Vocabolario cantaliciano. Parole che cominciano con la B

a cura di Sandro Matocci von Urslingen

L'autore. CSF Rieti

 
VOCABOLARIO CANTALICIANO (DI CANTALICE) LETTERE 
A   B   C   D   E   F   G   I   J   L   M   N   O   P   Q  R  S   T   U   V   Z
BACCANU Confusione Chiasso
BAGASCIA Prostituta
BAIOCCU Moneta di poco valore. Tu non vali un baioccu.
BALLATURU Pianerottolo
BALLAUSTRA Balaustra. La balaustrata è una serie di balaustri
in marmo o legno che dividono la navata dal presbiterio.
BAMMACE  Bambagia
BANCONE Banco di negozio
BARBARETTA Nome di donna
BARBAZZA Guanciale del maiale, detto anche FIGLICURA
BARBITTU Mento
BARDASCIU Ragazzo
BARDELLA Faticaccia, Stanchezza
BAROZZA Carro a 2 ruote tirato da buoi.
BARZOTTU Barzotto. Nè morbido nè duro. In genere riferito a formaggio.
BASSU Il basso della ruzzola. La superficie di rotolamento della ruzzola non è piana ma presenta una lieve pendenza in un lato. Quello chiamasi basso perchè permette alla ruzzola d'essere regolata a superare le curve della strada. Chi si
autocostruisce una ruzzola di legno accentua il basso a seconda del suo sistema di tiro.
BAZZICARE Frequentare.
BE   Bere   Oste, portace da be.
BEGALINU  Che ci vede poco
BELANCIA Bilancia
BERONE 1) Alimento liquido per animali.
BERONE 2) Potentissimo ed ecologico fertilizzante ottenuto con lo sterco di pollastri o pecore. Indispensabile per pomodori e fagiolini, nonchè per ogni tipo d'ortaggio. Si riempiono d'acqua fusti in plastica o metallici e vi si versa in ammollo lo sterco che poi, dopo qualche giorno verrà riversato con un barattolo vicino alle piantine. I letami di pecore e polli sono troppo focosi e vanno sfogati e diluiti per non bruciare le coltivazioni. Cani e uccelli trovano il berone più gustoso dell'acqua fresca e limpida e non se capisce il perchè.
BETA   Bevuta  Neu boccale c'è remasta poca acqua, giustu una beta.
BOMBOLETTA. Cima di una pianta. (Sono salito su per la pianta
fino alla Bomboletta)
BIANCATU Stanza in cui si ripone il fieno e qualche attrezzo
in genere posta al primo piano, sopra una stalla o una cantina.
BIASTIMA Bestemmia
BIASTIMONE Accanito bestemmiatore
BORSAMELE Fico in genere tardivo particolarmente dolce che ha
anche un succo liquido dolce. Borsa meli.
BIFFA Colpo in testa a persone dato con un dito messo in
tensione e poi bruscamente rilasciato
BIFFE Poste di cemento disposte a squadro e a piombo su muri da stabilire. Quando sono secche si collegano fra di loro con le fasce. Poi si sbatte cemento fra le fasce e la parte in eccedenza viene asportato con una riga di legno o d'alluminio.
BOCCIO  Padre, Papà. Se compro ella moticicretta u boccio me roppe l'ossa.
BOFURGU  Bifolco
BOGLIO Voglio, voce del verbo Olè
BOMMECCHJ  Ospizio, Casa di riposo per anziani. (Buoni Vecchi)
BOMPROE Salute, ti giovi.
BOSCICA. Vescica? Vescica del maiale che faceva da contenitore
allo strutto, molto somigliante ad un pallone da calcio.
BOTE  Volta,  alla volta.  Cesarina se magna 5 supplì pe bote. Usato anche OTE
BOTTA Colpo. Una botta e entu. Un colpo di vento.
BOTTARU  Costruttore di Botti per il vino
BRACIA (della botte). La bracia della botte è l'incrostazione interna provocata dal vino. Viene finemente triturata e mescolata con cenere. Impastate con acqua servono ad otturare falle della botte che non si è riusciti a mardare. Oggi si adoprano in sua vece dei mastici. La bracia va maneggiata con guanti perchè risulta corrosiva per la pelle delle mani. ////   RACIA invece è la Brace del camino
BRECCA  Sassolino     - Captaimbricis -
BRICOCULA Albicocca
BRATICULA, Graticola
BRILLOCCU  Pietra, Collana d'oro etc
BROCCULU Cavolfiore
BRODA. Parte liquida della minestra
BRUSETTA Blusetta. Camicetta estiva di donna.
BUCIU Buco, orifizio. Anche una casa piccola, Nbuciu de casa.  / Fortuna.
BUGLIACCA Sostanza più liquida che solida. In genere cemento che si sbatte sulle pareti prima della stabilitura. Senza bugliaccatura la stabilitura cadrebbe. Anche cemento liquido per la posa di mattonelle e per la loro stuccatura.
BUMBA Bevanda per neonati. Mamma ti da la bumba che è tanto bona.
BURGHECIANU  Abitante del quartiere Borgo in Rieti
BURU  Burro
BUSCA' Prendere..    --- Prenderle (Botte) "Comportate bene sennò ce buschi" ---
BUSSU Bosso
BUSSULOTTA Femminaccia. Di facili costumi.
BUTTANE Germogliare, Di pianta.
BUZZICA Contenitore in latta per olio lubrificante. Prima che introducessero la pompetta si premeva sul fondo di metallo elastico. La Buzzica dell'olio.
BUZZICONE  Persona grassa, obesa.
BUZZURU  Persona incivile
 
VOCABOLARIO CANTALICIANO (DI CANTALICE) LETTERE 
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  BARDASCIU Ragazzo
 
Il Cantaliciano è la bestia nera di tutte le lingue. Diventa bello se trovi un maestro che te l'insegna passo passo con tutte le sue infinite regole e coi suoi modi di dire. Deriva dal greco, dal latino, dall'etrusco e dal celtico. Solo chi conosce molte lingue sa ritrovarci lo zampino di questi popoli. Non parlo del sanscrito. Dante s'arrese e scrisse la sua commedia in volgo toscano. La storia dei
 
 
  popoli e dei luoghi non sta scritta solo su libri e pergamene ma la si trova anche nella lingua dialettale. Cantalice è stato sotto il regno di Napoli ben 700 anni, dal tempo della morte di Corradino di Svevia e la vittoria degli Angioini di Carlo d'Angiò. Eppure di napoletano nella sua lingua non ci sono che minime tracce.  Poca gente qui s'è avvicendata e così un volgo latino ha avuto poco modo d'evolversi conservandosi fino ad oggi.Maggiorente fino a 50 anni fa. In questi secoli le aperture avvenute erano rivolte verso la vecchia patria che si formò dall'arrivo dei Longobardi fino al 1300. Si guardò all'umbria del vecchio ducato di Spoleto senza alterare più di tanto il prezioso dialetto. Da oggi in poi non sarà più così e per la multirazzialità che incombe e per l'invadenza del parlato romano che s'allarga a macchia d'olio. Avendoci posti nella regione Lazio nel 1930 ha aggravato maggiormente le cose. Noi di lazialità abbiamo poco o nulla ma dobbiamo starci per forza nel rispetto delle patrie leggi. C'è chi preferisce così e chi no. Lamenti non ce ne sono troppi e restiamo anche se il ritorno all'Umbria spetterebbe più a noi che a Leonessa, dove l'Abruzzo ha lasciato più segni, e nella lingua e nel modo di pensare. Per chiudere: "Chi vuole non veder morire il dialetto cantaliciano se lo deve scrivere, ripassare e custodire in tutte le forme possibili. Tanto tempo a disposizone non ce n'è.
L'autore. CSF Rieti