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I Talatat

Una nuova tecnica di costruzione molto vantaggiosa venne introdotta dal faraone gia a partire dai templi di Karnak, quando la capitale dell'Egitto era ancora Tebe.

Talatat, in arabo significa tre e si riferisce alla misura di tre palmi di piccoli blocchi di pietra che potevano essere trasportati senza fatica anche da un solo uomo e velocizzavano la realizzazione delle opere architettoniche.Spesso erano decorate con scene policrome di vita quotidiana attraverso una tecnica speciale, il rilievo ad incavo.Le figure profondamente scolpite nella pietra venivano modellate nell'incavo stesso in modo da poter riflettere la luce del sole.


Il dio solare Aton

La parola Aton identificava nel linguaggio quotidiano il sole e gli fu conferita potenza divina da un sacerdote di Heliopolis, sotto il regno di TutmosiIV.

Con Amenhotep III si decretò il suo culto come disco solare per poi diventare l'unico dio che fosse lecito adorare per circa 17 anni.All'inizio la divinità era rappresentata come un uomo a testa di falco , in seguito abbandonò l'aspetto antropomorfo per assumere quello geroglifico di disco solare da cui partivano lunghi raggi solari terminanti con mani.Questi porgevano al faraone l'anch, simbolo della vita.

:: Akhenaton e il periodo amarniano

la stele

Il faraone ,conosciuto all'atto dell'incoronazione come Amenhotep IV, figlio di Amenhotep III, trascorse con questo nome i primi sei anni di regno a Tebe, fino alla realizzazione della sua nuova città Akhetaton "l'orizzonte di Aton" oggi presso Amarna, e da quel momento assunse il nome di Akhenaton cioè"colui che giova all'Aton", "Luce di Aton". Durante i 17 anni di regno apportò importanti riforme nello Stato: cambiò il proprio nome,trasformò i canoni estetici, ribaltò il sistema religioso esistente e costruì una nuova capitale.

:: AKHETATON: NUOVA CAPITALE DELL'EGITTO

Il faraone Akhenaton necessitava ,per la celebrazione del nuovo dio Aton , di una nuova città, su una terra vergine che soppiantasse definitivamente Tebe contaminata da troppe divinità e soprattutto dal dio Amon e dai suoi sacerdoti.

E così la nuova capitale fu scelta e architettata a tavolino in tre anni su un sito a ridosso di un altopiano roccioso, nella zona più fertile dell'impero, in un'area che aveva l'aspetto del segno geroglifico AKHET (orizzonte). Questo effetto era creato dalla presenza di una profonda valle fluviale (WADI) che solcava l'altopiano in un punto preciso e da quì prese il nome la città di Akhetaton"orizzonte di Aton"

La città in onore di Aton rendeva omaggio al dio con templi , edifici dove si praticavano cerimonie sacre, esclusive che riguardavano strettamente il faraone e attraverso le quali Akhenaton si univa spiritualmente al suo dio : lo scopo principale era adempiere alla sua missione di sacerdote solare, in una sorta di rigenerazione.

Nel Quartier Generale, nel cuore della città venne realizzato il Palazzo reale destinato ai familiari e , attiguo,separato dalla Via Regia, il Palazzo pubblico con le sale per le udienze e i giardini.

Lungo l'arco dell'altopiano roccioso sorgevano invece le necropoli dei privati, mentre al centro nello wadi, fu approntata la tomba per il faraone.

COSA E' RIMASTO DI AKHETATON?

Ben poco, soltanto la pianta e qualche alzato. La fretta con cui gli architetti e i costruttori realizzavano gli edifici, nonchè la tecnica costruttiva adottata per la prima volta da Akhenaton e definita dei "talatat"(i blocchetti di pietra di tre palmi, pratici per il trasporto) impedirono alle ville e ai templi di resistere al passare del tempo e alla mano di chi come Ramses II , riutilizzò quegli stessi blocchi per la costruzione di monumenti  Le abitazioni in mattoni crudi invece non furono toccate anche se sottoposte all'usura dei millenni.

L' ARTE AMARNIANA

Il faraone impartì personalmente ai sudditi le disposizioni sulle nuove tecniche di lavorazione che riflettevano una personale concezione artistica. Il gusto estetico del faraone si manifesta in una nuova ricerca espressiva che si allontana dagli stereotipi classici di bellezza esteriore , alla ricerca di nuove soluzioni. Dall'osservazione delle rappresentazioni del re e della famiglia reale, si notano particolari caratteristiche somatiche, che saranno uniche di questo periodo. I lineamenti del viso sono molto accentuati a sottolineare il naso , gli occhi e la bocca.

famiglia reale, stele in alabastro, MUSEO DEL CAIRO

Il corpo sproporzionato presenta fianchi eccessivamente larghi e un cranio allungato; in alcune sculture compare persino un accenno di seno sulla statua del re.Su questo fatto molti studiosi hanno pensato a malformazioni genetiche del faraone ,nonch'è a patologie dovute a una disfunzione ormonale spesso responsabile di ingrossamenti di alcune parti del corpo come la testa.(acromegalia)


 

 

 

 

Materiale tratto da "Egitto, l'avventura dei faraoni tra storia e archeologia©FABBRI EDITORI•