Dodicesima stazione: |
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Gesù muore in Croce. |
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Issato in alto insiem coi due ladroni, |
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"uno alla destra e l'altro alla
sinistra", |
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il Cristo fissa in sole sette frasi |
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quanto ha serbato all'ora dell'eclisse. |
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Ai piedi della croce ancora in gruppo |
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le donne osservan mute i tristi eventi |
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che trovan nei seguaci più fedeli |
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gli attenti ed imparziali testimoni. |
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Con le Marie già note e con Salome |
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son fermi insiem la Vergine e Giovanni |
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che è scelto dal morente a starle accanto.
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Ma ormai è nelle mani del suo Dio |
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lo spirito che il Cristo gli consegna |
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nel dare dentro il buio "un alto
grido". |
Non ci son più dei validi motivi |
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che innovino le voglie della folla, |
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delusa da un finale senza vanti |
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dopo un andar pur ricco di sorprese. |
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Non si è deciso il Cristo a fare il gesto
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che invano e a lungo in molti han supplicato
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per proclamare di essere lui quel Dio |
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capace di ogni segno di potenza. |
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"Discenda, se lo può", per dar la
prova |
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e guadagnarsi il crescere di un credo |
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che ancora non è sazio di prodigi. |
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"Discenda e tutti noi gli crederemo",
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seguendolo per sempre contro Roma |
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che impone con le tasse il suo dominio. |