Terza stazione: |
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Gesù cade per la prima volta. |
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Si è fatta già più dura la salita |
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nel primo tratto dell'angusta via |
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che si apre appena fuor dall'abitato |
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all'ombra del pinnacolo del tempio. |
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Ai militi che vegliano sui lati |
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per lontanar l'assedio dei curiosi, |
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il Cristo non domanda un qualche aiuto |
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nell'atto di cader sotto la croce. |
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Com'è vicino l'orto degli Ulivi |
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coi tre più cari presi da un gran sonno |
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che gli distoglie il Rabbi in agonia. |
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Non c'è neppure Pietro col suo pianto |
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che dopo lo spergiuro giù nell'atrio |
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ha addosso ancor lo sguardo del Signore. |
Non c'è un amico lungo quella strada |
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che mostri finalmente il suo coraggio |
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E faccia un po' le veci dei prescelti, |
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dispersi con il buio della notte. |
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Giovanni è di sicuro con Maria, |
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tenuto indietro forse delle guardie |
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che debbono scortare il condannato, |
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serbandolo da ogni altro inconveniente. |
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In quale sito il resto dei compagni |
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ha mai trovato scampo nella fuga |
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dopo che Giuda è corso ad impiccarsi? |
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È troppo chiara l'ora del mattino |
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per chiedere agli apostoli di esporsi |
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fra tanta gente che li ha visti in faccia. |