Vocabolario cantaliciano. Parole che cominciano con la   C

a cura di Sandro Matocci von Urslingen

L'autore. CSF Rieti

 
 
VOCABOLARIO CANTALICIANO (DI CANTALICE) LETTERE 
A   B   C   D   E   F   G   I   J   L   M   N   O   P   Q  R  S   T   U   V   Z
CACALI. I Cacali sono quelle palline che durante il sonno il liquido oculare forma ai bordi dell'occhio. Lavandosi ben bene la mattina si tolgono i cacali dagli occhi che talvolta possono incollare le due palpebre (Raffreddore).
CACARELLA  Diarrea
CACASOTTO  Persona afflitta da paure
CACE'  Entrarci, Starci, passarci.  "Se faccio a pizza troppu rossa lannu furnu non ce cace"  "Nquessa  viuzza u cammione non ce cace"  "Nquillu lettinu io non ce cacio, vistu che tu ce caci ce dormi tu". "Nquella botte ce caceru 10 damigiane de inu".
CACCHJIU  Germoglio   
CACIARA Confusione, chiasso. Illi bardasci stianu a fa nzaccu de caciara.
CACCIALEPERA Caccialepre. La più rinomata verdura di color grigio-verde che cresceva ai bordi dei campi. Conosciuta anche dai romani ai tempi di Plinio.
CACCIONE  Cagnolino  Cane ancora giovane.
CACIOLA  Piccolo tartufo marrone dal sapore d'aglio di nessun valore commerciale.
CACIU  Formaggio, Cacio
CAGNARA  Confusione
CAJI' Cadere Caje la manna da u cielu. Me so cajutu. Lucia s'è cajuta.
CAICCHJA  Perno in ferro per vincolare 2 pezzi. Giogo ad albero di pertecara, Carro a rimorchio etc
CALATA   Discesa.
CALATA 2  Inflessione. "Mario te a calata rietina, cioè parla come i rietini"
CALENNE  Sasso tirato a mano che va molto in alto o compie una calibrata parabola.
CALLAFREDDA  Esigua pioggia estiva  che rende il terreno inadatto a ogni lavorazione. A Callafredda favorisce la nascita di tartufi. Più Callefredde più tartufi.
CALLARU. COTTURU Caldaio. Tra Cantalice e la frazione di San Liberato c'è una diversità di linguaggio. Alcune parole Cantaliciane non sono in uso qui a San Liberato e viceversa. Tipica è la parola COTTURU che a San Liberato chiamasi Callaru
CALLU  Caldo
CALOJA Impurità nera che può trovarsi nel latte o altro liquido da bere
CAMA Pula, Lolla
CAMICIA DE A SERPE E' un tubo di pelle bianca che costituisce la vecchia pelle dei serpenti. In estate il serpente passa in strette fessure e comincia a scamiciarsi a partire dalla testa. A operazione ultimata lascia la sua lunga pelle che ovviamente l'uomo vede a rovescio. Si credeva che pezzetti di pelle di serpe portassero fortuna. C'era chi diceva
che con la pelle della serpe si potesse curare il mal di testa e allontare il malocchio. Sarà stato vero? Sarà vero? Che allevia il mal di testa è vero. Per questo tipo di cure si prendeva un pezzo di camicia lunga un palmo e la si metteva fra testa e cappello.
Contro il malocchio se ne metteva a bella vista un pezzettino di 2 o 4 centimetri nella parte esterna del cappello.
CAMMORA  Camera  Cammora da lettu.  Cammora a canne (Controsoffittatura a canne)
CAMPANE  (Campare) Vivere
CAMPANE (Della chiesa), come in italiano.  Nei tempi in cui le campane venivano suonate a mano nel loro suonare contenevano informazioni pubbliche. Per la messa sonavano a distesa, ad intervalli, dapprima 3 volte. Seguivano poi i cosiddetti rintocchi della grossa campana e poi della piccola. Ad inizio messa si suonava la campanella interna che annunciava l'arrivo del prete all'altare. Quando suonavano a morto lo facevano per una durata prestabilita. Quando suonavano più a lungo voleva significare che era morta qualche persona importante. Si suonava a morto anche quando morivano papi o personnaggi illustri della chiesa o del mondo politico. A san Liberato di Cantalice c'è una campana del 1270 che da sola veniva suonata prima dell'arrivo di un brutto temporale che poteva portare grandine. Fatto unico in Italia. Analoga campana contro la grandine viene suonata in Svizzera, nel cantone dei Grigioni,a Roveredo,  in una chiesetta dedicata a Sant'Anna.  ///// Interessante è anche i suono della Campana di Piano di Peccia (Madonna delle Grazie) 
CAMPI DIONISII  Si trovavano a CANDALICAE, vicino Friesach (Quaderni Friulani di Archeologia VIII/1998)
CANASSA  Molare, dente
CANDALICE, paese austriaco oggi chiamato Friesach. Il ricordo di Candalicae è stato tramandato dai tempi dei Celti e di Roma da una pietra. Candalicae Candalice.
CANCARU  Cancro
CANE PUZZU  Animaletto selvatico marrone di forma allungata grande quanto una talpa. Vero pericolo per i pollai.
CANNELE Candele. Anche attrezzo fatto di pezzi di canna da infilare nelle dita usato dai mietitori per non tagliarsi cou Soricchju
CANNILLU  Cannello di fontana da cui fuoriesce acqua.  Be a cannillu.
CANNUCCIA  Canna.  CANNUCCE o CANNUCCI Canne
CANTERANO   Cassa per biancheria
CANZONA  Canzone
CAPEZZA Cavezza
CAPISTIRU Sorta di vassoio di legno che  donne sedute poggiavano loro gambe quale recipiente di semi e granaglie da selezionare. All'interno della casa veniva adoprato come contenitore di biancheria da stirare. Sciffetto. A forma di primitiva barca.  Tavola di legno incisa a mano della profondità di 10 centimetri e lunghezza 100, decorata. Le donne, sedute, si poggiavano il capistiro sulle ginocchia e mondavano i cereali nelle aie
CAPPELLU MPETTU Camminare con passo spedito. Ho incontrato Lorenzo che camminava a Cappellu mnpettu
CAPUCOLL'OCCHJI   Orco
CAPUOTA  Capo volta. Fine del solco arato. "Finitu u surgu u contadinu fa capuota"
CAPUTRUZZULU Capitombolo, ruzzolare a terra nel cadere. Ieri io e mia moglie siamo andati per funghi. Lei è inciampata in una radice nascosta da foglie ed ha fatto un caputruzzulu che non ti dico. Ne è uscita illesa. Di solito la parola Caputruzzulu è legata al termine Inciampare
CARARECCIA  Malandata strada percorribile solo da carri
CARCIOFANI Carciofi.
CARBURU (Lampada a C.) Sostanza chimica che veniva prodotta a Papigno di Terni. Insieme all'acqua costituiva combustibile per lampade e lampioni. La lampada aveva la forma d'una speciale caffettiera. Nella parte superiore mettevamo l'acqua che attraverso dei fori gocciava nel reparto inferiore innescando una reazione che produceva gas che, uscendo all'esterno da un beccuccio, se acceso, emetteva fiammella luminosissima. Il carburo era un potente esplosivo col quale noi ragazzi giocavamo facendolo esplodere dopo essere stato depositato in una buca del terreno ricoperto da un barattolo. Con una lunga canna provvista di stoppino acceso davamo fuoco al carburo che così esplodeva.
CARESTIUSU  Venditore che tiene prezzi troppo alti. Mario è troppu carestiusu.
CARGA' (NE) Caricare
CARGAGNU Calcagno
CARGARA Mucchio di sassi ricoperti di legna da ardere per essere disidratati a diventare calce.
CARGE  Calce
CARGIOGLIU    Portare qualcuno a cargiogliu, cioè sulle spalle.
CARIA' Carreggiare, trasportare
CARLEARE Carnevale
CASANDOMAI   Casomai
CASETA Casa tua.
CASSAMORTARU   Impresario di pompe funebri.
CASSANE   Cancellare
CATTIU  Cattivo
CAULA. Cavola della botte.
CAUSCIU'   Caucciù.  Tubo per irrigare.
CAZZABBUBBULU Cazzabubbolo. Congegno o macchinario dal dubbio funzionamento. U Pecorale de Narni s'a compratu un cazzabubbulu de macchina che ba solu n discesa. Gerzina s'a compratu un cazzabubbulu a  corente pe mpastà e crostate.
CAZZAROLA o TIELLA   Casseruola 
CECAGNA Sonnolenza
CECAMARITI Pasta Cantaliciana ricavata dall'impasto del pane.
CECURU  Foruncolo
CELLEO Uomo imbranato
CELLITTU  Uccello  "Se tutti i cellitti conoscesseru o ranu" "Se tutti gli uccelli conoscessero il grano" 
CELLU REFRIDDU Uomo indeciso
CEMECE  Cimice.   Cemece puzzu: insetto verde che se schiacciato emana malodore
CENE Cenere
CERECIA Ciliegia
CERMILLLU Sacco di piccole dimensioni (max 10 Kg) per trasporto
o per contenere fagioli, ceci, fave. Era anche uno strumento
di misura alla buona.
CERMULONE Sacco a forma allungata avente nella sua apertura un
cerchio in ferro. Usato dai contadini quando coglievano le
fronde dell'olmo e dell'ornello
CERQUA Quercia
CERQUITU Querceto
CERVASIU  Gervasio
CERVIONE  Individuo dai lunghi capelli
CESTONE Grosso cesto in vimini per il trasporto a mano del fieno.
CETROLA, Citriolo
CHECCA  Uomo effeminato
CHJIARATA   Cataplasma di stoppa, inzuppata in albume battuto a neve, applicato su un arto che ha subito una distorsione
CHICCHERI E PIATTINI  Vestito di panni eleganti.
CHIRA  CHIRE  Richiami per gallina e galline
CHJUSA  Campo recintato
CIACCARA. La ciaccara è un minuscolo grappolo d'uva che può sfuggire alla visione dei vendemmiatori. Una volta, a vendemmia terminata, chiunque poteva ciaccariare senza essere incolpato di furto. La raccolta di frutti in terreni altrui è ancora praticata nel reatino soprattutto per quanto riguarda il granturco raccolto con le macchine. Chiunque può recuperare sacchi di granturco in terreni altrui senza commettere reato.
(Potrebbe trattarsi solo d'usanza locale...)
CIAFRELLE  Scarpe leggere, pantofole
CHJACCURI. Corde penzolanti ai lati del basto dell'asino che permettono di salire sul basto più facilmente.
CHJUCCHJARU Mele secche. Si tagliano mele a quarti e si infilano con uno spago (tipo spiedino)per essere appese in cantina. Si mangeranno questi chjucchjari durante l'inverno. Coadiuvanti negli stati febbrili. Nel caso si mettono in acqua calda da bere poi tiepida
CIAMMELLA  Ciambella. Ogni tipo di ciambella
CIAMMELLONE  Dolce fatto in casa.
CIANCIA Scarto della lavorazione delle carote negli zuccherifici. Veniva acquistata e conservata in grosse buche ricavate nel terreno. Costituiva un alimento per animali da allevamento e maiali.
CIANGA Gamba dal longobardo ANKJA
CIANGHETTA Sgambetto, dal longobardo Zanka (Tenaglia)
CIANGHI  Gambe
CIBBORIO Ciborio. Struttura in legno o in muratura che copre un altare.
CICCU Tacchino
CICERCHIA  Legume, sorta di fagiolo rustico
CICI, Ceci
CICCIARE  Germogliare della patata. Ciccia, caccia i cicci.    
CICITTI Semi della frutta. I cicitti dell'uva, dei mandarini etc
CIE Uccidere, ammazzare. Solu l'ommeni se ciu fra de issi, Solo gli uomini s' ammazzano fra di loro.
CISU  Ammazzato
CIFARU. Una persona spettinata dall'aspetto sgradevole. Me simbri un cifaru co issi capilli.
CINICHILLU Un poco, un pezzetto. Un cinichillu de sargiccia. Fa a cinichilli, a pezzettini
CIOPPECA'  Zoppicare
CIOPPU Zoppo
CIORETA  Cerreta. Zona del territorio Cantaliciano coincidente più o meno con il territorio in cui ricade l'attuale parrocchia di san Liberato. Via Cerreta partiva da San Liberato e correva fino ai confini con Poggio Bustone. Il nome di via Cerreta venne soppresso negli anni 70 e al suo posto vennero introdotte le titolazioni di Via Giacomo Matteotti e di Via Antonio Gramsci. I più anziani di Cantalice centro usano il termine di Cioreta al posto di Cerreta. Non si sa se il termine sia legato a strada che potesse condurre a Cerreto di Spoleto.
CIRCHJU  Cerchio  Un tipo di cerchio: quello che si vede intorno alla Luna. Un proverbio antico dice: "Circhjiu vecinu acqua lontanu. Circhjiu lontanu acqua vecinu". Significa che quando il cerchio lunare è vicino alla luna si prevede bel tempo. Quando è lontano si prevede pioggia.
CIRICOCULA  Capoccia, Mente, Testa.  Que tte ice essa ciricocula...
CIRINDONIA    Centidonia, chiamata anche Correggiola. Erba medicinale
CIUCCI Seno, mammelle
CIUCCULATA Cioccolato
CIUETTA  Civetta
CIUFECA. Bevanda aspra. Di solito vino che sa più d'aceto che di vino.
CIUFELU Zufolo
CIUFELITTU Zufoletto
COA   Coda.
COCCHJA Buccia
COCOCCIA. Zucca.
COCI' Così
COCOCCIOLU  Zucchina. Il cococciolo dell'uva è invece una piantina che in genere si lasciava crescere negli orti. Ha i frutti che somigliano a dei testicoli, verdi, rugosi e un poco pelosi. I cococcioli dell'uva contengono semi ed un liquido maledettamente lassativo. Quando raggiungono la maturazione esplodono imbrattando col loro liquido tutt'intorno. Si soleva spremerli addosso alla frutta, in genere uva, come deterrente del furto ed anche per riconoscere il ladro. Era sotto diarrea per alcuni giorni...
COCOIONE  Paese montano in Rivodutri abitato fino al 1600.
COFANA o CALLARELLA Contenitore oggi in plastica ma un dì in ferro per
trasportare impasti di calci o cemento ai muratori.
COGLIONA presa in giro. Burla. Di solito la Cogliona si fa ripetendo più di una volta la frase detta da qualcuno. In genere la cogliona è diretta.  Stalking
COGNELA' Congelare. Si poteva congelare solo per pochissime ore lasciando
le carni o il cibo da congelare sul davanzale della finestra nelle notti in cui la temperatura scendeva sotto lo zero.
COGNA  COGNOLA  Zeppa in legno o ferro a cuneo per spaccare  legna con mazza.
COLENNE, plurale di Colenna. Portate, pietanze, piatti cucinati. Si adopra soprattutto dicendo " Mangia quello che ho preparato, io non ho tempo per preparare tante colenne. A Montereale de L'Aquila Colenne significa Minestra " La particolare ricorrenza, è poi impreziosita di significato e tradizione con il pranzo in piazza che richiama il passato
con le "colenne", una minestra di farro in brodo. Il pranzo comprende ormai di tradizione anche salsicce con fagioli e vino in abbondanza".
COLLE PICCHIO  Piccola frazione di Cantalice posta ai confini con Poggio Bustone.
COLOMMA  Colomba  Nome di donna e di volatile. Colomma de Pasqua
COMBINAZIONE  Tuta dei metalmeccanici
COMMANNANE  Comandare
COMMANNANTE  Comandante
COMMATTE Lavorare Sistemare cose della casa, riparare
COMMENTU  Convento
COMMITTU Convitto
CONCORZIU  Consorzio
CONNUTTO condotto delle acque.
COPPA   Soppressata.   salume da affettare, fatto con carni cotte e pressate della testa del maiale.  ///// Sei un buono a nulla. Sei buono solo per la coppa.
CORBATTINU  Afferrare per il colletto  (A Corbattinu)
CORGARSI o CORGASSE Coricarsi. Sera me so corgatu alle 22
CORIOLU Delicata erba che cresce nei campi coltivati, quindi puliti. Non segue crescita verticale ma orizzontale. Uno dei piatti preferiti dai conigli. Atriplice erba corregiola. Atriplex patula L.    I semi possono mantenere la germinabilità anche per 50 anni. Le foglie giovani sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso gli antichi, deriva dal greco 'atraphaxis' (non nutriente).
COROLLA Spessore circolare in panno arrotolato da porsi in testa prima di caricarsi sulla stessa una pesante Scerpa
CORPITTU Specie di gilè senza maniche da donna.
CORVELLU Setaccio a robuste maglie molto più aperto del setaccio comune.
Per separare il frutto dalle bucce. Per fave, ceci, grano, orzo etc.
COSSA Coscia
COSSE Cosce
COTTONE, Cotone
COZZA  Sudiciume della pelle
CRAPA   Capra. 
CRATURA  Creatura,  bambino appena nato.
CREENZA, Credenza (Mobile)
CRESCELLA Focaccia. Sorta di pizza realizzata con lo stesso impasto
della pasta fatta in casa. La versione senza uovo è migliore.
Gli ingredienti sono Farina, poco sale, acqua. Concessero in certi posti
un pizzico di bicarbonato. Va stesa fina e va cotta sopra la graticola.
Gli antichi la mangiavano così o al massimo con un pezzetto di salsiccia.
Oggi c'è fin troppo da metterci immezzo (a 2 spicchi cotti).
Crescella chiamasi anche il pezzettino di pasta che la massaia da al figlio
da cuocersi sempre o in graticola o sui mattoni del solaio del camino.
Con lo stesso impasto si realizza la Pizza sotto il fuoco.
(Vedi alla lettera P)
CRISTIANU Persona, uomo. Sopre au tranfe ce stia solu un cristianu oji.
CROCCHJA Talpa.
CROCCHJIA'   Menare Picchiare "Se non stai buono ti crocchjo"
CROCCHJATA Marmellata ricavata con le Uve. Si lasciava nella pentola e
per giorni ognuno poteva mangiarne a cucchiaiate.
CROCE (La CROCE) Caseggiato che trovasi a nord di Case Strinati dal quale è delimitato dalla strada che porta a Rotone. Il nome deriva da una Croce che trovasi in un'orto dell'omonima frazione. La croce è visibile transitando per San Liberato.
CRUA  Cruda    Carne crua.
CRUGNALE  Corniolo.  Pianticella di bacche rosse. Proverbio "U Bastone de crugnale roppe l'ossa e non fa male".
CUCCA Pizza da forno
CUCCHJIARA  Mestolo,  Attrezzo di legno da cucina
CUCCHJIARA 2 Cassuola  Attrezzo del muratore
CUCCHJIAROTTU  Piccola Cassuola per stuccature
CUCCUMELLU Salvadanaio
CUCUMA Attrezzo da cucina per cuocere i cibi. Pentola in
terracotta color marrone cupo, smaltata di bianco dentro, di varie altezze.
CUNIGLIU  Coniglio
CUNIGLIATA   Prole di coniglia.
 
 
 
 
VOCABOLARIO CANTALICIANO (DI CANTALICE) LETTERE 
A   B   C   D   E   F   G   I   J   L   M   N   O   P   Q  R  S   T   U   V   Z
 
                                         CAMMORA DA LETTU
 
 

 Cazzarole e tielle. Il ragazzo che sta lavando la pentola è mio cugino. E' il figlio del povero zio Giacomino e della povera zia Clotilde. Clotilde in dialetto vien detta Cutirda.