Decima stazione: |
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Gesù è spogliato delle vesti . |
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Raggiunta con affanno l'aspra cima |
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che svetta un po' di sbieco sopra Sion, |
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le guardie afferran subito il Giudeo, |
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spogliandolo veloci delle vesti. |
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Il Dio che cinge i campi con i fiori |
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e dà pur sempre a ognun di che coprirsi,
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al pari di un "agnello remissivo"
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si lascia fare da(gli) empi tosatori.
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Non più quel rosso clàmide strappato, |
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nè più la tunica che è messa a sorte |
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gli restan d'ora innanzi da riparo. |
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Si sono rarefatte ormai le voci |
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nel farsi di una scena tanto cruda |
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che espone l'uomo quasi alla vergogna. |
Si stanno ormai compiendo i vaticini, |
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descritti dai Salmisti e dai Profeti |
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che traccian per il tempo di Passione |
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l'immagine dell'uomo sofferente. |
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Ritornano d'un balzo le sequenze |
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che rifacendo il corso della storia |
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riprendon dalla grazia del Giardino |
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col primo Adamo nudo di ogni veste. |
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È nel riviver l'ordine del Padre |
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che un Dio si priva quasi del pudore |
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per farsi da coperta sul peccato. |
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È in quel prostrarsi sotto l'obbedienza |
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che il nuovo Adamo oppone il suo Calvario
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per riportar la terra al vecchio Eden. |