Pellegrinaggio a SANTIAGO DE COMPOSTELA
Sono molti mesi che quest'idea circola tra noi. Fare un pellegrinaggio vero...
Don Francesco, il nostro curato, l'ha proposta ancora la scorsa estate, e ora non è più una sola idea ma una certezza.
Siamo un gruppo di giovani dai 16 ai 27 anni, tutti studenti: Andrea, Michele, Sara, Silvia, Alberto, Michela ed io, in ordine di età e sperando di non sbagliare...
Poi ci sono don Francesco, Giulio, autista e tuttofare, e suo figlio Gabriele. Chi per un motivo, chi per un altro, abbiamo preso al balzo l'opportunità di un pellegrinaggio tra amici.
Ad aprile si iniziano a decidere le date.
Nel frattempo il cammino si rende più definito nei suoi estremi: circa 200 Km da percorrere a piedi, partenza a fine luglio.
Il
Cammino di Santiago è un sentiero lungo oltre 700 Km, nel nord della Spagna. Per percorrerlo tutto serve un mese. Noi abbiamo 10 giorni, e percorriamo delle tappe "significative" ( o così speriamo) intervallate da trasferimenti in pulmino. Cammineremo 7 giorni, trasferendoci ogni sera a fine cammino, dove serve.
A giugno ho deciso la mia "configurazione" di viaggio: le scarpe da usare, l'abbigliamento medio.
Da fine giugno ho iniziato a correre quasi tutte le sere per mettere alla prova le scarpe. E' fondamentale che non facciano male e non provochino vesciche.
Nei due giorni prima di partire Michela ed io abbiamo disegnato le magliette e la bandiera del gruppo; mi erano state affidate le conchiglie, da lavare e forare.
La "Capasanta" (
Pecten Jacobæus ), e faccio notare il nome scientifico, è diventata il simbolo del pellegrino di S. Giacomo, così come la Croce lo è per il "romeo", pellegrino a Roma e la palma per il "palmiere", pellegrino a Gerusalemme.
26 luglio: la partenza si avvicina; oggi si prepara lo zaino.
Denaro, carta d'identità, patente, modulo E111 ( sanitario), tuta, sacco a pelo, ecc.
valigetta di pronto soccorso, bottiglie per l'acqua, macchina fotografica, occhiali da sole, cappello e bandana belli ampi.
Non posso dimenticare le conchiglie, la bandiera ed il sasso.
Si parte!!!!!
La partenza è fissata per le 22 del 26 luglio. Tutto è pronto, ed il momento atteso è arrivato.
Carichiamo i bagagli sul furgone stile magutto ed attendiamo.
S. messa del pellegrino con consegna del "mandato", benedizione del pellegrino e si parte.
La serata trascorre tra cruciverba e domandone da gioco in scatola, mentre il pulmino macina chilometri. E' una bella notte.
In Liguria i monti si fanno vicini e la luna piena permette di vedere tutto.
In vista del mare il paesaggio è suggestivo: piccoli paeselli arroccati a mezza collina che sembrano presepi, con il mare illuminato dalla luna.
Procediamo verso la Francia, e faremo tappa a Lourdes. La mattina passa tranquilla. Sosta pranzo con panini al sacco, poi via.
La storia di San Giacomo
Lourdes
Arrivo a Roncisvalle
Prima tappa: Roncisvalle - Larrasoaña
Seconda tappa: Pamplona - Puente la Reina
Terza tappa: Belorado - San Juan de Ortega
Quarta tappa: Burgos - Hontanas
Quinta tappa: Rabanàl del Camino - Ponferrada
Sesta tappa: Melide - Pedrouzo
Settima tappa: Pedrouzo - Santiago de Compostela
Visita alla Città ed alla Tomba dell'Apostolo Giacomo
Gita all'Oceano Atlantico!
Il ritorno
Allenamento e notizie utili......
Consiglio gratuito...
Se qualcuno intendesse percorrere il Cammino di Santiago mi sento di poter consigliare di preparare lo zaino la sera ( per essere veloci la mattina) e
partire presto.
Non fa' caldo, si percorrono più chilometri col fresco, si viaggia meno col Sole di fronte, si arriva prima e si trova posto, ci si può lavare e fare il bucato con la certezza di vederlo asciutto, si può visitare un po' il paese di arrivo, e di solito ne vale la pena...
Per chi viaggia col pulmino di supporto: non è possibile prenotare, quindi l'autista solitamente scarica le valigie dei partecipanti ed occupa con esse i posti. Non è sportivo per i camminatori puri...
Partire presto, così si può visitare qualche città, senza fare tutto di fretta come abbiamo fatto noi. Iniziare a camminare dopo le 8 non è buona cosa...
Ringraziamenti
Grazie a Giulio che, infilando quasi 4800 Km, ha garantito la parte logistica del viaggio ed i pranzi.
Grazie a Michela che è stata guida della parte spirituale del pellegrinaggio.
Grazie a Silvia che, grazie al sorriso perenne ed alla mansuetudine olimpica che la contraddistingue, ha spesso ridotto a zero qualche attrito interno nel gruppo, ed è stata solida spalla di alcuni momenti bui per alcuni di noi.
Grazie a Michele, fonte di frasi da saggezza infinita. Uomo arrivato a Lourdes con maglietta dei Nirvana, si è mostrato molto più pellegrino di tanti altri...
Grazie ad Andrea, il più giovane del gruppo ma molto più maturo di tanti più vecchi di lui, che ha la stessa saggezza di sua sorella Silvia.
Grazie ad Alberto, pozzo senza fondo di canzoni per far passare il tempo.
Grazie a Sara, ragazza dal sorriso incrollabile.
Grazie a Don Francesco, per aver organizzato tutto ed avermi trascinato nell'impresa, vincendo la mia proverbiale inerzia.
Grazie a Gabru per i due chilometri in più fatti... stò scherzando! A te più che altro scusa se ti ho usato come valvola di sfogo...
Appuntamento per una pizza a venerdì. Già, venerdì: che giorno è oggi?
Ho persino perso la cognizione del tempo. Il giorno fine a sé stesso ha perso significato, così come l'ora dell'orologio.
Grazie ai miei nuovi amici ho vissuto un'esperienza fantastica.
Un saluto ad Alberto, Andrea, Don Francesco, Gabriele, Giulio, Michela, Michele, Sara e Silvia, in ordine alfabetico per non fare torto a nessuno.