione e ne rimane così affascinato da diventare
suo discepolo come alcuni componenti dell'orchestra di W.Herman che lo
ascoltarono e, a loro volta, ne rimasero completamente catturati: Billy Bauer e
Chubby Jackson. La sua musica prende le distanze dall'impulsività del bop, il
suo è un suono trattenuto, rigoroso, asciutto privo di qualsiasi enfasi,
completamente intellettualizzato ed equilibrato. Molti riconoscono nelle
incisioni che realizzò una volta trasferitosi nel 1945 a New York con Bauer
alla chitarra e Fishkin al contrabbasso, lo stile cool eseguito in modo
magistrale. Ecco cosa ne pensa Lennie "...cool jazz, per me, non ha alcun
significato, è un'etichetta priva di gusto, un'etichetta commerciale che venne
attaccata, senza alcuna logica, alla musica che incisi anni fa coi miei gruppi.
Cool jazz è un termine stupido. Il jazz che noi si suonava non era freddo, cool
appunto. Era rilassato, era privo di spettacolarità, showmanship, era serio e
impegnato, questo si, ma non era certo freddo." Tuttavia sono molti i
musicisti che vedo in lui l'esponente principale del nuovo stile e i boppers,
Parker per primo, pur lontani nella visione musicale, ne riconoscono il valore
al punto da volerlo assolutamente nei loro gruppi
e/o in sala d'incisione. La New Jazz, oggi Prestige, e poi la Capitol Records,
nel 1949, gli fecero contratti per una serie di registrazioni che tenne con un
gruppo di suoi allievi: Lee Konitz e Warne Marsh al sax, Bauer alla chitarra,
Fishkin al contrabbasso e Shelly Manne alla batteria. Uscirono pezzi come
Tautology, Progression, Retrospection, Wow, Crosscurrent, Marionette e le novità
assolute Intuition e Digression. Queste ultime due sono indicative dello studio
e della concezione jazzistica di Tristano. Qui non era prevista alcuna linea
melodica ne armonica, fu una totale libera e controllata improvvisazione dove,
forse, la sola batteria fatica ad adattarsi. Trasgressione sonora anticipatrice
di almeno un decennio, del free-jazz. Nel 1951 riprende l'attività didattica,
l'insegnante sembra l'unico ruolo che ritiene adatto a sé. Sempre più rare le
sue apparizioni e le sue incisioni. L'Atalntic l'aveva messo sotto contratto ma
non aveva alcun obbligo di produrre. Al riguardo Tristano è intransigente: non
accetta alcuna modifica, suggerimento da parte della casa discografica. Non
voleva in alcun modo cadere nei tranelli della musica commerciale. All'azienda
presenta un prodotto finito. Nel 1955 viene pubblicato Tristano, fu un album molto
discusso. Lennie per ottenere quanto aveva in mente fa uso di mezzi tecnologici.
In pratica anticipa tutti, compreso i tecnici discografici, giocando con
sovraincisioni e velocità del nastro, accelerandolo e rallentandolo. Questo
diede scandalo perché fino allora, la musica jazz era un'esecuzione registrata
dal vivo senza alcun artificio. In Turkish mambo sovrappone tre parti di
pianoforte "...una procede da 7/8 a 7/4, un'altra da 5/8 a 5/4, l'ultima da
3/8 a 4/4" come si legge nelle note di copertina redatta da B.Ulanov. Poi
ancora il silenzio fino a quando, stupendo un po' tutti, accetta, nel 1965, di
intraprendere un viaggio in Europa esibendosi, tra l'altro, anche a Milano e a
Padova. Rientrato negli U.S.A., si dedicherà nuovamente ed esclusivamente
all'insegnamento fino alla fine quando un infarto lo colse il 21 novembre del
1978 a soli 59 anni.
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