Quindicesima stazione: |
|
Gesù è Risorto. |
|
|
|
Di buon mattino, al sorgere del sole, |
|
si muovon le pie donne con gli aromi |
|
per ungere il cadavere del Rabbi |
|
facendolo con calma e con più cura. |
|
Non vantano più un movente le domande, |
|
che l'una ha posto alle altre nell'andare,
|
|
nel giungere all'ingresso del sepolcro
|
|
trovandovi la pietra rovesciata. |
|
Sapran con altri presto e poi con tutti |
|
del buon Maestro uscito dalla morte
|
|
che ha reso, come gli uomini, mortale. |
|
Dopo i tre giorni offerti come prova, |
|
un Dio che non può mai smentir se stesso
|
|
ricrea un'altra Genesi per l'uomo. |
Già irrompono le luci su quest'alba |
|
che celebra il ricordo della Pasqua |
|
e annota un assembrar di pellegrini |
|
presenti da più giorni per l'evento. |
|
Da poco ne sono giunti due da Emmaus |
|
in cerca di notizie più alla mano |
|
intorno a dei racconti senza freni |
|
che corrono perfino nei villaggi. |
|
Andranno da Giovanni e da sua madre |
|
e dalle donne poi che li han seguiti
|
|
per dargli fino all'ultimo un conforto. |
|
Ma la Madonna è chiusa in orazione |
|
e quelle donne vanno dicendo in giro |
|
che
il Cristo è apparso loro da Risorto. |