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124 anni fa
Nel giornale di Sicilia di oltre cent'anni fa, si legge una lettera che un cittadino vitese spedì al Giornale di Sicilia. Poichè il contenuto la dice lunga sulla realtà sociale di allora - e considerata l'importanza del documento - ti propongo la curiosa lettura dell'ultracentenario articolo giornalistico.
Dal Giornale di Sicilia del 4 Maggio 1884 Ci
scrivono da Vita: «Qui in Vita, ove è tanto fiorente l’agricoltura, sia per
sommacchi, viti, agrumi che ogni altra specie di ortaglia, si hanno a lamentare
atti di vandalismo che fanno pensare a tempi di barbarie oramai scomparse del
tutto. Per una vendetta qualunque ignoti malfattori si recano nelle campagne col
favore della notte recidono e spiantano vigneti ed alberi che alla mattina
trovansi atterrati e giacenti sul suolo. In
meno di tre anni abbiamo dovuto assistere per ben 15 volte a simili disgustosi.
Più di 16.000 viti ed alberi sono stati distrutti, 4.000 viti caddero in una
sola notte nelle terre di un medesimo proprietario. Si
studiò di reprimere tali atti vandalici coll’istituire le guardie campestri e
tale istituzione venne bene organizzata da questo Sindaco cav. Perricone. Ma
appena sono 15 giorni che le guardie funzionano e un altro proprietario è stato
colpito dal taglio di 450 viti e i malfattori rimangono sconosciuti. Vogliamo sperare che le autorità si diano a tutta possa alla ricerca dei colpevoli onde estirpare questa piaga dal nostro paese.
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