Era da poco terminata la guerra, la gente cercava di riprendere la vita di tutti i giorni soprattutto trovando lavoro o intraprendendo un’attività per poter sopravvivere e continuare; ma io
Teruggi Giuseppe e mio fratello
Antonio nonostante la nostra buona volontà non riuscimmo nel nostro intento e pensammo di recarci in un paese sconosciuto e lontano dall’Italia quale:
l’Argentina.
Così nel lontano 1947-1948 io all’età di 38 anni e mio fratello Antonio all’età di 25 anni, partimmo imbarcandoci sulla nave, dal porto di Genova, diretti verso questa terra sconosciuta.
A differenza di molte altre persone noi non avevamo nessuno ad aspettarci a destinazione, perciò eravamo soli e piuttosto preoccupati. Prendemmo il treno a Buenos Aires e dopo un breve tragitto, scendemmo alla stazione della cittadina di Dolores, meta di tanti italiani (come noi). Qui trovammo lavoro e una piccola casa dove poter vivere.
Dopo qualche anno, mio fratello Antonio si sposò con Angela Pastori cittadina italiana (Cureggio) anche lei emigrata per le nostre stesse ragioni e quindi dopo il loro matrimonio, ci trasferimmo tutti e tre a Castelli, una località a 25 km da Buenos Aires.
Qui, con i primi guadagni comprammo un appezzamento di terreno dove costruimmo una vera e propria fattoria con frutteti e allevamenti di mucche nella quale lavoravamo duramente tutti e tre.
In qualsiasi situazione siamo sempre rimasti in contatto con la nostra famiglia in Italia attraverso la corrispondenza e, nonostante le cose andassero bene, abbiamo sempre avuto nostalgia per la patria d’origine.
Io tornai in Italia diverse volte mentre mio fratello restò sempre in Argentina legato a ciò che avevamo creato: l’attività lavorativa, la moglie e i due figli: Elide e Dante.
In seguito Elide diventò avvocato mentre Dante si laureò in geologia.
Dopo la morte di mio fratello Antonio, proseguimmo io e mia cognata Angela l’attività cercando di inserire Dante, mio nipote.
Dante dopo a morte del padre e dello zio rinunciò alla sua professione di geologo per mandare avanti la fattoria, mentre Elide vive con sua madre a Buenos Aires.
Elide mantiene ancora dei contatti con i parenti italiani, esprimendo anche le sue situazioni e preoccupazioni per la crisi che l’Argentina sta attraversando.
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INTERVISTA a TERUGGI
GRAZIELLA: nata a Cureggio il 31/03/58
e TERUGGI MARIO: nato a Cureggio il 17/07/48
entrambi residenti attualmente a Fontaneto e nipoti dei due protagonisti della storia. |
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