(Kansas City, Missouri, 29 agosto 1920 - New York, New Jersey, 12 marzo 1955)
Soprannominato
Yardbird o semplicemente Bird (impropriamente uccello, dovremo tradurlo con
pollo o tacchino) la sua vita privata e la sua evoluzione artistica sono una
corsa
creativa verso il suo annientamento come uomo e come artista. Parker nasce in
una famiglia con nessun interesse musicale; famiglia che si cura poco di lui
tanto che appare inspiegabile l'interessamento del giovane Charlie alla musica e
al sassofono in particolare. Kansas City, città del sindaco ganster Tom
Pendergast, abbonda di locali equivoci. Qui il giovane quattordicenne Parker,
che già deve provvedere per se, ascolta e si cimenta con musicisti del calibro
di Lester Young, Jo jones, Buster Smith, Count Basie. Il blues e la
"tradizione" che si ascoltavano ininterrottamente a Kansas City,
furono la vera scuola di Parker. Pare che già a quindici anni fosse dedito agli
stupefacenti che non abbandonerà fino alla fine. Si fa notare subito per il suo
fraseggio estroso e nel 1937 lavora nell'orchestra blues di McShann. Nel 1939 è
a New York, dove è costretto a fare lo sguattero per vivere, ma rientra a
Kansas City per la morte improvvisa del padre, riprende il suo posto
nell'orchestra di McShann con cui inciderà il suo primo disco nel 1941. Giunto
a New York suona con l'orchestra di Harlan Leonard. Il suo stile si rifà, per
certi versi, a quello di Young, sax che teneva in grande stima e da cui si
discosterà completamente. Giunto con McShann a Detroit abbandona l'orchestra
stanco di suonare arrangiamenti
di routine. Parker non ebbe vita mai facile con le orchestre, ne amava poco la
disciplina, era più portato per piccoli gruppi. Torna a New York e frequenta il
Minton's cimentandosi con altri giovani artisti neri in molteplici jam-session
dove può liberare il suo io creativo contribuendo a creare il nuovo stile:
Be-Bop. Il suo stile si fonda su una serie di frasi brevi che costituiscono un
tema continuamente frastagliato, mentre lo swing (andamento ritmico) è vario
con continui cambi di velocità e raddoppi. L'armonia tende a perdere il centro
tonale superando lo schema del blues e concentrandosi su accordi di quinta
diminuita discendenti e none. Il processo creativo è singolare e al tempo
stesso disarmante. Le sue composizioni sono parafrasi di canzoni famose, su
queste elabora una nuova complicata armonia utilizzando le parti superiori delle
armonie originali su cui aggiunge le frasi del suo magico sax. Conosce il
trombettista Dizzy Gillespie, come lui importante innovatore, diventarono
inseparabili suonando dal 1943 al 1944 in diverse formazioni. Il Bop non aveva
fatto breccia a New York e gli ingaggi si assottigliavano, così Dizzy e Bird
decisero di intraprendere una tournée nell'ovest. Incontrarono difficoltà
anche qui aggravate dalla vita dissoluta tenuta da Parker sempre poco incline
alle regole e
costantemente dedito alle droghe (la bomba, così era chiamata una mistura
mortale di cocaina ed eroina di cui era accanito consumatore), all'alcool e alle
donne, passando da Doris Snydor, sarà la seconda moglie, alla bianca! Chan
Richardson con cui passerà gli ultimi anni. Nel 1988 il regista americano Clint
Eastwood realizzò "Bird" un film che ha saputo fotografare con rigore
il cocktail di sesso, droga e musica che costituiscono i componenti della
drammatica, breve vita di Charlie Parker. Gillespie torna a New York mentre Bird
si ferma a Los Angeles per una serie di incisioni: Yardbird suite, Moose the
Mooche, Ornithology e la stupefacente Lover Man pare, interpretata da un Parker
senza controllo. Deve essere ricoverato al Camarillo Hospital, ospedale
psichiatrico, ne esce dopo sei mesi ma presto riprende a bere a drogarsi. Si
sposta a New York dove incide Cool blues, Stupendos, Relaxin'at Camarillo sempre
per la Dial di Russel. Con il giovane Miles Davis alla tromba, Duke Jordan al
piano, Tommy Potter al basso e Max Roach alla batteria, costituisce un gruppo
memorabile e con loro registrerà fino al 1947, tra i capolavori del periodo
Parker's Mood, Ah-Leu-Cha, Barbados, Donna Lee, Quasimodo. Lascia la Dial per la
Mercury, ma inciderà anche per la Savoy mai consapevole completamente di quello
che faceva al punto da non essere sicuro dei compensi delle proprie
incisioni. Charlie amava suonare quindi era capace di incidere senza aver
definito alcun aspetto economico, senza sapere se contravveniva a qualche norma
contrattuale, aveva capito che incidere portava compensi ed usava questo mezzo
come una "banca", quando necessitava registrava e incassava, ma
bisogna sempre tenere presente, che prima di tutto suonava per il gusto di
suonare perché solo così riusciva ad ottenere equilibrio e pace interiore.
Questo vivere al presente, la mancanza di progetti, di prospettive mantenute
allontana i musicisti del suo gruppo che non condividono queste incertezze,
Davis lo abbandona presto e poi sarà la volta degli altri. Nel 1949 si convince
ad andare in Europa, partecipa al Festival di Parigi dove viene presentato per
la prima volta lo stile del Be-Bop. Alla fine dell'anno torna a New York e suona
in un locale a lui dedicato il Birdland. Verso la fine del 1950 si realizza un
sogno. Bird grande stimatore dei musicisti moderni da Bartok a Schoenberg
registra alcuni pezzi accompagnato da un'orchestra d'archi. Seguono una serie di
dischi per la Verve ed incide nuovamente con Dizzy e per la prima volta con Monk
(Bloomdido, An Oscar for Treadwell) ma la sua bravura va scemando. Tenta il
suicidio ed è ricoverato al Bellevue Hospital, una volta uscito suona alla
Carnegie Hall ma rientra
volontariamente all'ospedale psichiatrico. Siamo ormai alla fine. Uscito
dall'ospedale lascia la compagna Chan e vaga senza meta con amici occasionali
suonando e ubriacandosi. Il 5 marzo del 1955 Charlie Mingus lascia il Birdland
scandalizzato da Parker e Bud Powell che completamente ubriachi pretendono di
suonare. La baronessa Nica Rotschild de Koenigswater, nota mecenate negli
ambienti jazz, lo accoglie in casa. È un uomo distrutto, ha 35 anni ma i medici
che faranno l'autopsia sostengono ne abbia almeno 50. E' davanti al televisore
che esala l'ultimo respiro dopo aver riso di un gag dei Dorsey Brothers. Era un
uomo solo, tormentato, non era mai contento di sé, ne sapeva dire quale dei
suoi pezzi fosse il migliore. Sul palcoscenico si teneva distaccato dagli altri
e non concedeva nulla al pubblico. Quando ovunque si suonava alla Bird, Parker
suonava ogni tanto, non poté godere del successo…"La vita è sempre
stata crudele con i musicisti. Ho saputo che Beethoven sul letto di morte ha
alzato il pugno contro il mondo perché non lo comprendevano. Nessuno all'epoca
di Beethoven ha veramente compreso quello che scriveva. Ma questa è la
musica".
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