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La Feder
Mediterraneo al fianco dell'UNESCO
Una finestra aperta sulle
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Non dimentichiamoli
una generazione distrutta dal sisma del 31ottobre 2002 a
San Giuliano di Puglia (CB)
Era il primo giorno di scuola, il 12 settembre.. I bambini del '96 hanno il grembiulino blu e il colletto bianco. Posano in
gruppo nell'aula che avrebbe dovuto proteggere i loro sogni e la loro voglia di
crescere e che invece è sprofondata nel buio e nella morte. Sulla cattedra sta
in bella mostra una scatola colorata e infiocchettata. Era stata preparata per
il rito dell'accoglienza: caramelle di benvenuto, piccoli giocattoli regalati ai
bambini per accoglierli in festa.
L'insegnante sopravvissuta
In tutto hanno perso la vita 29 persone
La tragedia di San Giuliano
26 i bimbi morti nella scuola
Salvate 35 persone, 61 i feriti
Tremila gli sfollati, allestita la tendopoli
SAN GIULIANO DI PUGLIA - E' finita. Se n'è andata anche
l'ultima speranza per i bambini di San Giuliano, che nella scuola Francesco
Iovine di San Giuliano di Puglia, si è accesa e si è spenta in pochi minuti alle
11 e 30, a 24 ore esatte dalla scossa che ha buttato giù l'edificio uccidendo 26
bambini e una maestra. Si trattava di una voce che parlava di un piccolo trovato
ancora in vita. Poi si è saputo che, sì, un bambino era stato tirato fuori, ma,
se aveva dato segni di vita, questi erano durati pochi minuti. Da lì, in poi,
altri due morticini recuperati, infine l'ultimo, liberato dalle macerie nel
primo pomeriggio. E il bilancio è diventato definitivo.
Eccolo, nella sintesi fredda delle cifre. Nella scuola, al momento del
terremoto, c'erano 62 persone: 56 bambini, 4 insegnanti e 2 bidelle. I piccoli
morti sono 26, con loro ha perso la vita la maestra Carmela Ciniglio, 40 anni,
sposata, un figlio di 17. I soccorritori hanno salvato 30 scolaretti e 5 adulti.
Il conto torna e bisogna aggiungerci due altre vittime nel crollo di un'altra
abitazione. Il terremoto che ha colpito il Molise, dal punto di vista delle
perdite umane, è tutto qui, tutto concentrato nei 29 morti di San Giuliano di
Puglia. Domenica ci saranno i funerali e sarà una cosa straziante, con tutte
quelle bare bianche, con una
classe intera, quella del 1996, quella dei piccini di prima elementare
spazzata via dal crollo.
Eusebio Abbate webmaster
La
Facoltà di Agraria aspetta i gruppi di "Scuola & territorio" nella Reggi e nell'Orto botanico di Portici
La Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli
"Federico II" apre le porte al programma didattico "Scuola
& territorio" e, compatibilmente con l'esigenza di veder garantito il
regolare svolgimento delle attività accademiche, sarà ben lieta di
consentire lo svolgimento di visite guidate all'interno della Reggia di
Portici e e dell'Orto botanico creato nel settore superiore del parco reale.
Lo ha fatto sapere il ,preside prof. Alessandro Santini al presidente della
Feder Mediterraneo, Franco Nocella, e al coordinatore del programma
"Scuola & territorio", Giovanni Oriani , che lo hanno incontrato
all'interno del monumentale complesso realizzato fra le pendici del Vesuvio e
il mare del Granatello nella prima metà del XVIII secolo.
La Facoltà ha sede nella prestigiosa
Reggia di Portici, un edificio voluto da Carlo di Borbone, quando invitato dal
principe di Elboeuf Emmanuele Maurizio di Lorena a trascorrere una giornata
nel suo palazzo di Portici, si innamorò del luogo e decise di costruirvi una
residenza estiva.
La direzione dei lavori fu affidata al romano Canevari, e per decorare le sale
furono chiamati pittori quali Giuseppe Bonito. Le sculture e le statue del
parco, realizzate in marmo di Carrara, sono invece attribuite al Canart. I
lavori della Real Villa terminarono nel 1742 e molte delle famiglie
aristocratiche del tempo fecero a loro volta costruire ville nei dintorni,
creando una singolare concentrazione di palazzi e giardini noti oggi come
Ville Vesuviane, patrimonio culturale di grande rilievo.
Nel corso degli anni la Villa subì
varie modifiche: originariamente ideata su una pianta quadrata venne ampliata
nel periodo francese con una intera nuova ala verso il mare ed una orientata
verso il Vesuvio.
L'edificio è caratterizzato da una superba facciata con ampie terrazze e
balaustre. Un ampio vestibolo conduce al piano nobile con uno scenografico
scalone lungo il quale si possono ammirare statue provenienti dall'antica
Ercolano, da dove provengono anche altri elementi architettonici presenti
nella fabbrica.
Di particolare rilievo artistico, il
"salottino di porcellana" della Regina Maria Amalia, originariamente
presso il palazzo, attualmente viene conservato al Museo di Capodimonte di
Napoli. Elemento di rilievo del complesso architettonico, il grande parco,
caratterizzato da lunghi viali, e strutturato come un giardino all'inglese,
originariamente riserva di caccia del Re Borbone e che si estendeva dal mare
alle pendici del Vesuvio.
La Reggia fu acquistata
dall'Amministrazione Provinciale di Napoli nel 1871 con lo specifico e
dichiarato intento di destinarla a Scuola Superiore di Agricoltura, la prima
per l'Italia meridionale ed insulare, la terza in Italia, preceduta da quelle
di Pisa e di Milano dopo (1870).
La scuola, di durata triennale, fu
legalmente riconosciuta con regio decreto del 14-1-1872, n. 658,
l'inaugurazione avvenne il 9-1-1873 e gli iscritti di quell'anno furono
esattamente 19. A partire dall'anno accademico 1893-94, la durata dei corsi
passò a quattro anni e con l'anno scolastico 1924-25 la scuola, per effetto
del decreto n. 2492 del 3-8-1923, assunse il nome di Istituto Superiore
Agrario e dipendeva completamente dal Ministero dell'Agricoltura.
Con l'anno accademico 1935-36, a seguito
del passaggio al Ministero della Pubblica Istruzione, l'Istituto assunse
l'attuale nome di Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli.
Dirigenti scolastici e insegnanti
interessati a partecipare all'itinerario didattico "Il Miglio d'oro: le
ville vesubiane del XVIII secolo", che includerà il Palazzo Reale e
l'Orto botanico di portici, possono contattare il programma "Scuola &
territorio" ai seguenti recapiti: telefoni 081-8540000 e 081-5795242,
cellulari 338-3224549 e 347-4475322, fax 081-8044268, e mail feder-mediterraneo@libero.it.
Oltremare / Bottino al Forum del 6 aprile su "Scuola, territorio e
turismo culturale"
Napoli, 9 novembre 2002 (feder mediterraneo) - Un protocollo d'intesa globale regolerà i
rapporti fra l'Ufficio scolastico regionale della Campania e la Feder
Mediterraneo, organizzazione indipendente non governativa membro della Task
Force ONG del Consiglio d'Europa, in riferimento alle numerose attività
incluse nel programma didattico "Scuola & territorio". E' quanto è emerso
dall'incontro svoltosi l'altra sera presso l'Ufficio scolastico regionale, a
Napoli, dove il direttore generale Alberto Bottino ha ricevuto il giornalista
Franco Nocella, presidente della Feder Mediterraneo, e Giovanni Oriani,
coordinatore del programma didattico. Presente all'incontro il responsabile
per la comunicazione dello staff del direttore generale Maurizio Piscitelli.
L'Ufficio scolastico regionale patrocina ufficialmente "Scuola &
territorio" dall'anno scolastico 2000-2001. Il direttore generale Bottino ha
confermato il patrocinio che era stato rinnovato per l'anno scolastico in
corso il 2 settembrwe dal suo predecessore, Anna Maria Dominici e, in
considerazione della rilevanza e della complessità delle iniziative promosse
attraverso il programma didattico nel campo della cultura, dell'educazione e
dell'alimentazione, ha indicato nel protocollo d'intesa lo strumento più
appropriato per coordinare e sviluppare sempre più costruttivamente la
collaborazione della Feder Mediterraneo con il mondo della scuola.
Il presidente della federazione Franco Nocella e il coordinatore del
programma Giovanni Oriani hanno consegnato al direttore generale Bottino una
copia del volume "La diet@ mediterranea nell'epoca della globalizzazione" che
riassume la "filosofia" delle iniziative che "Scuola & territorio" sta ponendo
in essere nel campo dell'alimentazione e hanno illustrato contenuto, tecniche
e finalità delle visite d'istruzione e degli stages avviati presso pastifici,
caseifici, allevamenti zootecnici, centri di produzione vinicola, centri
ittici e di stabulazione dei molluschi, frantoi e stabilimenti oleari in varie
località della Campania.
I rappresentanti della Feder Mediterraneo hanno informato il direttore
generale Bottino della cooperazione in via di costante sviluppo con gli uffici
scolastici provinciali (interazione con il progetto "Oltre la Reggia" promosso
dal CSA di Caserta, partecipazione al seminario "Scuola e territorio: la forza
del partner" promosso dal CSA di Benevento, partecipazione alla rassegna "Expo
Scuola" a Salerno e ad Avellino) e degli ulteriori arricchimenti del programma
didattico: da quest'anno, infatti, saranno visitabili la monumentale Reggia
borbonica di Portici e il suggestivo Castel dell'Ovo, a Napoli. Gli itinerari
didattici, allo stato, sono circa 50 e altri nuovi sono in rapida fase di
definizione nei centri storici di Aversa e di Capua.
Un grande momento di riflessione comune sui primi 15 anni di esperienza
del programma didattico "Scuolòa & territorio" avrà luogo domenica 6 aprile
nella sala "Mediterraneo" della Mostra d'Oltremare, a Napoli, nel contesto
della Borsa Mediterranea del Turismo: il direttore dell'Ufficio scolastico
regionale Alberto Bottino ha assicurato la sua partecipazione al Forum che
vedrà il coinvolgimento di dirigenti scolastici, insegnanti, operatori
dell'educazione e studenti provenienti da tutta la Campania. Tema del meeting
sarà: "Scuola, territorio & turismo culturale". "Sarà un momento di confronto
con le istituzioni territoriali", ha preannunciato il presidente della Feder
Mediterraneo, Franco Nocella, "ideato con l'obiettivo di concretizzare e
mettera a frutto, a vantaggio dello sviluppo della regione, le idee, le
intuizioni e i progetti che stanno maturando in seno al mondo della
scuola".
Palazzo
Reale di Napoli
Autonomia
scolastica negata: interrogazione al ministro Urbani
Il
ministro Giuliano Urbani
Napoli,
1 giugno 2002 (feder-mediterraneo) - Il Palazzo Reale di Napoli negato a
insegnanti e giovani che partecipano al programma didattico "Scuola &
territorio" promosso dalla Feder Mediterraneo a causa di una singolare
interpretazione delle vigenti normative in materia di autonomia scolastica: l'ex
ministro per i beni e le attività culturali Giovanna Melandri e i funzionari
del suo ministero si sono arrovellati per mesi e mesi, ma non sono riusciti a
dare alcuna risposta alla precisa, circostanziata e inoppugnabile interrogazione
presentata dall'on. Salvatore Vozza. Sciolto il parlamento, cambiato il governo,
il problema e l'interrogativo sono stati riproposti al nuovo ministro on.
Giuliano Urbani. Questa volta a muoversi è stata direttamente la Feder
Mediterraneo, il cui presidente Franco Nocella ha inviato il testo
dell'interrogazione dell'on. Vozza al ministro, chiedendogli di mostrare
concretamente se e in che misura il governo in carica si muove diversamente da
quello che lo ha preceduto. Di fronte al fin troppo eloquente silenzio dell'ex
ministro on. Melandri, la Feder Mediterraneo ha chiesto al nuovo titolare del
dicastero di misurarsi con la necessità di dare una risposta ai quesiti posti
in una interrogazione tanto importante.
"Vedremo cosa
accadrà", ha dichiarato il presidente della federazione Nocella, "se
anche il nuovo ministro sceglierà la strada del silenzio, saranno i fatti a
parlare a parlare da soli"....La Feder Mediterraneo, intanto, ha diffuso un
comunicato in cui riproduce il testo integrale dell'interrogazione che, da oltre
due anni, è in cerca di una risposta.
VOZZA. - Al Ministro
per i beni e le attività culturali, al Ministro della pubblica istruzione.
Per sapere - premesso che:
dal 1988, l'ufficio italiano della Feder-Mediterraneo, organizzazione
indipendente non governativa membro della Task Force ONG Nature del Consiglio
d'Europa, promuove il programma didattico «Scuola & Territorio», che si
articola in stages, conferenze, visite e viaggi d'istruzione, scambi culturali
fra giovani di paesi dell'Unione europea e di paesi terzi del Mediterraneo;
dall'avvio di tale iniziativa, a oggi hanno partecipato al programma didattico
«Scuola & Territorio» centinaia di istituti scolastici e circa 400.000
studenti di diverse regioni, dando vita a un'attività coordinata e sistematica
di elevato valore didattico, culturale, sociale e civile;
attualmente, il programma didattico «Scuola & Territorio» si svolge sotto
il patrocinio e con il supporto della Soprintendenza ai Beni Ambientali e
Architettonici per la provincia di Napoli, dei Provveditorati agli Studi di
Napoli, Caserta, Benevento, Avellino e Salerno, della regione Campania,
dell'amministrazione provinciale di Napoli, dei comuni di Napoli, Caserta,
Castellammare di Stabia, Portici, Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, Pozzuoli,
Bacoli e Monte di Procida, del Consorzio Turistico Mediterraneo, dell'Ente
Provinciale per il Turismo di Napoli, dell'Azienda per il Turismo dei Campi
Flegrei, dell'Ente per le Ville Vesuviane, delle Terme di Stabia, del Consorzio
per il piano intermodale di trasporto dell'arca flegrea e del Centro Ittico
Tarantino Campano;
unitamente ad altri 54 itinerari didattici, il programma «Scuola &
Territorio» prevede l'effettuazione di visite d'istruzione agli appartamenti
storici del Palazzo Reale di Napoli, nell'ambito di un più articolato
itinerario denominato «La Napoli dei Re» che include anche la Piazza del
Plebiscito, le Basiliche di S. Francesco di Paola e di S. Ferdinando, nonché il
Maschio Angioino; nel contesto del programma in questione, gli appartamenti
storici del Palazzo Reale di Napoli sono stati visitati, già da alcuni anni e
per tutta la prima parte dell'anno scolastico in corso, da un gran numero di
gruppi scolastici senza che mai alcun problema sia stato sollevato dalla
Soprintendenza competente che, tra l'altro, come detto, patrocina l'iniziativa
della Feder-Mediterraneo;
a partire dagli ultimi giorni del mese di marzo, gruppi scolastici aderenti al
programma didattico «Scuola & Territorio» provenienti dalla Campania e da
altre regioni sono stati, inopinatamente, fermati all'ingresso del Palazzo Reale
da personale aderente alla società «Itinera» e gli animatori culturali della
Feder-Mediterraneo, preventivamente e liberamente scelti dagli istituti
scolastici interessati, sono stati diffidati dallo svolgere il loro compito;
a quanto è stato accertato, ai sensi delle leggi e dei decreti richiamati
nell'articolo 112 del decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490 recante «Testo
unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali,
a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352», alcuni servizi
accessori relativi al funzionamento del museo del Palazzo Reale di Napoli, fra
cui quelli definiti «guida e assistenza didattica», sono stati dati in appalto
alla società «Ingegneria per la cultura» e non alla società «Itinera»;
la Feder-Mediterraneo, in una lettera indirizzata il 3 aprile alla VI Direzione
dell'Ufficio Centrale Beni A.A.A.S. del ministero per i beni e le attività
culturali, ha spiegato che le visite effettuate al Palazzo Reale di Napoli si
collocano in un più vasto itinerario del programma «Scuola & Territorio»
e presuppongono un percorso didattico-culturale particolare che non può essere
affidato a soggetti estranei al citato programma, alla sua peculiare
impostazione e al gruppo scolastico che in tale attività, per propria libera e
insindacabile scelta, è impegnato;
la legge 15 marzo 1997 n. 59 sancisce solennemente il principio dell'autonomia
delle istituzioni scolastiche in cui si colloca il programma didattico «Scuola
& Territorio» promosso dalla Feder-Mediterraneo e che gli ambiti di
attuazione di tale principio sono dettagliatamente specificati nel decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275 con particolare riferimento agli
articoli 1 («Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche»), 2
(«Oggetto»), 3 («Piano dell'offerta formativa»), 4 («Autonomia didattica»),
5 («Autonomia organizzativa»), 6 («Autonomia di ricerca, sperimentazione e
sviluppo»), 7 («Reti di scuole»);
pertanto, le visite d'istruzione di cui si vorrebbe ostacolare lo svolgimento,
ben lungi dal poter essere assimilate a una gita turistica o a un'iniziativa
occasionale, vanno intese come una proiezione sul territorio delle attività che
gli istituti scolastici, nella loro autonomia riconosciuta e fortemente
affermata come un valore fondamentale e irrinunciabile dalla citata normativa,
decidono di sviluppare al fine di allargare, integrare e qualificare la propria
offerta formativa e che, conseguentemente, gli animatori culturali della
Feder-Mediterraneo entrano nei complessi e nei siti monumentali inclusi nel
programma «Scuola & Territorio» in quanto accompagnatori liberamente
scelti dagli istituti scolastici attraverso i loro dirigenti o gli insegnanti
interessati a effettuare visite d'istruzione, stages o altre iniziative
ritenute utili per la formazione degli allievi, per cui vanno considerati a
tutti gli effetti quali operatori culturali che riscuotono la fiducia e operano
sulla base di un preciso mandato della scuola;
la pretesa di inibire lo svolgimento di un'iniziativa del programma «Scuola
& Territorio» nel Palazzo Reale di Napoli non trova il benché minimo
fondamento nell'articolo 112 del citato decreto legislativo che riunisce in
Testo Unico tutte le norme del settore beni ambientali e culturali e, al
contrario, si configura come un atto che lede gravemente la libertà e
l'autonomia scolastica, oltre che la libertà e i diritti della
Feder-Mediterraneo -:
se non ritengano necessaio adottare le più appropriate iniziative tese a
tutelare il libero svolgimento delle attività del programma didattico «Scuola
& Territorio» nell'ambito del Palazzo Reale di Napoli;
se non ritengano, a loro volta, di dover intervenire perché i principi e la
pratica dell'autonomia scolastica vengano salvaguardati al fine di non
consentire che, la libertà degli istituti scolastici che aderiscono o intendano
aderire al programma didattico «Scuola & Territorio», o ad eventuali altre
iniziative a esso assimilabili, venga arbitrariamente limitata;
se siano informati a proposito di quale società sia stata effettivamente
prescelta in seguito alla gara d'appalto per l'espletamento dei richiamati
servizi aggiuntivi del Palazzo Reale di Napoli e se sia in grado di spiegare a
quale titolo la società «Itinera», nell'eventualità in cui non dovesse
essere questa la vincitrice della gara, opera nell'ambito del complesso
monumentale.
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